Per qualche momento non fu in grado di capire che cosa si stessero dicendo gli altri presenti.
I brusii ovattati venivano superati da pensieri più rumorosi che pulsavano nella sua mente, soffocando di nero ogni emozione.
Il gelo l'attraversò come una lama in mezzo alla carne bollente.
Aveva sentito giusto?
Ma com'era possibile che Snape.. Snape.. non-
I suoi pensieri collassarono ed Hermione si riscosse nel mondo reale.
Arthur Weasley si era alzato in piedi di scatto e con una velocità sorprende si affrettò a chiudere le tende e a sigillare la porta con un incantesimo.
"Questo è assurdo" lo sentì mormorare infilando nuovamente la bacchetta nei suoi larghi pantaloni.
"Ne sei certo, Harry?" Tonks si sporse in avanti. La sua espressione solitamente giovale, ora completamente stravolta e turbata da ciò che avevo sentito.
Le sue labbra dischiuse in un tentativo mancato di dire qualcosa.
Ma che cosa poteva dire?
Harry si mosse a disagio sulla sedia con tanto fermento che un po' del bollente the nella sua tazza superò la ceramica e precipitò in quel silenzio.
Hermione lo vide aggrottare le sopracciglia diffidente e portarsi in un modo quasi meccanico, le mani sul colletto del maglione "Non sto mentendo!" sospettoso, assottigliò lo sguardo "Ha detto proprio così: Voto Infrangibile!"
Di nuovo sgomento e perplessità si riflessero nei volti dei presenti.
"Un.. un voto infrangibile?" Mormorò Hermione sentendosi fremere di nuovo con un timore egoista
La sua mente avanzò deisa a rifiutare quella verità che affondava nella stanza, ma poi Hermione vide lo sguardo del prescelto e comprese che non vi era ombra di menzogna nelle sue iridi.
"Ma non è possibile" sussurrò ancora Arthur.
Camminava ora avanti e indietro per la stanza.
I suoi occhi azzurri erano divenuti puro ghiaccio, ma Hermione vedeva quanto fosse incrinata la sua superficie.
Ginny guardò il padre sgomenta "Questo.. non è possibile, giusto?" domandò allarmata.
Nessuno le rispose.
Harry si ritirò con un sibilo e li guardò uno ad uno con attenzione quasi morbosa.
Gli smeraldi incastonati nelle sue iridi presero una sfumatura più opaca "Che c'è? Perché mi guardate.. così? Che cosa vuol dire? È grave?"
Per qualche momento, la mente di Hermione si spense completamente "È terribile"
"Beh.." bisbigliò Ginny "Non puoi infrangere un voto infrangibile"
"Si uhm.." Harry arrossì un po' "L'avevo intuito"
"No Harry, non hai capito" replicò cupa Tonks e si decise finalmente ad appoggiare il giornale sul tavolino affianco al divano.
Prima di proseguire, Hermione la vide guardare Lupin, che era rimasto impietrito sulla poltrona.
La rassicurazione che la strega tanto cercava, parve non arrivare mai, per cui con un sospiro Tonks si decise a raccogliere il coraggio che aveva "Non puoi infrangere un voto infrangibile, perché se lo fai.. muori"
L'espressione di assoluto stupore che passò sul volto malaticcio del ragazzo, non fu che un decimo della cascata di emozioni che sentì invece Hermione.
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Cuore di Vetro
FanfictionEra sempre vissuto nel silenzio infernale delle sue colpe. Perché era stata proprio la morte a generarlo e per anni non aveva conosciuto altro se non rovine e devastazioni. Dal vuoto dell'oscurità non poteva nascere altro se non la notte. Così, si e...