capitolo 26

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Igiorni si susseguivano sempre uguali e monotoni, eravamo ormai a finedella settimana e la mia ansia per la domenica cresceva a dismisura.Era venerdì, fuori la temperatura era alta, e dopo essere tornata inospedale per eseguire il post-ricovero, i medici mi hanno detto chedevo stare a riposo, ma non più sempre a letto ora mi farebbe beneanche camminare un poco e cercare di fare movimento. Ian allora ebbeun idea e mi disse " amore mio, preparati e fatti bella perstasera alle 20:00" la mia faccia si tirò subito in un sorrisoanche non sapendo ancora di cosa si trattasse, e lo abbracciai, mapoi li chiesi " per cosa esattamente mi dovrei preparare?"" per una sorpresa" mi rispose. La mia curiosità era allestella e passai tutto il pomeriggio indaffarata per la sorpresona diIan. erano ormai le 19:45,lo smalto era asciutto, l'acconciaturasemplice e raccolta era fatta, il vestito lo avevo scelto, dovevosolo indossarlo. Così mi diressi verso il mio letto e inizia aindossare il vestitino turchese che arrivava fino sotto al ginocchiocon delle balze sul petto. Erano le 20:00, dovevo assolutamentescendere. Appena Ian mi vide rimase a bocca aperta, e mi continuava afissare inebetito, e riusci solo a dire " wow, sei stupenda"la mia carnagione si tinse di rosso e risposi un " grazie amore"sussurrandolo. Da quando Ian aveva scoperto che ero incinta le sueattenzioni verso di me erano cresciute a dismisura, mi teneva sempresotto braccio per paura che scivolassi, è vero io sono sbadata, maIan mi trattava da piccola creatura da difendere. Come al solitomolto premuroso mi accompagnò alla macchina e mi fece salire,reclinò leggermente il mio schienale per permettermi di stare piùcomoda, devo ammettere però che le sue attenzioni mi piacevano. Miportò al centro di Milano, ma non si fermò e proseguì, si fermò eparcheggiò la macchina appena fuori dal centro vicino ad un insegnaluminosa che riportava la scritta " relax & food " Ianmi raggiunse ed insieme entrammo in questo posto bellissimo esuggestivo. Le pareti all'interno del locale erano di un rosso scuro,che trasmetteva calore e sicurezza, c'erano inoltre degli stencilalla parete di un color oro che risaltava moltissimo su quel rosso.Arrivò una signora sulla cinquantina, e sembrò riconoscerci, solodopo capii il perchè, Ian aveva riservato l'intero stabile solo pernoi quella sera. La signora ci fece accomodare in una saletta e ciconsegnò un accappatoio e un costume da bagno, ci chiese poi diindossarli, un po perplessa ma curiosa feci ciò che la gentilesignora aveva chiesto. Una volta indossato il costume ci portò inuna saletta da cui uscivano note dolci, e un goloso profumino dicioccolato. La signora ci lasciò davanti a questa porta e ci auguròbuon divertimento e poi sparì. Ian mi prese la mano e mi condusseall'interno, vi erano due lettini al centro della stanza e seipersone che ci stavano dando il ben venuto. Ci fecero sdraiare suilettini e iniziarono a coccolarci con un caldo massaggio alcioccolato e pietre calde che durò 45 minuti, i 45 minuti piùrilassanti della mia intera vita. I massaggiatori dopo perpermetterci di ripulirci dalle tracce ancora presenti sul nostrocorpo di cioccolato, ci mandarono in una stanzetta dove vi era unacascata di acqua termale colorata, Ian mi coccolò sotto il gettocaldo e lavò via ogni traccia ancora presente di cioccolato e poiuscimmo dalla doccia, e lui mi disse di tornare nella prima sala,rivestirmi dei miei vestiti e aspettare che lui ritornasse aprendermi, sempre più curiosa feci ciò che mi aveva detto,l'agitazione era ormai in ogni fibra del mio corpo. Sentivo i mieirespiri irregolari che mano a mano aumentavano, non