Lo sapevo che mi avrebbe presa in giro, per quello mi sono presentata come Ledi e non con il mio come per intero. Smetto di piangere, prendo un fazzoletto e mi soffio il naso, dopo mi asciugo i lacrimoni. Mi sentivo a pezzi, mi faceva male sapere che da adesso un'altra persona mi prenderà in giro per il mio nome. Ogni tanto penso e mi chiedo il motivo per cui i miei genitori scelsero questo nome, lo odio! Dopo essermi calmata vado a prendere un libro sullo scaffale e continuo a leggerlo dal punto in cui ero arrivata. Passano le ore, guardo l'orologio e decido di farmi una pausa quindi infilo il segnalibro dentro il libro e lo chiudo portandolo al suo posto. Mi giro e vedo Minnie, il mio peluches gigante appoggiato sul letto. Mi avvicino ad esso e inizio a pensare a quanto sarebbe bello se io fossi un peluches; loro non hanno problemi di nessun genere. Sento suonare alla porta, ero sola in casa quindi corro ad aprire però prima controllo nell'occhiello per accertarmi di chi fosse. Faccio una faccia scocciata e apro la porta, è mia sorella che come al solito non porta le chiavi
Ledi: non si usa portare le chiavi?
Iris: no, tanto ci sei tu quindi cosa diavolo le porto a fare?
Ledi: ma che risposte sono queste?
Iris: le mie
Ledi: non sei per niente simpatica
Iris: hai fatto i miei compiti?
Ledi: si
Iris: brava sorellina, ovvero.. Mercoledì ahahah
Ledi: smettila di chiamarmi per nome
Iris: e come ti devo chiamare?
Ledi: chiami con il nome abbreviato
Iris: no, è più bello prenderti per il culo! non sai quanto mi divertela guardo male, mi viene voglia di prenderla a schiaffi, spintoni e aver quella soddisfazione di appenderla al muro ma non sono capace quindi come al solito me ne sto zitta e mi tengo tutto dentro. Vado in cucina, inizio ad apparecchiare il tavolo mentre Iris va in bagno . Guardo l'ora, sono le 19 e sono convinta che lei cenerà tra due ore anche perché quello è il tempo che trascorre per farsi solo una doccia, figuriamoci quando va a pisciare. Sento la porta d'ingresso aprirsi, vado a guardare e trovo mio padre con una faccia esausta
Ledi: ciao papi, ben tornato
Diego: buonasera tesoro, sono stanco morto, vado a farmi la doccia
Ledi: credo che dovrai farla tra due ore
Diego: e no, adesso mi sentevedo mio padre precipitarsi davanti alla porta del bagno, io resto a guardarlo
Diego: Iriiiiis apri la porta
rido ma poi mi avvicino a lui
Ledi: papi non ti arrabbiare, non sgridarla ogni volta
Diego: da oggi si cambiano le regole in questa casa!lo esclama alzando il tono della voce in modo che Iris può sentirlo
Ledi: eddaii papi non fare il severo
Diego: no scusa, torno a casa dopo una giornata lavorativa e devo pure aspettare i comodi di mia figlia? non poteva svegliarsi prima a farsi la doccia?
Ledi: non dirlo a me, dillo a lei
Diego: scusa tesoro ma sono stanco! Ogni volta è la solita storiasi avvicina alla mia fronte e mi stampa un bacio
Ledi: dai papi fai un ultimo sforzo
Diego: che vitaecco che si riapre la porta, questa volta è mia mamma che rientra a casa dopo una giornata lavorativa. Corro ad abbracciarla, si lava le mani in cucina e inizia a preparare la cena. Nel frattempo la aiuto e dopo aver cucinato ci sediamo a tavola e iniziamo a cenare. Mezz'ora dopo arriva miss bellezza,mio padre la guarda molto male e incomincia a fargli l'ennesimo cazziatone
Diego: da oggi si cambiano le regole
Iris: no papà, io torno quando voglio a casa e se permetti devo lavarmi perché lo sai che non sopporto lo sporco
Diego: manco fossi andata a zappare la terra
Iris: e meno male che non zappo
Ledi: non rispondere così a papà!
Diego: oh cara mia Iris, un giorno capirai cosa voglia dire lavorare!
Iris: si si..
Angela: siediti e mangia, si sarà già raffreddato tutto
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Cent'anni in sette ore
FanfictionTotale capitoli: 50 BUONA LETTURA ◆Storia Completata◆