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L'ufficio di Poppy era piuttosto piccolo, per tanto pareva quasi impossibile che potesse contenere tutto quel genere di oggetti.

Gli spessi muri di pietra erano nascosti da una serie di scaffalature in metallo su cui Hermione intravedeva libri di Erbologia e tomi di Medicina e Chirurgia, Pozioni e Chimica e poi taccuini e spessi quaderni rilegati in pelle, tutti riempiti dalla affilata e organizzata scrittura della saggia e ruvida Infermiera.

Vi erano dunque una serie di scatole in legno di grandezza variabile dentro le quali erano ordinatamente disposti vasetti e ampolle vuote, garze, cerotti e stoffe e altri medicinali, tra cui sciroppi e compresse effervescenti, oltre che pozioni, infusi, soluzioni e veleni sigillati da pesanti incantesimi o semplice cera.

E ancora antiinfiammatori e analgesici e perfino qualche crema anestetizzante di provenienza babbana.

Vi erano poi un paio di scaffali che contenevano strumenti sigillati come aghi, fili e cannule, una collezione piuttosto fornita di bisturi e perfino un deflussore di plastica.

E poi, un ultimo piccolo scaffale con alcuni liquori e qualche bicchiere di vetro.

Poppy si sistemò meglio sulla sedia e la strappò dalla sua osservazione "Oh conosco Severus da anni" ammise la strega e con un gesto gentile le porse la tazza di caffè.

Hermione l'accettò con un sorriso grato e cercando di non risultare troppo curiosa o insistente attese che lei continuasse.

Non sapeva come fossero finite a parlare proprio di Snape, ma di certo non si sarebbe lasciata sfuggire l'occasione di saperne di più "Da quando era uno studente lui stesso in realtà, perché finiva periodicamente in infermeria"

Hermione la guardò con attenzione "E.. com'era?"

L'amarezza del caffè coprì la dolcezza della sua curiosità.

Poppy aggrottò le sopracciglia pensierosa "Non tanto diverso da com'è ora.

Forse era un po' meno cupo, ma la vita è stata crudele con lui.. con tutti noi in verità, ma con lui particolarmente"

"È un uomo complicato" ammise Hermione.

E forse era anche per questa ragione che un pochino, Snape, le piaceva.

No, si corresse velocemente, le piaceva molto.

"A differenza di molti altri lui è stato costretto a crescere in fretta e purtroppo si è ritrovato ben presto nel posto sbagliato, circondato da persone sbagliate" aggiunse lei frugando nel cassetto.

Alla fine l'infermiera appoggiò una scatola di latta azzurra sulla scrivania.

Hermione riconobbe i biscotti all'interno e un lieve sorriso bruciò per qualche istante i suoi lineamenti, ma si costrinse a tornare seria "Anche Remus me l'ha detto.

Che si è trovato nel posto sbagliato, al momento sbagliato"

"Non è un uomo crudele" spiegò pensierosa "Ma del resto.. nessuno lo conosce davvero bene.

Anche io, conosco solo certi aspetti di lui. Perché.. mostra solo ciò che vuole, non lascia spiragli di altro genere"

Hermione la guardò nuovamente curiosa e gustandosi il dolcetto al cioccolato, attese che la donna continuasse "Ha cominciato ad insegnare quando aveva appena ventun anni.

Oh Merlino! Era così giovane che spesso veniva scambiato per uno studente" Poppy si lasciò scappare una risata tanto gioviale che anche Hermione se ne ritrovò rallegrata.

"Era piuttosto conosciuto tra i ragazzi" aggiunse piano "Gli studenti l'hanno sempre un po' temuto, ma alcuni di loro erano addirittura stati suoi compagni di scuola per cui.. è spesso stato oggetto di pettegolezzi e dicerie"

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