Un vento cupo e feroce accarezzava quelle terre nascoste.
Candidi fiocchi precipitavano seguendo vortici crudeli e brutali che ghiacciavano il suolo al semplice tocco.
Le acque d'inchiostro del lago nero sprofondavano nelle tenebre e le piccole increspature che si formavano in superfice gettavano sul mondo bagliori sinistri.
Tutto sembrava immerso in un universo fatto di luci cedevoli e macabre ombre.
Il silenzio assorbiva tutto.
Ogni suono.
Ogni parola.
Ogni pensiero.
Sembrava non esistere nient'altro al di fuori della quiete stessa.
Eppure non c'era alcun bisogno della parola. Gli occhi di lei lo stavano folgorando con una intensità tale, che le parole non avrebbero potuto esprimere le sue emozioni.
Prima di parlare, la vide appoggiare con un piccolo tonfo il bicchiere ormai vuoto sul tavolo di legno dell'ufficio e sistemarsi meglio contro lo schienale della sedia "Non puoi evitare la festa di Lumacorno" spiegò la Grifondoro sistemandosi meglio sullo schienale della sedia.
Le sue guance erano ormai abbondantemente imporporate dal liquore che era scomparso tra le sue labbra e seppur la donna fosse ben lontana dall'essere ubriaca, la sua voce imperiosa aveva assunto una sfumatura strascicata che le faceva perdere la solita autorevolezza.
Snape aggrottò le sopracciglia pensieroso e sistemo una ciocca di pallidi capelli di Rolanda, che si era mollemente appoggiata con il volto alla sua spalla "Non ho alcuna intenzione di partecipare alle sue feste" rispose. Una sfumatura di fastidio nella voce "Sono assolutamente irritanti"
"E inutili" Convenne Rolanda stiracchiandosi "Ma Albus vuole che tu ci sia e sai quanto possa diventare testardo.."
Un sogghigno diabolico tese le sue labbra.
Un sogghigno quasi impertinente "Albus è completamente matto se crede che gli darò ascolto"
Minerva non fu totalmente capace di coprire la breve risatina con la mano.
Snape vide il suo volto distendersi luminoso e quasi ringiovanire.
Ma poi il motivo per cui era irritata sembrò lampeggiare di nuovo nella sua mente offuscata "Beh dovresti dargli ascolto per principio, ragazzino!"
Poppy sollevò le sopracciglia e gli lanciò uno sguardo di divertito avvertimento "Attento a quello che dici Severus, quando ti chiama così non è mai un buon segno"
"Sì" replicò stizzito "Purtroppo lo so bene.. in ogni caso non-"
Minerva sollevò l'affilato indice in un segno di minaccia, che Snape era certo, si sarebbe abbattuta su di lui se non le avesse obbedito "Non accetto alcuna ragione!"
Indispettito emise uno sbuffo di disappunto, ma la guardò ed attese che continuasse.
"Horace ha molti difetti" mormorò la Grifondoro "Talvolta è estremamente maldestro ed è un po'.. subdolo" ammise con estrema fatica.
Poche volte nella sua vita aveva sentito Minerva lamentarsi dei suoi colleghi e Snape si godette appieno il momento "Ma Severus.. le sue feste sono uno dei pochi momenti dove gli studenti delle diverse case interagiscono senza sviscerarsi a vicenda!"
I suoi occhi lo trafissero come daghe incandescenti.
Snape sospirò già sentendo l'amara sconfitta baciargli le labbra "Sei il Capocasa dei Serpeverde e hai il dovere di dare il buon esempio"

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Cuore di Vetro
FanfictionEra sempre vissuto nel silenzio infernale delle sue colpe. Perché era stata proprio la morte a generarlo e per anni non aveva conosciuto altro se non rovine e devastazioni. Dal vuoto dell'oscurità non poteva nascere altro se non la notte. Così, si e...