Basterebbe un gesto, uno solo e tutto questo finirebbe, sarebbe così semplice, un taglio, uno sparo, un bicchierino.
Eppure tutti i giorni ti convinci a non farlo,
Perché?
Forse crediamo ancora che le cose possano migliorare,
Infondo la speranza è...
Si dice che l'adolescenza è il periodo più bello della tua vita. Il periodo più divertente, più spensierato, il periodo in cui sperimenti sempre nuove emozioni, sensazioni, sentimenti. Inizi a costruire le prime vere amicizie, il primo amore, le prime cazzate da adolescente, bere, fumare e perché no, anche I primi piaceri carnali. Si dice che l'adolescenza è il periodo in cui puoi fregartene di tutto ciò che ti circonda, quel periodo in cui pensi di avere il mondo nelle tue mani e tutto è possibile se solo è veramente desiderato. Ma questa è solo una bella favola, una favola che sentivi dire dagli adulti quando eri piccolo, mentre guardavi con occhi sognanti e pieni di meraviglia tutto quello che ti circondava, quando non vedevi l'ora di crescere per dire : " che figo essere grandi, finalmente anch'io potrò essere libero" Ma purtroppo il tempo passa fin troppo in fretta e quando finalmente entri nella tua tanto attesa adolescenza, ti rendi conto, che l'unica cosa che in realtà ti attendeva, era un inferno dal quale non saresti più riuscito a scappare.
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Uno schiaffo, il rumore sordo di una mano che sbatteva contro una guancia, lasciando impressa su di essa l'impronta di cinque dita rosse. Gli occhi azzurri erano velati da lacrime mentre altre scorrevano copiosamente, tracciando linee indelebili nella mente del giovane ragazzo. Un sorriso, però, si ergeva sincero su quel volto, così in contrasto con l'immaginario comune, eppure quel ragazzo, nonostante il dolore, nonostante le lacrime, sorrideva
"l-lo fai per il mio bene.... V-vero papà? Lo fai per spronarmi, l-lo so, I-io mi impegnerò di più, sì, diventerò ancora più forte... Così finalmente... Almeno tu tornerai a vedermi"
Questo è quello che pensava il giovane Touya Todoroki mentre col sorriso in volto e le lacrime che non accennavano a fermarsi, se ne stava sdraiato sul letto, con le cuffie nelle orecchie ad accompagnare i suoi pensieri, mentre, piuttosto che essere ignorato dal padre, avrebbe preferito ricevere lo stesso trattamento riservato solo al privilegiato di casa, suo fratello minore.
"sono così stanco di essere solo"
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