64. Un momento speciale

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"Se vuoi farmi prendere un infarto, sei sulla buona strada, mocciosa.." mi voltai di scatto, urtai anche con il piede il mobile facendo cadere l'intimo che avrei dovuto mettermi.

"Levi.." dissi in un sussurro,
"Non sto scherzando io.." gli corsi incontro così come stavo, con solo l'asciugamano addosso, e mi misi affianco a lui stringendolo a me.

"E infarto sia. Almeno me ne andrò in un bellissimo modo.." disse con poca voce mentre mi teneva stretta a sè.

"Ma insomma! Mi hai dato tante raccomandazioni per tutta la mia vita, e sei tu quello che va in coma.."
"Scusami..amore..non volevo lasciarti sola.." disse accarezzandomi.

Mi misi sotto le coperte con lui, e non sembrò lamentarsi, anzi.

Gli spiegai un pò cosa fosse successo,
"Ah capisco..quindi adesso siamo nella capitale degli Azumabito?" chiese,
"Si.." mi alzai,
"Ohi dove vai?" mi tirò indietro,
"Levi, devo vestirmi e chiamare un medico deve controllarti" dissi, lui sbuffò.

"Oh, sono io quella che ha fatto tutto, tu hai solo dormito" dissi ridendo,
"Lo so..ma volevo tenerti ancora qua accanto a me.."
"Massimo quindici minuti che il dottore ti visita per sicurezza e poi resterò accanto a te per tutta la notte e.."
"Per sempre, giusto?" chiese finendo la frase per me, gli sorrisi.

Lui sospirò,
"Ma si ho aspettato tanti anni..che saranno altri quindici minuti..sappi solo che poi non ti faccio allontanare mai più" disse, poi sembrò rendersi conto di quello che aveva detto,
"E se provi a scappare adesso, sappi che ti troverò!" continuò, mentre ridevo.

Sorrisi e andai a chiamare il medico che in una ventina di minuti finì di visitarlo.

"È tutto apposto adesso..l'unica cosa.." disse il dottore. Oh, ma dai!
"L'unica cosa..?" chiesi,
"L'unica cosa è che è strano non si siano bloccate le gambe..bhe è stato fortunato signor Ackerman!" disse.

Perchè i miei meriti vanno sempre ad altre persone? Anzi, pure a cose immaginarie e in base alla propria linea di pensiero, pure inesistente?

Il dottore se ne andò.

"Ma che fortuna.." dissi tra me e me,
"Che succede?" mi chiese Levi,
"Non è giusto. Fortuna..non è stata fortuna!"  dissi nervosa,
"Volevi..farmi bloccare? Se vuoi fingo di non poter camminare" disse sorridendo ironico,
"No! Imbecille. Ma che! Dico non è la fortuna..sono stata io! Sono stata ogni giorno come minimo tre ore a farti massaggi e a farti fare degli esercizi appositi..e il merito a chi va? Alla fortuna, mi pare giusto!" dissi ridendo.

"Davvero tu..hai perso tanto tempo..per.."
"Oh, ma mi pare logico idiota! Ma in ogni caso..." mi avvicinai e gli diedi un bacio,
"Devi riposare" dissi sistemandogli la coperta,
"Avevamo detto che saresti venuta qui...accanto a me!" disse scostando le coperte.

Risi leggermente,
"Eccomi.." dissi togliendomi le scarpe e stendendomi accanto a lui. Lui mi strinse e iniziò ad accarezzarmi, sorrisi sinceramente e chiusi gli occhi.

"Levi, dai!"
"No!"
"E dai! Ma c'eri anche tu quando l'ho preso e adesso magicamente non va bene!" dissi riccorendolo. Sembravano due bambini.

"No, scordalo! E poi non pensavo fosse per quest'occasione"
"E per cosa, scusami? Anche se non fosse per questa poi..me lo faresti mettere per qualcos'altro?" dissi,
"...no!"
"Ma allora perchè mi hai detto sì!"
"Perchè ti sta bene.." disse,
"E ma allora! Per quando dovrei metterlo?"
"...quando stiamo insieme soli..io e te..tipo come quando ho organizzato la cena per noi!" disse.

Sospirai mettendomi una mano sulla fronte. Avevo preso un vestito per la festa degli Azumabito, ma l'idiota adesso dice che è troppo scoperto. Io lo uccido!

•Insieme per sempre• [Levixreader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora