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Hermione si pentì immediatamente dell'abito aderente che aveva scelto per sé, nell'esatto momento in cui il suo pomposo cavaliere posò il suo languido sguardo su di lei.

Era ormai troppo tardi, però, per pentirsi di aver accettato il suo invito alla festa di Lumacorno e né lacrime, né lamentele l'avrebbero ora salvata dal suo destino crudele.

Rispose al suo sguardo pieno di bramosia, con un semplice e tirato sorriso e afferrò il suo braccio "Sei molto bella, dovresti prenderti più cura di te stessa"

Le disse sfrontato.

Hermione si trattenne dal mollargli un pugno sul volto e lo seguì verso la festa di Lumacorno.

Quando l'uomo li vide, si aprì in un enorme sorriso.

I suoi occhi brillarono e la sua mano andò a sistemarsi uno dei grossi baffi "Hermione! Cormac! Che meraviglia! Che coppia favolosa!" esclamò ridendo prima di allontanarsi.

Reprimendo il disgusto, la Grifondoro fece per entrare dentro la sala gremita di persone, ma la mano di Cormac McLaggen la trattenne "Dove vai, bambolina?" le chiese e le sue mani si fermarono sui suoi fianchi tirandosela vicino "Non credi che mi meriti un premio?"

Hermione soffocò un ansito disperato e si girò per chiedergli cosa volesse.

Non fece in tempo.

Oh no! Fu l'ultima cosa che riuscì a pensare.

Le labbra piene del ragazzo si posarono su di lei.

Hermione assaggiò il gusto del ragazzo nella sua gola e se ne sentì raccapricciata.

Posò le sue mani sul suo petto, pronta ad allontanarlo con una spinta, ma il ragazzo prese il gesto come un invito a continuare e le sue mani corsero a stringerla ancora più forte, così Hermione si ritrovò il suo corpo, alto e muscoloso, premuto contro il suo in una morsa da cui era impossibile scappare.

Senza alcun preavviso Hermione ritrovò la sua bocca violata dalla lingua di lui e la sorpresa fu tanta che quasi non rimase soffocata dalla sua presenza.

Il desiderio di scoppiare a piangere e l'umiliazione furono scottanti e il bacio, se tale poteva essere chiamato, durò decisamente troppo per i suoi gusti.

Interi minuti che pesarono come macigni e furono lenti come eoni interi.

Quando il ragazzo la lasciò aveva uno sguardo fiero e compiaciuto dipinto sul volto.

Lo vide leccarsi lievemente il labbro inferiore in un gesto che probabilmente doveva sembrare seducente, ma che risultò estremamente imbarazzante.

Cormac le sorrise in modo vanitoso "Sei un po' rigida.. ti metto così tanto in agitazione, eh Granger?"

Hermione si sentì spogliare da quello sguardo e non fu per niente piacevole.

Ormai del tutto incapace di trattenere la sua cordialità, la strega si ritrovò a scappare via, scivolando in mezzo alle decine di altre coppie nella sala che ballavano e si divertivano.

Completamente senza fiato, si diresse in silenzio verso il tavolo dedicato agli alcolici.

Afferrò un vecchio liquore dall'aspetto rossiccio e se ne versò un bel po' in un bicchiere.

In qualche modo devo superare la serata, no? Rifletté aspra.

Ma come le era venuto in mente di accettare l'invito di Cormac? Era l'idea peggiore che avesse mai avuto!

Ancora scossa dall'umidità stagnante del bacio sulle sua labbra si decise a mandare giù un po' di quel liquido che prometteva salvezza.

Il liquore attraversò la sua gola con tanta violenza, che Hermione si ritrovò quasi a lacrimare.

Cuore di VetroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora