Capitolo sedici

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Riccardo ha tutta la mia stima

Iris: io una buffona? tzè.. ma che cazzo di fidanzato hai? e poi è troppo figo per te, dai vieni

mi afferra per il braccio ma Riccardo mi stringe a se per non farmi andare

Riccardo: no! la mia ragazza sta qui con me e poi tu dici che io sono figo? mah guarda, non ce ne faccio nulla del tuo complimento e poi io ho scelto tua sorella perché è molto carina ed è anche una persona con un bel carattere

arrossisco, che imbarazzo! Riccardo è davvero un tesoro. Sentiamo squillare un telefono, è quello di Iris; mentre si gira a parlare ne approfitto per ringraziare Riccardo

Ledi: grazie Richi, sei un Angelo!
Riccardo: tu sei un Angelo, cavolo ma come fai a sopportarla?!

con lo sguardo vedo la sua mano, mi sta accarezzando la guancia

Ledi: ho tanta pazienza quindi sopporto
Riccardo: cucciola

mi abbraccia, mi sento protetta tra le sue braccia. Lo guardo negli occhi e mi sorride, io ricambio però i nostri sguardi vengono interrotti da mia sorella

Iris: ehm era il mio ragazzo, ha detto che..
Riccardo: non ci interessa di quello che ti ha detto il tuo ragazzo

risponde interrompendola

Iris: ok bene allora io vado, te vieni?

stavo per dirgli di si ma Riccardo mi precede

Riccardo: no, la mia ragazza stasera dorme qui
Ledi: ma..
Riccardo: non ti preoccupare per la scuola, ti accompagno io
Ledi: che dolce che sei

lo abbraccio

Iris: allora vado, ciao
Ledi e Riccardo: ciao

si gira di scatto e va verso il motorino sculettando

Riccardo: ma lei pensa che sculettando così attiri la mia attenzione?

ci guardiamo e scoppiamo a ridere

Riccardo: andiamo a farci un giretto?
Ledi: v va bene, andiamo

incominciamo a camminare, dopo vediamo una panchina quindi ci sediamo e iniziamo a parlare. Parliamo molto, infatti gli racconto tutte le cattiverie che mi ha fatto a mia sorella; mi fido di lui, quindi gli racconto un bel po di cose ma tranne di Gianluca

Riccardo: mi dispiace davvero tanto e poi mi sembra molto strano il fatto che tu non abbia un ragazzo, sei così bella e dolce

abbasso lo sguardo e arrossisco

Ledi: g grazie Richi
Riccardo: di niente
Ledi: e tu?
Riccardo: io cosa?
Ledi: t tu non hai la ragazza?
Riccardo: no!

risponde con un tono malinconico, infatti diventa improvvisamente triste

Ledi: ehi, ho detto qualcosa di sbagliato? se si non volevo scusami!

abbasso la testa peró lui mi guarda e mi prende tutte e due le mani; alzo la testa e vedo che ha gli occhi lucidi

Ledi: Richi!

appena pronuncio il suo nome scoppia a piangere, si appoggia alla mia spalla. Per dargli conforto gli accarezzo la schiena ma non dico niente, lo lascio piangere. Poco dopo alza la testa dalla mia spalla e si asciuga le lacrime con le mani

Ledi: vuoi un fazzoletto?
Riccardo: ce l'ho

prende il fazzoletto e si soffia il naso

Ledi: se vuoi parlarne io sono qui
Riccardo: il fatto è che..

sospira ma i suoi occhi sono pieni di dolore e tristezza

Riccardo: che la mia ragazza non c'è più! è morta per salvare me

le sue parole mi hanno sconvolta tantissimo quindi lo abbraccio. Dopo un po si stacca e mi guarda senza parlare

Ledi: mi dispiace moltissimo ma quando è successo?
Riccardo: l'anno scorso, eravamo a farci un giro, nel giorno del mio compleanno... si era fermata a parlare al telefonino. Difronte a noi c'era un bar quindi gli ho detto che andavo a prendere le sigarette quando all'improvviso, mentre stavo attraversando la strada non ho visto la macchina che stava arrivando e.. e lei per..

scoppia a piangere

Ledi: shh, ho capito. Si è buttata al centro della strada per poterti salvare e lei è stata investita al posto tuo
Riccardo: si, è morta sul colpo

lo guardo, lo abbraccio ancora; mi fa tanta pena

Ledi: dai Richi, non piangere, lei è accanto a te, non ti ha abbandonato! Tu non la vedi ma lei ti è accanto, ti protegge
Riccardo: grazie Ledi, sei un tesoro!
Ledi: figurati, ti conosco poco ma ti voglio bene come se ti conoscessi da una vita
Riccardo: Ledi non te l'ho mai detto ma tu mi ricordi molto lei, la mia ragazza

continua nel prossimo capitolo

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