Una leggerissima pioggia batteva contro le vetrate delle finestre e tintinnava a contatto con le foglie autunnali, le quali erano mosse di tanto in tanto da un vento gentile.
La poca neve che era caduta qualche giorno prima, si era ormai del tutto sciolta e a terra non rimaneva che un suolo pesante, umido e particolarmente fangoso.
C'era silenzio all'esterno.
Un silenzio particolare, che accompagnava il lento movimento delle sue mani delicate che facevano ruotare il pestello di legno nel piccolo mortaio.
Le secche erbe frusciavano con delicatezza l'una sull'altra, mischiandosi senza fretta.
La sua attenzione si spostò poi per qualche momento sullo strano strumento che stava usando Snape.
Le sue dita correvano sul vetro, seguendo con cura la vischiosa sostanza che scivolava lungo i tubi trasparenti e si condensava poi in una piccola fiala.
"Perché non usiamo mai questi strumenti? Sono.. stupendi!" domandò non riuscendo a trattenere l'entusiasmo.
La sua voce limpida echeggiò appena nella stanza vuota.
Snape al suo fianco la guardò beffardo, quasi con arroganza.
Le labbra tirate in un sogghigno ermetico "Perché sono delicati e fragili ed i tuoi compagni sarebbero in grado di frantumarli solo guardandoli.. soprattutto quei due idioti"
Hermione apprezzò il sottile complimento che Snape le rivolse, ma si permise comunque di aggrottare le sopracciglia e guardalo malevola "La smetta di chiamarli così!" lo ammonì seria "Harry e Ron sono due persone fantastiche e non sono.. idioti"
Snape si massaggiò per qualche momento una spalla e la squadrò dall'alto, incombendo su di lei "Ah no? Sbaglio forse.." mormorò con una voce tanto suadente da stordirla "Ma mi sembra che il Signor Weasley si sia maledetto da solo con un incantesimo per.. vomitare lumache"
Hermione fece appena in tempo a coprirsi le labbra con le mani per nascondere la sua lieve risatina.
Non aveva alcuna intenzione di soddisfare le sue provocazioni "Non è stata tutta colpa sua.. la sua bacchetta si era rotta, per cui.."
"Sì" rispose soffuso e con un secco movimento tolse la fiala ormai piena di condensa dallo strano apparecchio.
Hermione lo osservò interessata, mentre sollevava in aria il piccolo contenitore e lasciava che la luce filtrasse attraverso il vetro.
Soddisfatto, Snape lo versò nel calderone e al contatto con la superfice uno sbuffò si liberò nell'aria autunnale "E.. vorresti ricordarmi come mai la sua bacchetta si fosse rotta?"
Un lieve sorrisetto divertito si aprì sulle sue labbra e Snape sollevò un sopracciglio in risposta, altrettanto divertito dalla sua reazione "Volando con una macchina"
L'assurdità della affermazione quasi non la fece ridere di nuovo.
Snape si allentò un attimo il colletto della camicia e una sfumatura crudele si delineò nei suoi occhi cupi come brace "Voi tre.." commentò mellifluo "Siete particolarmente esperti a cacciarvi nei guai, dico bene?"
"Anni di pratica, suppongo" Rispose la Grifondoro e si affrettò a battere le secche erbe nel mortaio.
Le guardò spezzarsi e polverizzarsi sotto le sue dita "Ma si annoierebbe se non ci fossimo"
L'impudenza della Grifondoro sollevò un angolo delle sue labbra verso l'alto "Ma non sarei costretto a passare metà dell'anno in infermeria a causa vostra" la diabolica sfumatura che passò nelle sue iridi bastò per insospettirla "O giornate intere in laboratorio per.. correggere una pietrificazione"
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Cuore di Vetro
FanfictionEra sempre vissuto nel silenzio infernale delle sue colpe. Perché era stata proprio la morte a generarlo e per anni non aveva conosciuto altro se non rovine e devastazioni. Dal vuoto dell'oscurità non poteva nascere altro se non la notte. Così, si e...