Capitolo 23.

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Spazio autrice

LO SO, lo so. Ci ho messo troppo.
Ma perlomeno il capitolo successivo è pronto, quindi arriverà a breve. (O meglio, era un unico capitolo ma poi sarebbe venuto troppo lungo)
Colgo l'occasione per dire una cosa: la storia tratta del periodo di Bucky nell'HYDRA, che tutti conosciamo come organizzazione violenta e senza scrupoli.
È difficile riuscire ad ambientare una storia in questo ambiente senza farla risultare estremamente pesante e tossica, per cui delle volte prenderò delle cose in maniera più leggera di come dovrebbero essere prese.
Questo perché scrivendo alcune scene (anche future) mi sono ritrovata a provare ansia e tristezza per i personaggi e inoltre nella mentalità di un membro dell'HYDRA come Rose, la violenza è in realtà all'ordine del giorno, una normalità nella quale è cresciuta e di cui però cerca di liberarsi quasi inconsciamente.

Per questo ci tengo ad avvertire nuovamente che troverete spesso contenuti violenti e scene esplicite come avrete già letto.

Grazie infinite per la vostra pazienza 💞








"Estratto senza data dal diario di Rozaliya Karpov su James B. Barnes.

È ora che tutto sembra perfetto che ho paura.
Perché questo, questo non è freddo e morto come ogni cosa nella mia vita. Questo è caldo, animato. Mi brucia dentro come un fuoco in una fornace e mi alimenta.
Come ho detto, il fuoco potrà anche essere il più vivo degli elementi. Ma resta il più distruttivo.

E in ogni caso, se non bastasse a distruggersi da sé stesso, lo farà l'Inverno.
O come dice Shakespeare.
Le gioie violente hanno violenta fine, e muoiono nel loro trionfo, come il fuoco e la polvere da sparo, che si consumano al primo bacio."

Sarebbe più facile se le voci si ammassassero l'una sopra l'altra rendendomi impossibile capire le parole.
Sarebbe più facile se non mi avessero lasciata entrare.

Le alte colonne di granito mi circondano come fantasmi grigi.
Un'accecante luce bianca punta su di me dall'alto. Vedo gli alti seggi sistemati davanti a me, a mezza luna, ma non vedo i volti di chi li occupa.

Attorno a me c'è un'aria caotica, presupposta per essere riempita da imprecazioni e voci altisonanti.
Ma all'improvviso vige calma piatta.

Riesco persino ad udire il mio stesso battito.

«Dunque.. È deciso. Rozaliya Karpov manterrà il suo incarico con l'onere di rispettare i provvedimenti stabiliti dal Dottor Zola. Così è scritto, così sia fatto.»

«Hail HYDRA.»

Risponde un coro di voci provenienti da ogni angolo, fuse in un'unica lode fedele.

«Viene inoltre concesso da questo Consiglio che la sopracitata torni in possesso del libro rosso per il controllo sul Soldato d'Inverno
, consegnato da questo seggio in una cassaforte sicura. Così è scritto, così sia fatto.»

«Hail HYDRA.»

Dei rumori fuori luogo mi fanno sobbalzare e vedo avanzare dalle ombre la figura snella di un ragazzo in uniforme che mi mostra uno scrigno d'acciaio blindato con una serratura a blocco numerale e una cartellina poggiata sopra.

«Troverà in quei moduli le istruzioni per accedere ai documenti che le interessano.»

Celo un freddo sorriso sarcastico e annuisco.
Ciò che mi interessa è riprendermi quel libro, nasconderlo dove nessuno potrà togliermelo di nuovo. Bruciarlo, se devo.

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