Capitolo trentasei

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chiudo gli occhi e mi appare la figura del volto di Gianluca quindi mi scanso

Ledi: no!
Riccardo: lo sapevo
Ledi: no ti prego non ti arrabbiare ma proprio non ce la faccio a farti del male!
Riccardo: mi hai già fatto del male con il tuo comportamento
Ledi: Richi capiscimi, non posso baciarti se penso a Gianluca! io voglio che tu abbia accanto una ragazza che ti ama veramente e che provi qualcosa per te
Riccardo: ma come fai ad essere così dolce? Ledi davvero, non ho mai conosciuto una ragazza che tiene così tanto ai sentimenti
Ledi: non voglio spezzarti il cuore, te meriti di meglio
Riccardo: io spero di poter trovate una ragazza che abbia il tuo stesso carattere
Ledi: la troverai, non preoccuparti
Riccardo: lo spero
Ledi: abbi fiducia in quello che ti sto dicendo
Riccardo: mi fido

gli sorrido e poi mi avvicino stampandogli un dolce bacio sulla guancia. Lo guardo e noto che ha gli occhi chiusi, dopo appoggia la sua mano sulla guancia come se quel bacio che gli ho appena dato fosse qualcosa di significativo

Riccardo: hai delle labbra morbidissime, ti prego dammene un altro

mi avvicino e gliene do un altro sulla guancia

Ledi: va bene?

gli sorrido

Riccardo: ancora perfavore
Ledi: dai basta ahah
Riccardo: l'ultimo
Ledi: ok

appoggio una mano sulla guancia opposta e gli do un ultimo bacio, ci guardiamo negli occhi e i suoi sembrano brillare

Ledi: hai gli occhi che ti brillano
Riccardo: tu mi fai questo effetto! io vorrei stare sempre così, vicino a te
Ledi: sei così dolce

lo abbraccio ma dopo lui si butta addosso a me dandomi un bacione sulla guancia

Ledi: ahah ma sei pazzo?
Riccardo: si, di te

che situazione imbarazzante, lui è messo sopra di me con le braccia appoggiate sul letto per non farmi peso mentre io sono qui che sto morendo dalla voglia di baciarlo, però non posso farlo perché non faccio altro che pensare a Gianluca; per Riccardo non ci sono sentimenti ma sono solo attratta dalla sua bellezza che mi manda in tilt ogni volta che incrocio il suo sguardo

Ledi: Richi non farlo

vedo che si sta avvicinando un po troppo però dopo si sposta lasciandomi numerosi baci sul collo

Ledi: mh Richi basta, non mi provocare

sto provando un immenso piacere e a quanto pare il collo è il mio punto debole

Ledi: Richi ti prego finiscila
Riccardo: sennó?

continua a baciarmi il collo scendendo verso il petto

Ledi: sennó va a finire male e io non voglio che succeda, non voglio ferirti

Riccardo: ok

si sposta mettendosi sdraiato accanto a me

Ledi: grazie

non risponde ma rimane a fissarmi

Ledi: perché mi fissi?
Riccardo: niente, così

gli sorrido e mi giro su un fianco rimanendo con il viso rivolto al suo, dopo un po mi addormento senza accorgermene e il giorno dopo vengo svegliata da Martina

Martina: svegliaaa, dobbiamo andare nell'altra casa
Ledi: ho sonno, lasciami dormire
Martina: ore piccole eh?

me lo dice con un tono malizioso

Ledi: no

rispondo seccamente

Martina: seeee
Ledi: cazzo smettila di dire cazzate, lo sai che amo solo Gianluca
Martina: finiscila di pensare a lui porca di quella vacca!

si alza e va via dalla stanza ma io mi alzo, prendo il cambio nella valigia e dopo mi vado a dare una lavata visto che ho dormito con i vestiti addosso. Dopo essermi lavata e vestita metto i panni sporchi dentro un sacchetto e lo butto dentro la valigia

Riccardo: hai fatto?

sobbalzo dallo spavento

Ledi: oddio mi hai fatta spaventare

lo dico tenendo la mano appoggiata al petto

Riccardo: non pensavo di essere così brutto
Ledi: no è che sei piombato all'improvviso quindi mi sono spaventata
Riccardo: ahah scema, dai veloce che così andiamo
Ledi: sono pronta
Riccardo: bene allora seguimi

scendo dalle scale con le mie due pesantissime valigie

Ledi: Richi aiutami cazzarola
Riccardo: massììì ti fai un po di muscoli
Ledi: non sei per niente un cavaliere
Riccardo: scherzo, dai dammi

gliele passo, salutiamo sua mamma e ci dirigiamo a piedi nell'altra casa

Martina: Richi, non me la ricordavo così lontana la casa
Riccardo: allunga il passo anziché star li a messaggiare, rallenti solo il passo facendo così
Ledi: si infatti stiamo camminando come tre lumache
Martina: ok lo metto via

mette il telefono in tasca ma subito dopo gli arriva un altro sms

Ledi: Marti lo leggi dopo, non arriviamo più se continui a messaggiare..
Martina: leggo e poi giuro che lo metto via
Ledi: ok

risponde all'sms e dopo lo mette in tasca; poco dopo gliene arriva un'altro, io e Riccardo ci giriamo e la guardiamo male

Martina: lo leggo dopo, giuro
Ledi: mettilo in tasca?
Martina: dai l'ultimo
Riccardo: ma si può sapere con chi scrivi?

gli strappa il cellulare dalle mani e lei diventa improvvisamente bianca

Martina: no Richi dammi il cellulare

cerca di tirarglielo via dalle mani ma non ci riesce

Riccardo: dai voglio vedere chi è
Martina: ma fatti i cazzo tuoi, ridammi il cellulare
Riccardo: ahah no
Martina: Riccardo cazzo dammi il telefono
Riccardo: ma hai qualcosa da nascondere?
Martina: ma sono fatti miei, ridammelo

Riccardo butta un occhiata al telefono e legge il nome ad alta voce

Riccardo: mamma.. ah ma è tua mamma

vedo Martina tirare un sospiro di sollievo e strappare il cellulare dalle mani di suo cugino

Martina: contento ora?
Riccardo: che c'è di male messaggiare con la propria mamma!! ti vergogni?
Martina: no, assolutamente
Riccardo: e allora!! c'è bisogno di fare tutte queste scenate?

mhh.. lo sguardo di Martina non mi convince affatto, secondo me nasconde qualcosa

continua nel prossimo capitolo

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