Eradomenica, mancava un ora circa all'arrivo dei nostri parenti, eroanche in tensione perchè per la prima volta mio padre avrebbeconosciuto Ian e perchè per la prima volta i miei genitori avrebberoincontrato quelli di Ian. Decisi di non pensarci e godermi lagiornata e funzionò alla grande, l'ansia andò via e quando dopomezzora vidi mia madre la abbracciai forte e li tra le sue braccia misentivo a casa mia. Era ormai qualche mese che non vedevo il mio caropapi e rivederlo mi fece scendere una lacrimuccia, gli corsi incontro e gli saltai in braccio, amavo il mio papà era l'unico uomooltre a Ian che mi aveva sempre capita, sostenuta e appoggiata intutto ciò in cui credevo e volevo fare. Lui e Ian si intesero ameravigli fin da subito, e iniziarono a parlare di sport vari, ah imaschi e le loro fisse . Ben presto arrivarono anche i genitori diIan che mi abbracciarono subito con molto amore. Ci accomodammo intavola e iniziammo a mangiare, ad un certo punto a mia totaleinsaputa quello scapestrato uomo del mio fidanzato fece tintinnare ilsuo calice di vetro con la forchetta e disse : " grazie a tuttiper essere venuti oggi, ringrazio prima di tutto Emanuele e Luisellaperchè avete messo al mondo una creatura fantastica, e poi io eJessica, la mia Jessica volevamo farvi sapere che presto diventeretenonni " dapprima arrossii violentemente e volevo spaccare lafaccia a Ian per averlo detto così in un momento non giusto, maquando vidi le lacrime sul viso di mia madre e di mio padre alloraanche a me iniziarono a scendere le lacrime e iniziai a sorriderecome una ebete. Ian mi fece alzare in piedi e disse infine " epresto saremo una vera famiglia, perchè lei ha accettato disposarmi" i nostri genitori ci abbracciarono entrambi e cidissero quasi all'unisono di quanto fossero contenti di questamagnifica notizia. Il mio cuore esplose e iniziai di nuovo a piangeredi felicità, e fu proprio mi padre che venne ad abbracciarmi,asciugarmi le lacrime e dirmi " era ora che mi facessi unnipotino, mi manca la sensazione di avere un frugoletto sulle mieginocchia, farlo giocare e divertirmi come facevo assieme a teprincipessa" lo abbracciai forte e gli dissi " graziepapi". Anche mia mamma venne ad abbracciarmi e disse " saicara, a me non la dai da bere facilmente, lo avevo capito benissimo "e poi scoppiò a ridere e ci abbracciammo, la mia mammina che sasempre cosa penso, riesce a capirmi con uno sguardo. E poi abbracciaianche i genitori di Ian che si congratularono con noi perchè eranofelici della notizia. Poi iniziarono a fare domande su quando sarebbestato il matrimonio, chi volevamo invitare............ fino a chefurono le 18:00 e i nostri genitori dovettero partire per tornare acasa, mi dispiacque moltissimo quando andarono via, ma prometteronotutti di ritornare prestissimo a trovarci.
Io e Ian andammo sulnostro accogliente divano e ci rilassammo facendoci le coccole, lasera passò in modo sereno e ben presto presi sonno.