ne avevo motivo,ma il mio corpo reagiva in maniera diversa. Ero ormai vestita dacirca 10 minuti e stavo aspettando che qualcuno si degnasse di venirea prendermi. Ad un tratto sentii bussare, subito dopo la signora checi aveva accolto in questa struttura fece capolino dalla porta e mifece segno di avvicinarmi. Mi chiese semplicemente " cara, tu tifidi dell'uomo con cui sei venuta?" la mia risposta fuautomatica e un "SI" uscì dalle mie labbra, subito doponon riuscii a vedere più nulla, la signora mi aveva bendata, seprima mi stava simpatica ora lo era un pochino meno. Sentivo che miguidava attentamente e giravamo per corridoi che mi sembravanolunghissimi, ad un certo punto il mio naso sopraffino captò delprofumo di carne, ora avevo capito, stavamo andando verso ilristorante della struttura, (" relax & food" ) benpresto mi ritrovai la signora nuovamente vicina al mio orecchio chemi sussurrò " ora ti lascio, stai tranquilla Ian è qui e oraverrà da te!" la mia agitazione ora era palpabile, perchè miavevano bendata? , Ian dov'era ? ma le mie domande svanirono tutte inun colpo quando sentii quelle mani, quelle mani ormai troppofamigliari che mi cingevano le spalle e la sua voce, che mi provocavamille brividi sulla pelle, che mi diceva " sei bellissima"ad un tratto la benda si slegò, e i miei occhi tornarono a vedere,la figura di Ian era davanti a me, si era cambiato rispetto a primache indossava un semplice pantalone e camicia, ora aveva su uno deisuoi più belli smoking, pantalone e giacca neri, camicia bianca epapillon nero. era un incanto, i miei occhi si illuminarono, Ian erafantastico e rimasi senza parole e a bocca aperta. Poi finalmenteriuscii a guardarmi intorno, l'ambiente era illuminato dallefiammelle di moltissime candele dal profumo paradisiaco che rendevanol'ambiente molto romantico, il pavimento era invisibile poichèricoperto da mille tipi di petali di rose che emanavano anch'essi unprofumo fantastico. Mi si inumidirono gli occhi per tutto ciò cheaveva progettato, era tutto fantastico. Andammo a sederci al nostrotavolo e iniziammo a gustare i prelibati piatti dello chef. Ormai lacena era finita, mancava soltanto il dolce, il cameriere portò unvassoio di prelibati bignè con creme di vario tipo, in contemporaneain sottofondo iniziò a diffondersi una musica che riusciva atrasportarti con le sue note melodiose. Il cameriere inoltre portòun altra cloche che consegnò a Ian, questa era molto piccolina etutta decorata. Ian a quel punto si alzò in piedi e venne verso dime, inizialmente non capii, ma quando Ian si inginocchiò di fronte ame iniziarono a scendermi le lacrime dalla gioia, Ian si inginocchiòa terra, prese le mie mani e mi disse " Jessica, mi sonoinnamorato di te, fin dal primo sguardo, sei una ragazza dolcissimache sa sempre comprendermi fino in fondo, sei una persona speciale esai sempre cosa fare quando io mi perdo, combatti sempre per ciò chevuoi e sei tenace, e io ti amo, ora la vita ha voluto farci unregalo, il più bel regalo che si potesse avere, un bambino, "le mie lacrime ormai scorrevano sul mio viso senza sosta ma iancontinuò " e io sono l'uomo più felice del mondo, il mio mondosei tu, e da quando sei entrata a fare parte della mia vita èmigliorata, ora tutto ha un senso, tu sei il mio tutto, vorrei che ilnostro amore fosse suggellato da qualcosa di più, vorrei che lanostra famiglia che si sta formando sia unita per sempre, VUOISPOSARMI?"


spero che la storia fin ora vi piaccia, se avete domande o suggerimenti vi prego di farmi sapere perchè per me è importante sapere cosa ne pensate.

grazie mille per tutte le visualizzazioni

love

jessica

Il destino dell'amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora