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Bellatrix si osservò per qualche istante attraverso lo specchio.

L'argento ossidato dava alla sua figura snella una sfumatura più cupa e opaca.

I capelli ricci, scuri come cascate di petrolio, scivolavano sulle sue spalle nude e frantumavano la serenità della sua pelle chiara.

Era Mortale, come tutti gli uomini sulla terra, ma conosceva la Morte di persona, perché ella stessa l'aveva generata e dominata.

"È un grande onore!" ringhiò furiosa e si girò con rabbia.

La luce delle candele tremolò intimorita e gettò su di loro guizzi infernali.

Tra le mani una affilata daga.

Un meraviglioso esemplare dal manico di legno e avorio e dalla lama di duro acciaio, che scintillava e brillava nelle mani pericolose della strega "L'Oscuro Signore è stato generoso e buono. Gli ha dato una missione per provare la sua fedeltà e lui la porterà a compimento!"

Snape si ritrovò a soffocare un sibilo di rabbia e incredulità "Uccidendo Silente?" domandò sarcastico.

"È il suo destino!" quasi non gridò.

La magia della strega si abbatté per qualche istante sulle stanza e i vetri delle finestre tremarono appena sotto la sua rabbia.

"Il suo destino è morire!" replicò duro, la voce si era sollevata, e Snape si trovava ormai incapace di mantenere la solita flemma che lo distingueva.

Bellatrix era l'unica che riusciva a portarlo all'esasperazione.

Si odiavano e si rispettavano in un modo che rendeva incomprensibile il loro rapporto a chiunque tranne che a loro due.

Per qualche istante vi fu un lungo silenzio.

Bellatrix lanciò una breve occhiata alla scintillante arma tra le sue mani ed essa riflesse cupi e rapidi guizzi dall'aldilà.

"Silente sta cominciando a sospettare di lui! E Draco ha rischiato di uccidere i suoi stessi compagni di scuola!"

Bellatrix gli scoccò un'occhiata piena di sfida e sdegno "Ti interessa di qualche stupido ragazzino che-"

"Mi preoccupo di coloro che potrebbero trovarsi nel cammino di Draco" replicò gelido e con un ultimo, secco movimento, mandò giù il cupo vino che per tutto il tempo era rimasto assopito sul fondo del calice "Più fallimenti ed errori commette, più sarà per lui difficile uccidere Silente!"

Bellatrix gli lanciò un breve sguardo pieno di furia e diffidenza "Se Draco avrà successo, sarà elevato più in alto di tutti noi"

"Sei una folle se credi che siano questi i desideri dell'Oscuro!" la voce nuovamente alterata dall'agitazione e dalla collera "A lui non interessa di Draco! Vuole solo punirlo per il fallimento di Lucius.

Sta giocando con lui e quel che è peggio" sputò avvicinandosi così tanto a lei da sentirne anche il calore forte e passionale del suo corpo.

Bellatrix era poco più bassa di lui, ma l'intensità del suo sguardo e la forza delle sue convinzione erano un'arma più forte e imprevedibile del vantaggio fisico del Serpeverde "È che tu lo sai! Sai che sta solo giocando con il ragazzo, ma preferisci fingere che non sia così perché sei cieca di fronte alle follie dell'Oscuro!"

La lama sibilò tra loro, ma Snape non si mosse e tutto il suo corpo si obbligò alla più completa calma quando il metallo premette sulla sua gola in un segno di minaccia.

Per qualche istante si guardarono negli occhi e Snape osservò nelle iridi di lei ardere nuove, profondissime emozioni.

Talvolta il suo viso così bello e seducente, veniva preso da spasmi di cupa religiosità.

Cuore di VetroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora