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Horace Lumacorno seppur Serpeverde, era fatto di una pasta del tutto diversa da Severus Snape e questo fu chiaro nel momento in cui sorrise a tutti loro calorosamente.

Si trattava di un uomo che doveva aver superato i settant'anni, eppure era difficile dirlo con certezza, perché i capelli argentei, i pochi che aveva quantomeno, erano l'unico segno visibile del tempo su di lui.

Il suo viso era infatti tanto paffuto, da non presentare rughe o grinze di alcun tipo.

Era molto basso e così massiccio che i bottoni che stringevano la sua pancia minacciarono di saltare quando si appoggiò alla scrivania.

Indossava un abito color ruggine, con il colletto e le maniche ornate da sottili fili d'argento, i quali, nulla di elegante concedevano ai suoi movimenti ciondolanti e goffi.

"Come vedete, ho sistemato su questo bancone delle pozioni di livello avanzato.

Sono molto difficili" disse annuendo lievemente con il capo come se parlasse di più a sé stesso che a loro "Ma non abbiate timore ragazzi! Sono pozioni che.. con la pratica, imparerete perfino a perfezionare!"

Hermione si sporse leggermente in avanti, interessata da quella avida e gloriosa promessa e scandagliò con una sola occhiata le fiale e i calderoni appoggiati al tavolo di legno.

Ron, che era entrato in ritardo nella stanza e che solo in quel momento le si stava accostando, si sporse verso di lei.

Come una scossa di pura elettricità e piacere sentì le sue labbra sfiorare il suo orecchio.

Il suo fiato caldo spezzò i più sottili rumori della stanza ed esplose dentro di lei con un sussulto di piacevole agonia.

Il suo corpo forte e muscoloso, sprigionò un calore che ben presto avvolse Hermione "Mione.. le hai già riconosciute tutte? Le pozioni intendo.. me ne puoi dire qualcuna? Voglio provare a fare colpo sul lumacone"

Harry si strinse sul petto, con uno sbuffo irritato, il logoro libro di pozioni che aveva cavato fuori dall'armadio "Sei un bastardo leccaculo, Ron"

Hermione ridacchiò quasi indispettita e non rispose a nessuno dei due.

"Vediamo un po'.. chi sa dirmi che cos'è questa?"

Lumacorno stava sfiorando con la mano un piccolo calderone.

Al suo interno, sembrava esserci dell'acqua che bolliva.

Hermione però assottigliò lo sguardo e riconobbe i fumi che salivano vorticosi verso l'alto "Veritaserum, signore" rispose prontamente "Chiunque la bevi, è costretto a dire la verità"

"Brava" annuì compiaciuto l'uomo "E chi sa dirmi che pozione è questa?"

Questa volta, il Serpeverde sollevò in aria una bottiglietta.

Al suo interno un liquido denso dal colore simile al fango sporco, che si muoveva in moti cupi e rivoltanti, come se volesse sprofondare nella sua stessa melma.

"Oh questa la so anche io" mormorò Ron al suo fianco sollevando la mano "Che schifo"

Di nuovo, Hermione fu più veloce.

La sua mano scattò in alto e raccolse l'attenzione del professore "Pozione Polisucco"

Al suo fianco Harry sghignazzo allungandosi verso Ron "Peli di gatto eh?"

Il viso le andò leggermente a fuoco.

"Non siete divertenti" sputò, ma i due la ignorarono e continuarono a soffocare le risatine, in un tentativo maldestro di nascondersi dal professore dietro le spalle della loro compagna.

Cuore di VetroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora