capitolo 36

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...Eratutto perfetto, fino a quando... non sento una fortissima fitta allapancia e subito dopo un altra, sento bagnato in mezzo alle gambe e undolore che cresce sempre più, mi aggrappo istintivamente a Ian chemi sorregge e mi fa sdraiare su un lettino improvvisato dai tavolidella festa. Tutto intorno a me sento panico e voci che continuano adurlare e a venirmi vicino, io mi concentro solo su Ian, faccio comemi dice lui, guardo solo lui e mi concentro sui suoi bellissimi occhiche mi portano direttamente nei mari tropicali più belli al mondo,mi estranio da tutto ciò che mi circonda e sento solo la sua voceche lenta e tranquilla mi impartisce dolci ordini come: continua arespirare, cerca di non spingere, dimmi quando hai male. Il suono disirene mi fa tornare alla realtà, sento il vociare continuo attornoa me che all'improvviso smette quando i soccorsi entrano dentro allacasa. Gli infermieri dell'ambulanza fanno qualche domanda, a cuifortunatamente risponde Ian e mi caricano su una barella e mi portanoall'ospedale, Ian è sempre al mio fianco, non riuscirei mai afarcela senza lui. Una sfilza di macchine segue l'ambulanza, iparenti e amici non vogliono perdersi l'arrivo di Matteo e Ian perfarmi distrarre un po mi dice che hanno aperto le scommesse sulladata e l'ora di nascita del mio piccolino. In ambulanza vengovisitata da una bravissima infermiera che mi dice che anche se non èostetrica è sicura che sono dilatata già di 5 cm. Arrivatiall'ospedale, vengo direttamente portata in sala parto/travaglio echiedo di poter essere messa in acqua, Ian è stato trattenuto percompilare la mia cartella clinica, ma io lo voglio, lo voglio vicinoa me, e in meno che non si dica eccolo li, arriva e mi stringe lamano, le mie paure si dissolvono in un baleno e so che ora andràtutto bene, il mio uomo è qui, e siamo pronti entrambi a fareentrare nella nostra vita un altro ometto. Il tempo passa inesorabilee in me nulla cambia se non il dolore, quello sembra sempreaumentare, ma io cerco di non lamentarmi, conosco Ian e farebbe ditutto per farmi dare un calmante, ma io non lo voglio, assolutamente,voglio partecipare attivamente al mio parto, e voglio sentire fino infondo cosa si prova. Ormai sono le 4.30 del mattino e finalmentevengo nuovamente visitata, i dolori ora sono ravvicinati e continui,la bella notizia è che sono dilatata completamente, la cattiva èche ora devo iniziare a spingere per dare la vita al mio piccolo. Staper iniziare la parte più difficile, come richiesto vengo portatanella sala parto con la vasca, le luci sono soffuse e nell'ariaaleggia un dolce profumo di incenso, e sento anche delle dolcissimenote emanate da uno stereo appeso alla parete è davvero un climamolto rilassante, Ian ora è vicino a me, ha su il camice da dottoree un fonendoscopio che gli circonda il collo, sapere che sarà lui avisitare Matteo mi rende ancora più tranquilla. Il momento che piùtemevo è arrivato, le infermiere mi dicono che quando sento ildolore devo spingere, l'acqua aiuta molto, il dolore c'è ma è menointenso rispetto a quello percepito prima, il dolore finisce e iosmetto di spingere. E continua così fino a quando non sento Ian chemi sussurra nell'orecchio con voce rotta dall'emozione, "amoreguarda la testa è fuori, alla prossima spinta potrai abbracciareMatteo, dai amore l'ultimo sforzo". E così faccio appena sento lacontrazione spingo con le mie ultime energie e sento un senso dilibertà, guardo il pelo dell'acqua e noto che un fagiolino è agalla Ian lo prende subito, lo asciuga e sente il cuoricino, intantosento ciò che aspettavo di sentire ormai da troppo tempo, la suavoce. Un meraviglioso pianto inizia e io non posso fare a meno diemozionarmi e le lacrime scorrono incontrollate sulle mie guance, Ianmi porge il nostro bellissimo bimbo infagottato in telini caldi e ioistintivamente lo porto al petto e lo stringo, gli do un tenero baciosul nasino e sento che lui si calma, smette di piangere e cerca ilmio seno, è incredibile come una creaturina così piccola sappia giàcosa fare e come farlo. Sono passate ormai 4 ore dalla nasciata diMatteo, sono in camera finalmente con Teo sul petto e la mia famigliaattorno. Il giorno più bello della mia vita, Teo sta bene e anche sela data di scadenza della gravidanza era tra due settimane è andatotutto bene e io sono felice ora mi aspetterà una nuova vita davivere con il mio bellissimo bimbo e il mio bellissimo fidanzato imiei due uomini.



ciauu ragazze oggi ho messo due capitoli per farmi perdonare perchè starò via circa una ventina di giorni e non riuscirò ad aggiornare da dove sarò, per ciò non mi resta che augurare a tutte voi una bellissima estate e delle bellissime vacanze, appena torno giuro che la prima cosa che farò sarà aggiornare e finire il racconto, secondo i miei calcoli mancano ormai solo 2/3 capitoli, per ciò state sintonizzate =) vi voglio un mondo di bene  baciiiiii Jessica <3

Il destino dell'amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora