capitolo 3

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J-"speriamo che questa materia sia più interessante delle altre"-G-" vedrai sarà bella secondo me, le ragazze del secondo annohan detto che è molto interessante"
inizio a tirare fuori ilmateriale dallo zaino, il quaderno rosa che ho destinato a questamateria e l'astuccio.... ecco come al solito... mannaggia a me edalla mia sbadataggine mi cade per terra l'astuccio.... mentre michino a raccoglierlo sento un gran sospiro generale delle miecompagne subito seguito da un "buongiorno ragazzi" detto dauna voce sconosciuta,profonda,calda,magnetica e bella mi alzo discatto e lo vedo è li in piedi in tutto la sua bellezza non ci possocredere sarebbe quello il professore? adesso capisco perché a tuttipiace pediatria!
Lui è alto, vestito con dei pantaloni grigioantracite, una camicia bianca leggermente sbottonata e una giaccasempre di un grigio scuro, i capelli sono leggermente spettinati maallo stesso tempo perfettamente in ordine, ma quello che mi colpiscedi più che mi fa trasalire sono quei bellissimi occhi azzurri,colore non definibile troppo belli per essere veri.
Finalmentel'uomo misterioso parla e si presenta: " buongiorno a tuttiragazzi io sono Ian Somerhalder e sarò il vostro docente dipediatria, ora vorrei conoscervi meglio perciò vorrei che vipresentaste tutti" oddio no cosa ha detto? Presentarci , parlare? Io sono forse la persona più timida sulla terra e parlare inpubblico mi spaventa a morte ... iniziano le ragazze davanti neiprimi banchi presentandosi nel modo migliore che potessero vantandosidi tutto ciò che dicono, loro sono il gruppetto ,come le chiamo io,delle oche. Arriva anche il mio turno nella presentazione Giadavicino a me mi fa coraggio mi alzo in piedi e ... cerco di parlare manon esce nulla dalle mie labbra.
Il professore allora mi chiede "tutto bene? "Signorina si vuole presentare per favore?"
Iosono diventata tutta rossa in volto e finalmente le parole arrivano "ehm si scusi io sono Jessica" ed è tutto quello che riesco adire,e dopo un tempo che sembra infinito lui mi ringrazia della miaeloquente presentazione così che io mi possa sedere per riprenderefiato.
Inizia la lezione che a detta di Giada è moltointeressante, solitamente io sono la prima a prendere appunti mastavolta no, non ci riesco lui mi ha magnetizzata sono totaleimbambolata a guardarlo, guardare la sua bocca mentre spiega. Decidefinalmente di concederci una pausa dopo due lunghe ore dispiegazione, le mie compagne subito escono per prendere aria e vorreifarlo anche io ma le mie gambe decidono di non collaborare cosi restoseduta li con Giada a parlare e guardare Facebook sul cellulare,quando all'improvviso veniamo interrotte da lui... ormai conosco benela sua voce .. arrossisco già ma decido di alzare la testa perscoprire cosa vuole. È in piedi davanti a noi dicendo che è laprima volta che fa lezione qui nel nostro ateneo si è sostituito alvecchio professore che è andato in pensione e per ciò nonconoscendo la struttura ci chiede gentilmente dove può trovare latoilette... mi faccio forza, non c'è nessuno in classe a parte Giadasono meno timida, cosi riesco a trovare la forza per indicargliela elui mi ringrazia... da vicino i suoi occhi sono davvero magnetici.

Il destino dell'amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora