Minerva cercò invano di sistemarsi la ciocca che era sfuggita dalla sua acconciatura.
Il nervoso aveva animato il suo viso e adesso le sue labbra erano tirate in una linea severa.
Le parole uscivano masticate nel suo accento scozzese "Certo che ho provato a parlargli!" gli occhi saettarono scontrosi e sembrarono bruciare di una collera appena trattenuta "E lui mi ha mentito, dice che non c'è nulla di cui preoccuparsi!" sbottò e Snape la osservò camminare nervosamente nell'ufficio di Poppy "Sono certa che sappia più di quanto dice di tutta questa situazione! Pensa forse che siamo stupidi? Tutti gli insegnanti se ne sono resi conto e Merlino sa quanti studenti hanno cominciato a sospettare qualcosa! Come posso non preoccuparmi, quando è evidente che qualcuno stia cercando di ucciderlo?!"
Poppy annuì preoccupata.
L'espressione cupa, che deturpava i suoi lineamenti gentili.
Snape inspirò l'energia magica ormai disordinata e scomposta delle tre, che si muovevano caotiche, travolgendosi e mescolandosi invisibili nella stanza appena illuminata dal camino e da alcune candele.
"La situazione è disperata.
Come la Signorina Bell, anche il Signor Weasley ha rischiato di morire! Se il Signor Potter non gli avesse fatto ingoiare il Bezoar, probabilmente non avrebbe nemmeno raggiunto l'infermeria!"
Snape si accigliò appena e per un'una volta preferì non commentare malignamente le azioni del ragazzo "Tra una settimana il Signor Weasley potrà tornare alla sua vita normale.
Certo è preoccupante quanto sia arrivato vicino ad essere accolto dalla Morte"
"Ma questa Morte deve avere un nome!" proseguì Minerva.
Le luci del fuoco guizzarono brillanti sul suo viso anziano ed elegante.
Di rado l'aveva vista tanto sconvolta.
Poppy scosse il capo allucinata e Snape la osservò appoggiare stancamente il viso sul suo viso.
Priva di forze per sostenersi ancora "È sconfortante, Albus non sembra interessato a scoprire chi sia questo assassino.
Come se si fosse già.. arreso"
Un inquietante silenzio si tese nella stanza e Severus si ritrovò complice di una serie di occhiate tetre e atterrite.
Fu Rolanda a spezzare quell'aria così satura di pensieri "C'è qualcosa che non mi convince in ogni caso" la voce che sapeva della birra amara che aveva appena terminato "Un assassino che non pare sapere cosa stia facendo!" puntualizzò secca "Sono tentativi così disordinati.. così incompleti e insensati che rischiano di fare vittime accidentali piuttosto che raggiungere l'obiettivo" e si appoggiò sulla spalla di Snape con il viso.
Severus le lanciò solo una breve occhiata per rassicurarsi che fosse comoda.
"Sembrerebbe qualcuno di Inesperto" ammise Poppy e la sua espressione riflesse cupi nuvole "Non ho mai ucciso nessuno, ma inserire una pozione dall'odore così forte in un semplicissimo idromele è un'idiozia! E ancora di più darla a qualcuno come Lumacorno nella vaga speranza che la passi al diretto interessato.
Chiunque sa che Horace è un golosone!"
"Ma anche se Horace l'avesse data in regalo.. Albus non è un mago così sciocco da farsi ingannare da un liquore mischiato ad un veleno" proseguì Minerva risoluta e fece un altro paio di giri nella piccola stanza.
Troppo sconvolta per rimanere ferma.
"Certo non è la prima volta che qualcuno tenta di togliere di mezzo Silente" mormorò Snape vacuo "Senza successo, per ora"
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Cuore di Vetro
FanfictionEra sempre vissuto nel silenzio infernale delle sue colpe. Perché era stata proprio la morte a generarlo e per anni non aveva conosciuto altro se non rovine e devastazioni. Dal vuoto dell'oscurità non poteva nascere altro se non la notte. Così, si e...