~(T/n)~
Historia prese la prima, e la mise ad Hanji, poi le porse la mano che quest'ultima baciò. Fece lo stesso con Levi, poi arrivò a me. Prese un'altra medaglia, ne allargò le corde per mettermela attorno al collo, poi la sistemò e infine mi porse la mano come aveva fatto fin ora.
Tutto andò normalmente finquando non allungai la mano per prenderla e baciarla come avevano fatto tutti.
Appena le punte delle mie dita, toccarono la sua mano sentii una sorta di scarica, e all'improvviso non so come mai, mi ritrovai di fronte agli occhi tante immagini che si susseguivano velocemente.
Una bambina stava nascendo.
Mi sentii stordita.
Stavo correndo in un prato smeraldo, non so dove io stia andando, ma allo stesso tempo mi sembrava di saperlo. Salii su una leggera altura, dove c'è un albero, sotto di esso una donna dai capelli castani abbastanza lunghi stava leggendo un libro,
"Mamma!" dissi. Non è la mia voce.
"Vai via. Ti odio!" disse la donna con voce amara. Mi mise una mano sulla spalla sinistra e mi spintonò via facendomi rotolare giù dall'altura.Questa non sono io. Non conosco quella donna.
"Sorellona!" saltai aggrappandomi alla vita di una ragazza corvina, con degli occhi particolarmente magnetici,
"Piccola!" mi strinse a se con affetto e mi accarezzò i capelli, quando allontanò una mano una ciocca restò sulle sue dita, e con la coda dell'occhio vidi che erano dorati.Sentii una fitta alla testa.
"Vai, ripulisci quelle foglie adesso!" la donna, mia madre, no sua madre, mi diede un rastrello in mano. Mi spinse di nuovo, andai a raccogliere le foglie sotto un albero. Una risata di un bambino, alzai lo sguardo, un ragazzino. Tornai al mio lavoro. Un rumore, alzai lo sguardo una pietra aveva colpito il tronco dell'albero che era davanti a me. Il bambino iniziò a lanciarmene altre.
Sentii di star per vomitare.
Aprii gli occhi, sentivo un rumore ovattato, una voce urlava, una voce che conoscevo: Shadis. Il campo di addestramento reclute,
"Come ti chiami dannato?" urlò sbattendo la fronte contro un ragazzo,
"Jean Kirstein, signore!"
"Che ci fai qui, dannato?"
"Voglio entrare a far parte della gendarmeria e servire il re!"Tossii.
Mi ritrovai seduta, in mensa, da sola. Non so perchè, ma so che sono passati tre giorni da allora. Iniziai a mangiare, sentii un rumore, alzai lo sguardo una ragazza si era seduta di fronte a me. Capelli castani non troppo lunghi, occhi del medesimo colore, tante lentiggini sul viso,
"Piccoletta, come ti chiami?"
"Sono Christa" dissi. Christa?
"Ymir"Quell'immagine iniziò a girarmi davanti agli occhi.
"Fate, cento flessioni!" mi buttai giù ed iniziai, mentre Ymir mi sorrideva.
Mi misi una mano sulla fronte.
"Correte dannati!" sotto la pioggia con quello zaino pesante sulle spalle. Ymir mi ha guardata,
"Va tutto bene, dai piccoletta che ce la fai! Dimostra a tutti chi sei!"Stavo per vomitare, la testa girava troppo.
"No, non lo lasceremo qui a morire!" le dissi, mentre cercavo di trascinare quella slitta per portare il nostro compagno al rifugio,
"Smettila, di cercare di salvare tutti!"Eravamo ancora lì, Ymir aveva le mani sulle mie guance e mi sorrideva, e poi si avvicinò con il suo volto al mio e mi baciò.
Strinsi gli occhi.
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•Insieme per sempre• [Levixreader]
Fanfiction[Levixreader] Stavo guardando fuori dalla finestra nel frattempo volevo concentrarmi solo su quello che mi diceva. Ma dopo tutto quello che mi aveva fatto quell'idiota avevo dolore ovunque avevo bisogno di una distrazione nel mentre che ascoltavo. M...