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Sorridendo, Hermione accettò la seconda fetta di torta che Arthur Weasley le porse.

Affondò la forchetta nel pastoso dolce e si portò alle labbra il morbido pezzo.

Il sapore del cioccolato le esplose in bocca e soddisfatta tornò a osservare divertita la conversazione che si stava svolgendo tra i pochi che erano rimasti alla fine del pranzo di Natale, che avevano fatto dopo aver scartato i regali quella mattina.

I restanti ospiti si trovavano in cucina a sistemare le stoviglie, in salotto a parlare di politica e burocrazia oppure in giardino a giocare con la neve.

C'era chi aveva preferito rimanere all'interno, come i professori, Tonks, Ginny e Lupin, a godersi il calore della casa e lei.. forse anche qualcosa di più

Rolanda si sporse un po' verso di lei, sfidandola con una sorta di arroganza sopita "Che stai insinuando?"

L'infermiera le lanciò un'occhiataccia temporalesca ed Hermione trattenne il fiato intimorita.
Poppy preferì bere un profondo sorso del suo the prima di rispondere in modo altrettanto secco "Penso solo che il Quidditch sia uno sport barbaro" replicò gelida.

"Barbaro?" Tonks la guardò scandalizzata

"E pericoloso" precisò Poppy.

Hermione osservò con vivo divertimento la solita contrazione all'angolo delle labbra della professoressa Minerva, che indicava solitamente una profonda disapprovazione.

"Il Quidditch non è pericoloso! Non conosci abbastanza lo sport e le sue regole per poterne apprezzare i trionfi e le vittorie"

"Non parlarne come se fosse una battaglia vera" sputò Poppy con quel tono di voce che usava per cacciare gli studenti curiosi dall'infermeria.

Rolanda batté le mani sul tavolo con foga "Ma lo è! Il brivido della vittoria è qualcosa di assolutamente strepitoso!"

L'infermiera appoggiò la tazza smaltata sul pesante tavolo di legno con un movimento pieno di rabbia e frustrazione "Avete idea di quanti studenti infortunati arrivino in infermeria ogni anno per colpa delle vostre stupide partite?!" la voce un sussurro pieno di furia.

Minerva scrollò le spalle disinteressata "Quanti ne finiscono per colpa degli antidoti di Severus, piuttosto?"

Hermione riuscì appena in tempo a nascondere un sorriso divertito a quelle parole.

Snape, seduto proprio di fronte a lei, sollevò gli occhia al cielo, scontento di essere stato tirato dentro ad una discussione che avrebbe preferito ignorare e infatti si mosse a disagio sulla sedia "Mm.. solo gli studenti che non riesco ad uccidere sul colpo"

Tonks, seduta solo pochi posti più in là mascherò una risata e si obbligò ad affogate i tremuli sorrisi nella sua macedonia di frutta.

Minerva apprezzò la frecciatina anche se ne dissimulò il divertimento "Non dovresti scherzare su queste cose!"

Il lieve, crudo sorriso che si formò sulle sue labbra per qualche istante, fu sufficiente per farla fremere un po' "Non sto scherzando!"

Hermione si decise, per nascondere l'improvviso calore, ad affondare i denti nella pasta morbida della torta.

Il sapore del soffice cioccolato fu sufficiente per accompagnare i suoi umori.

Saggiamente, la Trasfigurante preferì ignorare il suo commento. Proseguì piuttosto a deliziarsi con il suo thè, prima di tornare a dedicarsi alla infermiera "In ogni caso non è mai morto nessuno con il Quidditch.." arrossì un po' "Non nella nostra scuola almeno"

Poppy si passò rudemente una mano sul volto "Dici così perché alla fine, siamo io e Severus a lavorare di notte, per curare gli studenti che arrivano con le ossa spaccate e la carne maciullata"

Cuore di VetroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora