Èlunedìmattina, ieri sera siamo tornati molto tardi, e per non disturbareGiada e Fra sono rimasta a dormire da Ian, non è stata una cattivaidea anche perché abbiamo dormito molto poco, diciamo che eravamoimpegnati in attività fisiche molto intense. Sono le 7:00 mi devoalzare da questo bellissimo e comodissimo letto, devo andare a casamia a farmi una doccia veloce prepararmi e andare a scuola. SalutoIan con un veloce bacio sulle labbra ed esco da casa sua. Appenaentrata in casa mia, Giada mi corre in contro, saltandomi al colle edicendomi " mi sei mancata Je!" a mia volta la abbraccio ele racconto in sintesi tutto ciò che è successo in questo stupendoweek-end, il più bello della mia vita. Alla fine le mostro l'anelloche Ian mi ha regalato, lei inizia a saltare di gioia e va persino asvegliare Fra per farglielo vedere, alla fine riesco a entrare inbagno e rilassarmi sotto il caldo e continuo getto della doccia,lavata e pulita mi dirigo in camera, per oggi un semplice outfitjeans e maglietta basteranno, fuori inizia davvero a farsi sentire ilcaldo e anche se siamo a fine aprile le temperature sembrano diluglio. Ci dirigiamo a scuola emozionate, oggi proveremo le divise dainfermiere e ci diranno dove dovremmo andare per il tirocinio, e iosono emozionata perché oggi in pausa pranzo devo raggiungere Ian perpassarla assieme al "nostro" parco. La mattinata sitrascina lenta e noiosa, solo la prova delle divise smuove l'animodella classe e la risveglia. Le divise sono bianche, semplici con unaltrettanto semplice bordino blu intorno agli orli della casacca, ioe Giada ci facciamo un selfie per poi postarlo su facebook. Una voltatornate in classe, la tutor del nostro anno ci assegna alle nostredestinazioni per il tirocinio, io e Giada abbiamo fatto domanda diessere messe a Novara, in quanto qui abbiamo già la casa e per noisarebbe comodo, mentre andare in altre città sarebbe scomodissimoperché non ci potremmo permettere due affitti. La tutor stainiziando a dire le sedi, io e Giada inconsciamente ci stringiamo lamano fino a che il sangue non circola più. Eccolo è il mio nome, "jessica: Milano", nooo cazzoooo e adesso come faccio, Giada èsubito dietro di me nell'elenco " Giada: Milano" nooo santoDioo anche lei... e ora come faremo con la nostra casetta qui aNovara? ci guardiamo e restiamo deluse da questa assegnazione,preoccupate chiamiamo le nostre famiglie per comunicare la notizia,ma mia madre e mio padre subito mi rassicurano, " amore ma sevai a Milano non ci sono problemi, la zia Erika ha un appartamentoche non usa a due passi dal centro, non sarà vicino all'ospedaledove dovete andare ma penso che non abbia problemi a prestarvela perdue mesi!" oddio è vero, chi si ricordava più della zietta?mia madre e mio padre si prendono il compito di contattare Erika e dimettere apposto le cose, e noi due ci rilassiamo visibilmente. Arrivala tanto agognata pausa pranzo, Giada si è proposta di accompagnarmida Ian, devo raggiungerlo dall'altra parte dell'istituto e per nonfarmela fare da sola la mia migliore amica mi accompagna, mentrecamminiamo ridiamo e scherziamo e pensiamo all'imminente tirocinio,siamo molto emozionate di andare finalmente nei reparti e mettere inpratica, ciò che sui libri abbiamo appreso. Arriviamo nel postoprestabilito, ma Ian ancora non c'è, guardo l'orologio, 13: 08, lelezioni ormai sono finite e in teoria lui dalle 11:00 alle 13:00 nonaveva lezione, boh aspettiamo arriverà..... alle 13:15 di lui ancoranessuna traccia, ne chiamate ne messaggi. Io e Giada decidiamo quindidi incamminarci verso l'esterno dell'edificio, accompagno Giada sulterrazzo della scuola, in questa stagione nella pausa è piena diragazze che prendono il sole. Provo a scrivere a Ian che mi trovo conGiada nella terrazza, ma non risponde, inizio a farmi mille domande,forse non è stato bene? cosa gli è successo? stranamente sullescale per raggiungere la terrazza non c'è il solito chiacchiericciodi sottofondo delle persone, strano è una bellissima giornata.Arriviamo sulla terrazza, il panorama che di vede da li sopra èmozzafiato, la nostra terrazza è fatta a "L" quindicamminiamo per andare in quello che ormai definiamo il nostro posto,proprio sull'angolo. Appena giriamo l'angolo quello che vedono i mieiocchi non lo scorderò mai, vedo Ian premuto contro il muro conaddosso una bionda super sexy, tutta curve che se lo bacia come sedovesse divorarselo, non attendo nulla appena vedo quella scena lemie gambe cedono e mi accascio per terra, Ian intanto ci ha notate esi avvicina a noi, io riesco solo dire a Giada " portami via daqui per piacere" , Giada mi aiuta a rialzarmi e corriamo via daquell'orrendo posto. Usciamo dall'università e nella testa ho semprel'unico fotogramma che ho catturato della terrazza, Ian con un altradonna, dopo tutto quello che era successo tra noi!.
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Il destino dell'amore.
RomanceJessica, ragazza semplice,umile e volenterosa, smaniosa di imparare nuove cose e sempre a caccia di nuove esperienze e nuovi saperi. Ian uomo realizzato, ricco e bellissimo a cui viene data l'opportunità di insegnare in università e se i loro cammin...