Sentivoqualcuno scuotermi, che palle ero stancaaaaaaa, era Ian che misvegliava diceva di avere una bella sorpresa per me, in questi giorniavevo ricevuto fin troppe sorprese, e non ne ero abituata, ma solovedendo la sua faccia sorridente e carica di promesse mi alzai subitodal letto e mi preparai, in solo mezzora ero pronta e uscimmo dicasa, salimmo in macchina e tornammo dove tutto era iniziato, Novara.Cosa ci facevamo qui? ma certo era lunedì e Ian doveva lavorare? iodovevo fare qualcosa all'università? bhooooo Ian continuò a guidarefino a fuori dalla città, in periferia, non ero mai stata inperiferia di Novara, era tranquillo e verde, sembrava essere in unaltra città, arrivammo davanti ad una villa grandissima e tuttarecintata, la villa era stata fatta in mezzo ad un grandissimoterreno, al che io chiesi " scusa ma perchè mai siamo venutiqui, ci abita un tuo amico?" non riuscivo a capire, lui miguardò, i suoi occhi avevano una strana luce, e io in quel profondoblu mi persi, mi sorrise e bastò quello per capire che la verasorpresa, miracolo era la sua vicinanza poi Ian spezzò il silenzio edisse " amore mio non vorrai mica vivere sempre con la tua amicavero? io voglio averti tutta per me nella nostra casetta!" alchècapì subito le sue intenzioni e dissi " e tu questa la chiamicasetta, Ian non possiamo permetterci questa specie di castelloreale, anche se e stupendo" mi sorrise e rispose " aspettadi vedere l'interno amore mio, e chi ti dice poi che questa reggiacome la chiami tu non possiamo permettercela?" automaticamenteio risposi " lo dico io amore, io non ho da parte quasi nulla eposso a malapena permettermi l'affitto che do a Giada qui a Novara"e lui mi rispose " amore mio ho lavorato sodo negli ultimi annie io posso permettermi non solo questa casa ma anche molte altre "non capivo, si era professore e lavorava all'ospedale e sicuramenteguadagnava bene, ma da qui ad affermare che poteva permettersi altremille case.... ne passava di acqua sotto ai ponti, allora una domandami sorse spontanea e chiesi" scusa ma tutti sti soldi non puoiaverli presi solo con il tuo lavoro...." e lui rispose "amore è proprio questo che mi piace di te. Non ti sei mai chiesta sefossi o no ricco, mentre le mie storie passate erano tutte basate suldenaro, le ragazze si mettevano con me perchè sono ricco, mentre tu,tu ti accontenti di poco e non sei avida" ricco lui ricco, bohnon capisco, così lo incito a proseguire e lui fa un cenno con latesta e prosegue dicendo " io discendo da una famiglia moltoricca e nobile, il mio bis bis bis bis bis nonno è stato il re diFrancia, infatti in Francia abbiamo un palazzo dedicato noi . Avevosempre studiato storia sui banchi di scuola ma del re Somerhalderproprio non ricordavo, così gli chiesi " scusa ma perchè ionon ricordo nessun re con il tuo cognome?" e lui disse sempliceperchè il re discendeva da parte della mia mamma. Ah ok ora era piùfattibile. Quindi ero fidanzata con un nobiluomo, bene che figata.Entrammo in questa villa enorme tutto dentro era perfetto, era giàarredata e sembrava che fosse stata ammobiliata da me, perchèsecondo il mio gusto tutto era dove doveva essere e non avreicambiato nulla. Dopo un tour della casa mi chiese cosa ne pensavo, eio riuscii solo a dire " Ian questa casa è un sogno, èperfetta!", " ma chissà quanto costerà!" e Ian disse" non ti preoccupare di questo piccola, ok se ti piace lacomprerò" ok questo è pazzo!!!!!!!!! ma non feci in tempo afare nulla che lui digitò un numero e disse alla persona che avevarisposto " si la prendiamo, ok passo da te tra mezzora perfirmare " oh mama " Ian ma cosa hai fatto?" "semplice amore mio ho dato una reggia alla mia regina!" decisidi sorridere, amavo quel pazzo del mio ragazzo!
Detto fatto,mezzora dopo io e Ian eravamo i proprietari di una favolosa villarinascimentale arredata perfettamente con gusto e bellissima aveva 6camere da letto con il bagno annesso, 3 bagni, la cucina enorme, ilsalone che occupava mezzo piano poi aveva ancora una cantina, unataverna, e nel sotto tetto aveva una stanza dedicata agli hobby congiochi, una piccola palestra e... la sauna. Nel giardino dietro casache era enorme c'era una altrettanto enorme piscina e una vascaidromassaggio. Tutto rigorosamente cintato e piastrellato, ilgiardino disponeva anche di gazebo arredato anche con televisione,barbecue e ogni ben di dio . Ero in paradiso, e non vedevo l'ora diiniziare a vivere la mia vita con questo magnifico uomo.
Restavasolo una cosa da decidere quando ci saremmo sposati?
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Il destino dell'amore.
RomanceJessica, ragazza semplice,umile e volenterosa, smaniosa di imparare nuove cose e sempre a caccia di nuove esperienze e nuovi saperi. Ian uomo realizzato, ricco e bellissimo a cui viene data l'opportunità di insegnare in università e se i loro cammin...