Il campanello suonò di nuovo e il bussare ritmico alla porta iniziò a farsi sempre più persistente.
Izuku si staccò di mala voglia da Touya e anche lui sbuffó infastidito, ma quel rumore era diventato insopportabile per entrambi.I: "arrivo, arrivo"
Sbuffando aprì la porta ma quando I suoi occhi si alzarono, rimase completamente impietrito dalla persona che si ritrovò davanti.
X: "chiudi quella bocca nerd e levati dalla porta, fa un cazzo di freddo qua fuori"
I: "K-kacchan... Cosa... Cosa ci fai-"
K: "non sei venuto a scuola sta mattina e tu non salti mai la scuola... Credevo di trovarti con qualche arto in meno ma a quanto pare stai fin troppo bene per i miei gusti... Avanti levati e fammi entrare"Gli occhi ancora spalancati, izuku osservava incredulo la figura del biondo davanti a sé.
Fino a qualche giorno fa non ci avrebbe pensato due volte...
Avrebbe aperto la porta con uno dei suoi più puri sorrisi, avrebbe gioito del fatto che il suo amico d'infanzia... Il suo primo amore, si fosse accorto della sua assenza e lo avrebbe accolto a braccia aperte... Nonostante gli insulti che ne sarebbero susseguiti, nonostante i pugni, nonostante il dolore...
Ma adesso, un' unica parola offuscava la sua mente, un unico volto gli impediva di aprire la porta, un unico pensiero gli fece ribollire il sangue in vena, in un modo che mai aveva provato prima...... Touya...
No... Non voglio che lo veda...
Non... Non voglio...
Touya... Touya é mio....
Non... Non mi porterai via anche lui
Ti... Ti sei preso tutto... Per... Per anni hai strappato parti di me per gettarle al suolo, I miei pensieri, le mie lacrime... Il mio cuore... Ma... Adesso... Kacchan... Adesso non sono più tue.I: "n-no... Kacchan... Non posso farti entrare adesso...scusami ma-"
K: "come sarebbe non puoi farmi entrare... Prova a ripeterlo se hai il coraggio merdeku..."
I: "kacchan, vattene, non posso farti entrare adesso io..."Una voce... La sua voce, fece spalancare nuovamente gli occhi ad izuku, mentre un misto di emozioni si espandeva nel suo cuore
T: "cos'è che non ti è chiaro del fatto che NON. VUOLE. VEDERTI."
Touya, richiamato dai forti toni della discussione che stava avvenendo sulla porta, si affiancó ad izuku e quando vide il biondino allungare la mano nella sua direzione non ci vide più.
Portò un braccio sul torace del verdino attirandolo verso di sé e contemporaneamente accese una fiamma sull'altra mano.
Izuku, stretto in quelle braccia sentì il suo cuore accelerare, era la prima volta che qualcuno lo difendeva, era la prima volta che qualcuno lo proteggeva, lo aiutava... Era la prima volta che qualcuno si metteva contro kacchan per salvare lui...
E per questo izuku non poteva che essere felice, finalmente si sentiva al sicuro, finalmente si sentiva voluto ed amato, ma nello stesso momento, la paura viscerale e irrazionale che katzuki potesse portargli via anche lui, che potesse sottrargli, nuovamente, l'ossigeno, la sua forza... Quel calore e quella speranza che aveva da poco ritrovato.
No, izuku non glielo avrebbe mai permesso.K: "e tu chi saresti eh? Che c'è merdeku ora ti porti a casa il primo che incontri per la strada?"
Touya stava per parlare ma izuku fu più veloce, si liberò dalla presa dell'albino e con un dito puntato inizó ad avanzare senza timore verso katzuki
I: "chi è lui non ti deve importare kacchan...e poi da quando ti importa qualcosa di me é? TU finché lui sarà in casa MIA, non metterai più piede qui dentro, mi hai usato, mi hai pestato e mi hai gettato via... E nonostante questo, Più e più volte, mi sono rialzato per correrti dietro, mi sono rialzato per amarti, ancora ed ancora, ma a nulla é servito... Perciò...
Continua pure, insultarmi, picchiami fai quello che ti pare... Ma prova solo ad alzare un dito su di lui e ti giuro kacchan... Che anche se non ho un quirk ti farò passare la voglia di usare il tuo... "Katzuki senza rendersene conto si ritrovò ad indietreggiare di qualche passo, stupito dalla reazione del verdino, ma lui non sembrava fermarsi, erano a pochi centimetri di distanza quand si ritrovò a deglutire a vuoto, nell'osservare quegli occhi verdi che da sempre lo avevano guardato con ammirazione e dolcezza colmi di pura e semplice rabbia e possesso verso il ragazzo, che adesso, era alle sue spalle con un ghigno in volto.
Riscosso dallo stupore Katzuki si allontanò dal verdino, il petto si alza a ed abbassava furiosamente, mentre sentiva la rabbia scorrergli in vena... E per la prima volta katzuki si sentì ferito, per la prima volta, sperimentó sulla propria pelle quello che per anni aveva inflitto al minore, giustificandosi del fatto che nonostante le pene, lui, sarebbe sempre stato dietro di sé.
Nonostante la bassa temperatura il sudore iniziò a scoppiettargli sulle mani, ma neanche a quel punto izuku idietreggió, anzi, un braccio era teso dietro di lui a fare da scudo a Touya che lo aveva prontamente seguito senza mai spegnere la fiamma sulla sua mano.
A qual punto Katzuki non poté fare più nulla... Strinse i pugni e guardò con odio prima il verdino e poi il ragazzo dietro di luiK: "VAFFANCULO DEKU"
E mentre si girava per lasciare l'abitazione non poté fare a meno di sentire un ulteriore sentimento farsi largo nelle sue membra... Un sentimento che avrebbe represso con tutto sé stesso, che non avrebbe mai ammesso... Ma in quel momento, Katzuki, sentì per la prima volta, la gelosia farsi strada dentro di lui.

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𝖫𝗈𝗇𝖾𝗅𝗒
FanfictionBasterebbe un gesto, uno solo e tutto questo finirebbe, sarebbe così semplice, un taglio, uno sparo, un bicchierino. Eppure tutti i giorni ti convinci a non farlo, Perché? Forse crediamo ancora che le cose possano migliorare, Infondo la speranza è...