È mattina, lo capisco dai raggi di sole che penetrano attraverso lapersiana chiusa parzialmente. Il mio corpo è tutto intorpiditosiccome praticamente Ian ha pensato che io fossi il suo materasso, hadormito abbracciandomi per tutta la notte, ripenso mentalmente allaserata appena trascorsa e mi vengono le lacrime agli occhi ripensandoalla confessione di Ian, ricordo bene le sue parole..."non ti hoportata al lago per nulla,non ti ho detto di essermi innamorato di teper gioco, non lo farei mai a nessuna ragazza,ho fatto e detto tuttociò perché TI AMO" e mentre mi lascio avvolgere da questiricordi sorrido. Cerco poi di divincolarmi dalla sua presa, erano giàle 7:30, dovevo fare la doccia, prepararmi e andare a scuola, ma lesue braccia proprio non me lo permettevano, così decisi disvegliarlo in modo dolce e carino. Iniziai dai capelli, i suoi neri esplendidi capelli, iniziai ad accarezzarli, massaggiare la testa perpoi scendere e disegnare con le dita tutti i bordi del suo profilo,le sue mascelle possenti e infine la bocca, dove depositai unleggerissimo bacio, a quel tocco Ian si mosse dal suo stato ditorpore e finalmente iniziò a svegliarsi. Le sue prime parolefurono: buongiorno amore mio... mi sciolsi nuovamente, non mi avevamai chiamata così, e mi piaceva sentirglielo dire, così gli chiesicon la faccia tenera da cucciola di ripetere quello che aveva appenadetto e lui felice di farlo lo ripeté enfatizzando e ingigantendo laparola AMORE! lo convinsi ad alzarsi, e mentre io sgattaiolai inbagno lo sentii andare in cucina e provare a preparare la colazione,mentre cucinava lo sentivo canticchiare un motivetto moltoorecchiabile e mi persi nella sua voce, dopo 5 minuti lo sentivochiamarmi " Amore la colazione è pronta, il tuo chef hacucinato per teee!!" uscii velocemente dalla doccia, asciugai icapelli velocemente e li legai in due sbarazzini codini da bambina,indossai una delle sue maglie che trovai e mi diressi in cucina dadove proveniva un ottimo profumino. Aveva preparato la sua piùgrande specialità, toast caldo alla Nutella e succo d'arancia. Ilprofumino era invitante e io avevo molta fame, senza indugi addentaiil toast che era magnifico, gli feci i complimenti per il grandepiatto che aveva cucinato, e tra battute e scherzi infantili finimmola colazione e riordinammo la cucina. Erano ormai le 8:00 tra un orasarebbero iniziate le lezioni, e io non avevo la minima voglia diandare a scuola. Chiamai Giada per chiederle di farmi anche a me lacartella, la voce che rispose dall'altro capo della linea era ancoraimpastata dal sonno, strano Giada era sempre la più mattiniera tranoi due, -G-" ciao je, dimmi cosa vuoi?" -J-" giadatutto bene, cosa ci fai ancora a letto, comunque si volevo chiedertidi farmi la cartella anche a me, passo a prenderla dopo, tipregooooooo!!" -G-" ma secondo te cosa lo danno a farel'orario? oggi i prof hanno una riunione, abbiamo pediatria solodalle 14:00 alle 16:00, stamattina siamo a casa" dopo questeparole riattaccò, mi girai verso Ian e mi misi a sorridere, unavolta spiegato tutto, Ian prese il suo telefono, compose un numero esi portò l'apparecchio all'orecchio. Sentii solo pezzi frammentaridel suo discorso come " si ciao, sono Ian stamane non mi sentotroppo bene" " ah si si no ti preoccupare, ci vengo" "ok grazie, ciao" appena chiusa la comunicazione mi disse "piccola adesso anche io ho la mattinata libera, ci sarà dadivertirsi!" mi raccontò che aveva chiamato il presidente delcorso di laurea e aveva detto di non sentirsi troppo bene, macomunque le lezioni del pomeriggio le avrebbe fatte! fantastico!siccome era ancora presto, molto presto per i miei standard, proposia Ian di tornarcene a letto almeno per un'oretta lui accettò dibuon grado, ma lui non intendeva di certo dormire, appena arrivati incamera, chiuse la porta e si posizionò dietro di me con le sue manidisegnò i contorni del mio corpo fino ad arrivare al collo erisalire su alle orecchie, mi morse un lobo e me lo tirò, poi midisse " è da quando ti ho vista con indosso solo quellamaglietta che desidero togliertela, e siccome abbiamo tempo, molto,tempo, stavolta credo che il destino sia dalla mia parte!!"quasi non mi accorsi, ero sul letto solo in biancheria intima e benpresto anche Ian mi raggiunse, facemmo l'amore per ben due volte difila, farlo con lui mi piaceva sempre di più, e ogni volta eramigliore della precedente, il mio corpo si stava adattando a luiquindi ci incastravamo perfettamente. Intorno alle 10:00 mormorai "doccia?" lui annui e mi trasportò in bagno, regolò l'acqua edentrammo, ben presto la doccia si rivelò essere troppo piccola perdue persone, e i continui sfioramenti riaccesero la scintilla efinimmo per farlo nuovamente, battezzando anche la doccia. Una voltausciti, asciugati e vestiti optammo per un giretto al centro, a miainsaputa Ian mi prese un regalino, una maglietta che avevo adocchiatoin una vetrina, giravamo per le vie del centro come una coppietta,mano nella mano e vedevo le donne e le ragazze guardarci male, anzifissavano proprio sbigottite Ian, alcune sorridevano anche e gliammiccavano, " ma cristo, sono invisibile, sono per mano a lui,lui è MIO" ma le ragazze sembravano non capirlo, lui intese ciòche pensavo, si girò verso me e mi baciò, staccandosi dopo perdirmi TI AMO PICCOLA MIA! verso le 13:00 tornammo a casa, andammo apranzare a casa mia siccome il suo frigo era vuoto. Ian era cosìsimpatico, sembrava molto più giovane di quello che era, facevabattute su tutto e tutti, e riuscì anche a fare ridere Giada,cosaquasi impossibile dato che lei non ride mai alle battutine. Finito ilpranzo, ci incamminammo tutti e tre verso la scuola come tre cariamici.
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Il destino dell'amore.
RomanceJessica, ragazza semplice,umile e volenterosa, smaniosa di imparare nuove cose e sempre a caccia di nuove esperienze e nuovi saperi. Ian uomo realizzato, ricco e bellissimo a cui viene data l'opportunità di insegnare in università e se i loro cammin...