capitolo 12

1.5K 73 0
                                    

BUONA PASQUA A TUTTIIIIII ! <3 

SCUSATE PER IL RITARDO MA AVEVO IL BLOCCO DELLO SCRITTORE ECCO A VOI IL CAPITOLO SPERO VI PIACCIA baciiii

Duecalde braccia mi avvolsero il corpo, le sue mani coccolavano la miaschiena e le sue labbra baciavano ogni centimetro della mia pellescoperta del collo. Questo è stato il mio risveglio, accompagnato dauna ricchissima colazione. -I-" buongiorno piccola, ti hopreparato la colazione, non sapendo cosa preferissi ho preso di tuttodalla dispensa, io con la voce ancora impastata dal sonno dissi "grazie tesoro ma non c'era bisogno di tutto ciò, comunque prendo unodi quei fantastici croissant, dello yogurt bianco e quel bellissimosucco di frutta" -I-" ottima scelta" disse porgendomiquello che avevo scelto. Mi stava davvero viziando, non avevo maifatto colazione a letto prima d'ora, e devo dire che è magnifico, darifare ancora! alzatami dal letto mi feci una doccia veloce e dopoaver salutato Ian, andai a casa mia,dovevo cambiarmi prima di tornareda lui e passare tutta la giornata assieme, e poi dovevo assicurarmiche Giada non si fosse spaventata siccome non sono rientrata ierisera.
Appena varco la soglia Giada inizia con il suo solito terzogrado : dove sei stata tutta la notte, perché non mi hai avvertita?come è andata ieri sera, e poi la domanda che non riusciva più atrattenere: lo avete fatto? voglio un gran bene a Giada, ma quandoinizia a fare certe domande, la odio. A tutte queste domande risposisolamente TUTTO BENE. Andai di sopra in camera e mi cambiai, presianche un cambio per stasera per evitare di tornare più tardi a fareil cambio di abiti. Sentii il campanello che suonava, era Ian che midiceva che eravamo già in ritardo, ma in ritardo per cosa? scesi dicorsa dalle scale e gli corsi in contro saltandogli al collo e lui miprese al volo e mi fece fare un giro su me stessa. poi entrònell'appartamento prese il mio borsone di cose, salutammo Giada e Frae ci incamminammo fuori, all'aria aperta e fresca di aprile. Andammonuovamente verso il parcheggio, prendemmo la macchina e ci dirigemmoverso il lago Maggiore, la giornata fu molto romantica, mangiammosotto un pergolato tutto pieno di fiori primaverili che stavanosbocciando, facemmo una passeggiata a bordo lago e infine prendemmoil motoscafo per visitare l'isola bella, una giornata perfetta. Percena mi portò dentro all'hotel più esclusivo di tutto il lago, unhotel a cinque stelle lusso in riva al lago, la cena fu magnifica ilcibo era riccamente decorato, e mi venne anche in mente di provare areplicare il fantastico risotto alle viole del pensiero che avevomangiato. Il dopo cena però fu quello che non dimenticherò mai, Ianmi portò a passeggiare sulla spiaggetta in riva al lago, e siccomel'acqua del lago sembra uno specchio cristallino, Ian mi propose difare un bel bagno di mezzanotte, dapprima rifiutai, non avevo ilcostume, ma lui aveva già iniziato a togliersi i suoi abiti e cosìraccolsi tutto il coraggio di cui disponevo e mi spogliai pure io.L'acqua era fredda, ma ben presto non prestai più attenzione allatemperatura, ma allo splendido uomo che mi cingeva i fianchi,depositando dei caldi baci sul collo. Dentro al lago giocammo, cischizzammo l'acqua, ci inseguimmo, ma io avevo paura dell'acquascura, di notte l'acqua sembra nera e a me fa parecchia paura quindistavo sempre abbracciata a lui dopo mezz'oretta buona di bagno latemperatura era parecchio scesa ed io tremavo di freddo, Ian avevapensato a tutto aveva prenotato una suite, che era più grande delmio appartamento, tutta decorata in stile anni 30, molto antica mamolto chic. La stanza da letto era immensa e proprio al centro diessa torreggiava un enorme letto a baldacchino, subito mi vennevoglia di buttarmici sopra, ma ero ancora tutta bagnata dopo il bagnoe infreddolita, così mi fiondai immediatamente nel bagno, per unabella doccia bollente. L'idea di farmi una bella doccia era cosìforte che mi scordai completamente di chiudere la serratura delbagno, così mentre ero sotto al caldo getto che mi cullava e placavai miei brividi, alle mie spalle sentii un tocco, il mio sangueraggelò, chi poteva essere?, mi girai di scatto, oddio certo chialtro poteva essere se non Ian, oddio sono tutta nuda davanti aquesto adone? Ian aveva un fisico da mozzare il fiato, ogni muscolosviluppato al punto giusto, una tartaruga pazzesca e a guardarlo cosìtutto integralmente, mi resi conto del perchè mi ero innamorata dilui, aspetta cosa ho appena detto? mi sono innamorata di lui? la miamente non è lucida in presenza di questo dio greco. Comunque Ianentrò nella doccia come se nulla fosse si avvicinò al mio orecchioe sussurrò " sei bellissima piccola mia" la mia pelle dacapo a piedi si tinse di rosso per la vergogna e l'imbarazzo, non eromai stata nuda davanti a nessuno, nemmeno mia madre, figuriamoci aquesto adone!. Volevo uscire dalla doccia, all'istante questo immensobox doccia sembrava troppo piccolo, ma Ian mi cinse i fianchi con lesue possenti braccia e inizio a lavarmi e massaggiarmi la schiena conmovimenti dolci e delicati e mi sussurrò " non vergognarti, seistupenda", e ben presto mi ritrovai a trovarmi a mio agio anchenella nudità con lui. Mi lavò con cura anche i capelli, ci sapevadavvero fare e mi rilassai completamente, usciti dalla doccia ormaientrambi non resistevamo più era dal pomeriggio che non cibaciavamo, e ben presto finimmo sul letto intenti a baciarci come senon ci fosse un domani. Le nostre lingue danzavano all'unisono comein una dolce e lenta danza, ben presto le sue mani percorsero icontorni del mio corpo per farmi suscitare forti emozioni, e poi Ianmi fece sua completamente, facemmo l'amore, delicatamente, consentimento, in modo romantico, lui si preoccupò di fare il piùpiano possibile, era davvero un gentil uomo. Aveva un fare moltoesperto e raggiungemmo il piacere insieme ognuno invocando il nomedell'altro. Una serata magnifica che non scorderò mai.

Il destino dell'amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora