Affranta, aprì le labbra, ma si trovò incapace di pronunciare parole che le sembravano troppo pesanti, troppo crudeli.
I pensieri morivano sotto sensi di colpa, che non le appartenevano neanche, ma che sentiva ugualmente propri.
"Mi dispiace.. per quello che è successo" mormorò, ma lui non le rispose nemmeno.
Disinteressato, teneva il viso rivolto verso un punto indefinito del pavimento di pietra.
L'espressione, ostinatamente granitica.
Forse non l'ascoltava nemmeno, ma Hermione sentiva comunque l'urgenza di parlargli, di fargli capire che si sentiva anche lei un po' colpevole e mortificata per tutto.
Mortificata per non essersi resa conto di quanto l'ossessione di Harry si fosse radicata nella stretta e raffinata grafia del Principe Mezzosangue.
Eppure Draco era quasi morto, sotto quelle parole.
Eppure Harry aveva quasi ucciso, sotto quelle parole.
"Poppy dice che ti riprenderai" un ultimo tentativo di raggiungere i suoi occhi pietrificati dal silenzio "Anche se.." e li si fermò per qualche momento "..temo che ti rimarranno delle cicatrici, ma-"
"Credi che mi importino delle cicatrici?!" i suoi occhi color fumo scattarono su di lei pieni di una superba collera "Non sono così vanitoso"
"Non intendevo questo" replicò secca, non riuscendo del tutto a nascondere la stizza, che la sua risposta le aveva procurato.
Ma poi, fu il suo stesso sguardo ad ammansirla, perché gli occhi di Draco si riempirono di una sofferenza profonda.
"Harry.. lui.." esitò, temendo di turbarlo "..è venuto qui? A vedere come stavi?"
Una nuova mareggiata di ira lo travolse "No" un sibilo tagliente, spietato "Se mai farà vedere la sua faccia, ricambierò il favore"
Il suo tono però, non accompagnò del tutto il suo timbro magico, che Hermione percepì increspato di una insicurezza antica e delicata.
E quando lo sguardo di Hermione si poggiò sulle sue mani, che da qualche minuto avevano preso a torturarsi e ad accarezzarsi morbose, si domandò se davvero Draco non nascondesse qualcosa di più, di ciò che voleva mostrare.
Se Harry non avesse visto qualcosa in lui, di incomprensibile ed inaccettabile agli altri.
Se sotto la stoffa e ai bendaggi, sepolto nella sua pelle, ci fosse davvero il Marchio nero.
Quando tornò a guardarlo negli occhi, Hermione si ritrovò incapace di vedere in lui un Mangiamorte.
Ma il dubbio si era ormai insinuato.
○○○
Il profumo soporifero e speziato del the, si liberava nell'aria sotto fumi bollenti.
Entrambi avevano sperato che quegli odori, avrebbero potuto portare un po' di pace nelle loro anime, ma un'ombra era calata sui loro pensieri e non c'era profumo al mondo che potesse nascondere l'odore dolciastro della morte.
"Quanto?" domandò scuro, la voce estranea e quasi irriconoscibile "Quanto ti resta?"
Alle sue spalle, percepì un sinistro e faticoso respiro "Forse poco più di un paio di settimane"
Il suono ansante e debole della sua voce lo fece rabbrividire, ma si obbligo a frenare i suoi fremiti e a concentrarsi sulle terre lucenti che vedeva dalle finestre.

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Cuore di Vetro
Fiksi PenggemarEra sempre vissuto nel silenzio infernale delle sue colpe. Perché era stata proprio la morte a generarlo e per anni non aveva conosciuto altro se non rovine e devastazioni. Dal vuoto dell'oscurità non poteva nascere altro se non la notte. Così, si e...