"Hagrid è un folle!" esclamò Ron sconvolto "Non può davvero pensare di.. non può! Quella cosa ha cercato di mangiarci!"
"Ma quella bestia era viva quando l'ha fatto" commentò piano Hermione e con precisione surreale pesò sul bilancino delle piccole bacche pallide.
I semini scuri si intravedevano da sotto la superficie traslucida.
"E non può che migliorare da morta" replicò secco Ron "Non si aspetterà che andiamo.. vero?!"
Harry si tirò su dal suo banco "Io ci andrò" replicò con altrettanta serietà e le passò nuovamente il bigliettino che quella mattina Hagrid aveva mandato loro "Ha pianto" disse ed Hermione osservò le macchie di inchiostro sulla pergamena, dove erano evidentemente cadute le lacrime "Si, lo comprendo" mormorò "Ma di notte? Se dovessero beccarci oltre il coprifuoco finiremmo in guai seri!"
"Siamo già andati da lui di notte" le ricordò il prescelto ed Hermione lo osservò seccata mentre tornava a dedicarsi alla sua pozione.
Fece lo stesso e finito di pesare le bacche, ne scelse una decina e le spremette direttamente sopra il calderone.
Una specie di liquido gelatinoso sanguinò da quelle sfere e cadde nel calderone, inghiottito dal miscuglio tiepido "Ma non per una cosa del genere" replicò "Abbiamo rischiato molto per Hagrid, ma questo.. questo è un po' troppo.
Aragog è morto.. insomma se fosse questione di salvarlo-"
"Allora avrei ancora meno voglia di andarci" la interruppe Ron.
Hermione sbuffò a metà tra l'incredulità e il divertimento e gli tirò una gomitata sul fianco "Stavo dicendo.. se fosse ancora vivo correrei volentieri questo rischio, ma è morto e rischiare l'espulsione per il funerale di un ragno.. beh.. non mi sembra un'idea geniale"
Mescolò la pozione alla ricerca di grumi depositati sul fondo del calderone e alla fine, soddisfatta per non averne trovati, si decise a filtrare una serie di erbe che aveva triturato all'inizio della lezione.
Harry annuì comprensivo "Hai ragione Herm" un evento più unico che raro "immagino che Hagrid dovrà seppellire la bestia senza di noi e poi.. non ne avrei comunque il tempo"
Hermione lo guardò senza capire a che cosa si riferisse.
"Silente desidera mettere le mani sui ricordi di Lumacorno" spiegò rassegnato "Me li chiede ogni volta che ci vediamo e l'ultima volta.. ecco è stato un po' brusco.
Dice che non ho più tempo, devo ottenerli entro questo venerdì"
"Non hai avuto successo con il Lumacone?" chiese il giovane dai capelli rossi, prima di sollevare di scatto le sopracciglia mentre osservava dubbioso il suo lavoro.
Il mestolo era rimasto nel calderone, impalato nella, qualsiasi cosa fosse, sostanza ormai solidificata.
"No.." ammise con fatica Harry, divertito dalla pozione cristallizzata di Ron "Silente vuole avere a tutti i costi il ricordo di Lumacorno, pensa che ci possa essere qualche grande informazione su Voldemort.
È stato un suo professore dopotutto"
La Grifondoro si ritrovò a lanciare una rapida occhiata all'uomo dall'altra parte della classe.
Lumacorno sollevò il mescolo dal calderone di una studentessa di Serpeverde, controllò con una attenta occhiata la soluzione e sollevò le sopracciglia.
Non riuscì a sentire ciò che disse, ma lo osservò comunque aiutarla a pesare gli ingredienti successivi.
"Sembra strano che un uomo come lui, possa aver avuto a che fare con l'Oscuro" commentò Ron pensieroso "I Mangiamorte erano molto interessati ad avvicinarlo, eppure lui ha rifiutato il potere che Voldemort deve avergli promesso. Un uomo interessante, vero Herm?"
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Cuore di Vetro
FanfictionEra sempre vissuto nel silenzio infernale delle sue colpe. Perché era stata proprio la morte a generarlo e per anni non aveva conosciuto altro se non rovine e devastazioni. Dal vuoto dell'oscurità non poteva nascere altro se non la notte. Così, si e...