Capitolo ventidue

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Ed è proprio vero che tutto accade quando meno te lo aspetti e devo dire che l'inaspettato è una cosa meravigliosa. Sento le sue labbra premere contro le mie, resto ferma perché non so baciare e infatti nemmeno qualche secondo dopo si stacca dal "bacio" e mi guarda triste

Gianluca: p perché sei fredda? hai cambiato idea? non mi vuoi più?

lo guardo intimorita, ho vergogna di diglierlo ma se ho avuto coraggio per avergli confessato i miei senti avrò il coraggio per dirgli questo

Ledi: i i io, ehm ecco io.. i io non ho mai b baciato nessuno e tu sei il primo
Gianluca: ah ma non devi aver paura
piccola

mi ha chiamato piccola! oddio sono al settimo cielo

Ledi: non è che ho p paura ma non sono capace
Gianluca: devi solo lasciarti andare, sarà tutto spontaneo

sorrido, lui mi sorride; mi perdo nei suoi occhi, sono davvero stupendi. Ecco che si avvicina ancora e sento per una seconda volta le sue morbide labbra contro le mie. Questa volta mi lascio andare, faccio come ha detto lui.. Dopo esserci scambiati dei piccoli e timidi baci a stampo, sfioro le sue labbra ma subito dopo intensifica il bacio rendendolo perfetto. Ho il cuore che batte forte, sembra quasi che voglia uscire dal petto. Questo bacio è quello che conserverò nel mio cuore, perché è un momento che verrà trasformato in un semplice ricordo e quest'ultimo lo vorrei portare nel cuore. Mi stacco, non ho piu fiato.. mi sembra di aver fatto la maratona

Gianluca: è stato tutto perfetto
Ledi: tu sei perfetto

appoggio la mia fronte contro la sua e sorridiamo

Gianluca: sei parte di me
Ledi: ti voglio bene
Gianluca: mi vuoi bene?
Ledi: vedi, io non voglio affrettare le cose! Per me quella parola grande che ti aspettavi è troppo importante per dirla adesso
Gianluca: hai ragione
Ledi: sei il mio patato
Gianluca: e tu la mia piccola

gli sorrido

Ledi: ah e ora cosa pensi di fare con mia sorella?
Gianluca: bho
Ledi: come bho.. non la lasci?
Gianluca: no

mi crolla il mondo addosso ma dopo scoppia a ridere

Gianluca: scherzo piccola, la lascerò, tranquilla
Ledi: la lascerai? ma quando?
Gianluca: devo solo trovare le parole giuste per diglierlo senza che lei la prende male
Ledi: ah ok..

abbasso lo sguardo ma lui me lo rialza appoggiando le sue mani contro le mie guance, si abbassa leggermente per potermi baciare ma io mi stacco subito

Ledi: no, basta Ginoble!! sto gia soffrendo da varie settimane per la storia tra te e mia sorella, devi lasciarla adesso
Gianluca: ma non credo che adesso sia il momento opportuno e poi così, di punto in bianco la farà innervosire
Ledi: e quando allora? nel duemila e credici?
Gianluca: il prima possibile piccola mia
Ledi: ok..

lo abbraccio, lui mi stringe forte

Ledi: promettimi che sarà persempre

si stacca dall'abbraccio e appoggia la fronte contro la mia

Gianluca: persempre mia
Ledi: ti voglio bene

si avvicina per baciarmi ma io mi sposto e infatti ci rimale male

Ledi: non dovevo far studiare tuo fratello?
Gianluca: chissene frega di lui adesso, se ho difronte a me la mia ragazza
Ledi: sei dolcissimo ma se non lo aiuterò a studiare, domani prenderà quattro in matematica
Gianluca: comunque è inglese
Ledi: ah vabbè, dai vado a chiamarlo
Gianluca: uff e va beneee
Ledi: ahah patato

lo tiro verso di me afferrandolo per le guance tipo "cioppi cioppi" e gli lascio un bacio sulle labbra

Gianluca: mmh ancora un'altro
Ledi: no! troppi vizi, te ne do un'altro dopo che avrò aiutato Ernesto
Gianluca: non puoi chiedermi questo
Ledi: oh, si che posso invece

gli faccio la linguaccia

Gianluca: stronza
Ledi: cretino
Gianluca: deficiente
Ledi: imbecille
Gianluca: idiota

mentre ci insultiamo a vicenda ci avviciniamo lentamente per poi scambiarci un'altro bacio, però Gianluca finisce per intensificarlo facendomi sciogliere come un polaretto. Dopo un po mi stacco, mi tira nuovamente verso di lui ma proprio non resisto a respingerlo, il suo bacio è diventato la mia unica droga. Mi morde il labbro inferiore ma per sbaglio lo fa troppo forte provocandomi un dolore allucinante da farmi urlare

Ledi: ahiii
Gianluca: scusa scusa scusa
Riccardo: cos'è successo?
Ledi: tra noi non è successo niente, non devono sapere nulla per ora

sussurro a Gianluca

Martina: è successo qualcosa?
Ledi: no no

metto la mano davanti alla bocca fingendo di tossire

Riccardo: ho sentito urlare

cavolo e ora che mi invento?

continua nel prossimo capitolo

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