capitolo 37

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Ormaidal parto erano passate tre settimane, Matteo era davvero un neonatosplendido, Ian invece al contrario non sembrava molto entusiastadella cosa, vero che a febbraio all'università ci sono gli esami equindi i professori sono molto presi da quest'ultimi, ma aveva anchemolto tempo libero che non dedicava più ne a me ne a Matteo.Rincasava sempre tardi e molto spesso usava la scusa degli amici eall'inizio devo ammettere che ci credevo, ma oramai sono duesettimane, che non passa più una serata con noi, torna a casa dallascuola, si lava e cambia e va di nuovo via, e non rientra mai primadelle 2.30/3.00 la mia preoccupazione in questi ultimi giorni si èalzata di molto, ma non solo quella, sono molto gelosa di ciò che èmio e sinceramente da quando siamo tornati a casa dall'ospedale Ian,lo sento distante, diverso non lo sento più vicino come un mese fa equesto non fa che aumentare le mie mille insicurezze, Giada miconsola nei momenti in cui mi lascio andare e piango a dirotto perore, lei dice che Ian è solo impaurito di questa nuova situazione,che è un maschio e non è ancora maturo abbastanza da prendersi leproprie responsabilità, ma non capisco allora perchè era cosìentusiasta prima del parto, non capisco cosa sia cambiato da dopol'arrivo di Teo. La mia mente sta già lavorando e la pensa inmaniera differente, ma infondo Giada non si è mai sbagliata sulconto di Ian e quindi decido di calmarmi e di dargli fiducia, infondomi ha sempre dimostrato che mi ama e non mi ha abbandonata neimomenti del bisogno, mi è sempre stato accanto e quindi non possodubitare di lui.
Anche stasera ha rincasato tardi, tutte lecertezze che mi ero costruita oggi pomeriggio si sgretolano di getto,mi fa male vederlo così, ubriaco fradicio con i vestiti sporchi,tutto spettinato e in disordine, non fa pensare a nulla di buono,prendo quindi una decisione, gli parlerò! sicuramente non staserasiccome non saprebbe nemmeno dirmi come si chiama, perciò miavvicino a lui e o accompagno in camera da letto, lentamente lofaccio coricare sul letto e gli tolgo solamente la giacca e lescarpe, anche perchè si è addormentato di getto appena toccato ilmaterasso e siccome non riuscirei ad alzarlo, lo lascio così. Dallagiacca esce il suo telefono, che ripongo sul comodino e lo metto incarica, mi giro per uscire per dirigermi in bagno a fare lalavatrice, e il cellulare inizia ad emettere un suono odioso, èsegno che è arrivato un messaggio, non vorrei mai svegliarlo perciòmi avvicino per togliere la suoneria e lasciare così che Ian dormabene e si riprenda. Il mio occhio accidentalmente cade sul displaydel cellulare e vede una cosa abbastanza allarmante, ciò che vedo è: - un nuovo messaggio da Molly-. mi torna subito in mente quellabionda super sexy tutta curve che avevo trovato sulla terrazzadell'università, la mia gelosia sta raggiungendo livelli smisurati esenza volerlo, prima ancora di pensare il mio dito indice ha giàpremuto sullo schermo del dispositivo il tasto visualizza,tuttosuccede in una frazione di secondo la lettura del messaggio, i dubbi,i pensieri e la voglia di spaccare qualsiasi cosa, dopo minutiinterminabili mi calmo, riprendo fiato e, leggo e rileggo quel SMScomposto da poche righe che però stanno a significare un mareintero. Rileggo per la millesima volta il testo del messaggiocercando di interpretarlo in maniera differente ma non riesco, nelsms c'era scritto: - tesoro mio, finalmente hai capito che non cipossiamo più dividere, è stata una serata magnifica, ci vediamodomani sera, stessa ora stesso posto- la mia mente inizia a viaggiaree si fa stranissime idee, vero è che il messaggio lascia ben pocoall'immaginazione , ma mi sono ripromessa di dare tutta la miafiducia a Ian quindi mi dico che fino a che non avrò un quadrocompleto della situazione dovrò fare buon viso a cattivo gioco.Imposto sul telefono di ian l'applicazione per condividere ilcontenuto del telefono con altri, così tutte le chiamate chearriveranno, i messaggi e le mail, potrò vederle anche io. Mi sentoleggermente in colpa per tutto ciò, non è mai stato nella miaindole spiare una cosa così personale come il telefono, ma quando miarrabbio faccio cose davvero cattive, ma dopotutto devo scoprire checosa ci fa con quella.
Mi corico a letto per il tardissimo orario,ma il sonno sembra aver abbandonato il mio corpo, nel cuore dellanotte mi viene in mente che l'indomani potrei seguire Ian quandoesce, per poter finalmente scoprire cosa combina in presenza diquella poco di buono di Molly,mi sveglio di soprassalto e vedo che ègià mattina, i raggi del sole filtrano dalla persiana e il miopiccolo ometto piange perchè ha fame.
Decido di non coinvolgerenessuno nel mio folle piano di seguire Ian ,rimane solo unpiccolissimo ma insormontabile problema, Matteo. Non posso di certolasciarlo a casa da solo... perciò dopo aver vagliato tutte leopsioni decido che la zia Giada sia proprio quello che fa per me. Lachiamo inventando la scusa della scuola, riguardante il fatto che trapochi mesi mi sarebbe piaciuto riprendere a frequentare, ma siccomeavevo perso già moltissimo dovevo parlarne con il rettore, e subitoGiada senza fare domande si propose di tenere Matteo fino al mioritorno.
Per tutta la mattinata sono stata occupata con Matteo, mail mio pensiero fisso era comunque sempre lui, cosa stava succedendoa noi, perchè era con Molly, che per sua stessa ammissione odiava?non riesco a capire più nulla, decido così di non pensarci piùfino a stasera.
Giada arriva puntualissima come sempre e io ho lamia occasione per seguire Ian, con quella applicazione riesco anche arintracciare il suo gps e quindi trovarlo, devo ammettere che questatecnologia è meravigliosa, mi fermo dietro l'angolo buio di unedificio e vedo che Ian entra all'interno di un ristorante dall'altraparte della strada da solo, guardandolo bene si sta dirigendo versoun tavolo... oh mio dio..... verso il tavolo dove c'è già sedutalei, sapevo che sarebbe successo ma fino alla fine speravo non fossecosì. Appena lo vede gli salta al collo e lo abbraccia poi sisiedono e vedo che consumano il loro pasto tra risate e piccolisfioramenti sulle mani, all'uscita del ristorante lei si avvicina alui e prende la sua mano, la intreccia alla sua continuando acamminare, le mie piccole certezze sembrano sgretolarsi velocemente,e cadono definitivamente quando in un parco sopra ad una panchina idue si avvicinano e si baciano.

Il destino dell'amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora