Capitolo ventiquattro

981 68 3
                                    

sbarro gli occhi, non posso crederci

Ledi: cosa?
Iris: non dire niente a Gianluca, non dire niente ti prego!
Ledi: no non dirò nulla ma perché non vuoi?
Iris: perché ho paura che mi lascia, io mi sono affezionata a lui, ci tengo più della mia stessa vita e se dovrebbe lasciarmi io.. io mi ammazzo
Ledi: non dire così
Iris: sono disperata, non so se dirlo o no
Ledi: devi solo trovare le parole giuste
Iris: e a mamma e papà che gli dirò?
Ledi: tranquilla, loro capiranno
Iris: lo spero

sentiamo il rumore della porta, sono i nostri genitori; ceniamo tutti insieme, dopo corro in camera e mi sdraio sul letto. Cinque minuti dopo sento suonare al campanello, corro ad aprire ed è Gianluca. Fa le scale di corsa, non appena mi vede fa un sorriso enorme ma io non emetto nessuna espressione facciale

Gianluca: tua sorella?
Ledi: è in bagno

chiudo la porta

Gianluca: allora un bacio veloce te lo posso dare!

sorride, si avvicina a me ma io mi sposto facendo un passo indietro

Ledi: Gianluca dobbiamo parlare
Gianluca: non sono più il tuo patato? piccola perché mi hai chiamato con il mio nome?
Ledi: vieni!

lo porto in camera e chiudo la porta

Ledi: non abbiamo molto tempo per parlare ma ti dico solo di non lasciare mia sorella
Gianluca: come no, è perché non dovrei?
Ledi: perché tra noi due non ci sarà mai nulla, ora esci e lasciami stare
Gianluca: cosa?
Ledi: si, non chiedermi nulla e vattene
Gianluca: piccola ma come puoi dire questo dopo quello che è successo tra noi
Ledi: non è successo nulla infatti
Gianluca: un bacio lo chiami nulla? e tutte quelle belle parole che mi hai detto? le chiami nulla?
Ledi: ho detto di non chiedermi niente, devi lasciarmi stare! dimenticati persempre di me
Gianluca: centra Riccardo, vero?
Ledi: lascia fuori Riccardo hai capito?

all'improvviso piomba in camera Iris

Iris: amore miiiiiiiio

corre ad abbracciarlo

Gianluca: a amore

lo dice guardandomi con una faccia molto triste ma vogliamo parlare della mia?

Iris: devo parlarti, è importante, anzi importantissimo

Iris mi guarda e mi fa l'occhiolino

Ledi: beh allora io vi lascio soli

mi volto immediatamente dando le spalle a loro, non voglio vedere la faccia di lui, sarà meglio per tutti e due. Rimango ad origliare ma vengo interrotta dalla voce di mia madre quindi la raggiungo in salotto

Ledi: dimmi
Angela: offri qualcosa a Gianluca dai
Ledi: no, ora è occupato con Iris
Angela: ah, va bene.. vabbè io vado in camera da tuo padre, buonanotte
Ledi: notte

si alza dal divano e va in camera, io vado in cucina, apro la dispensa e prendo il barattolo di Nutella quella da 1kg; è ancora sigillata quindi la apro, prendo un cucchiaio nel tiretto, vado a sedermi a tavola e mi abbuffo di Nutella. Un cucchiaio tira l'altro, guardo l'ora e subito dopo vedo passare Gianluca con Iris davanti alla porta della cucina, abbasso lo sguardo e mi accorgo di aver fatto fuori più di mezzo chilo di Nutella che c'era nel barattolo. La chiudo e la rimetto a posto

Iris: gliel'ho detto
Ledi: cosa?
Iris: a Gianluca
Ledi: ah, ci sei riuscita?

lo dico fingendomi normale ma in realtà mi sento morire

Iris: si si
Ledi: e che ti ha detto?
Iris: che si prenderà cura di noi

mentre pronuncia quest'ultima frase appoggia la mano sulla pancia

Ledi: ha reagito bene insomma
Iris: ah si, lui è contentissimo
Ledi: bene, sono contenta per voi
Iris: vado a dormire, vieni o..
Ledi: si si adesso arrivo

Iris va via mentre io vado in bagno, mi siedo sopra il bordo della vasca e piango, sfogando tutta la rabbia che ho accumulato. Dopo un po decido di mettermi il pigiama e di uscire dal bagno, filo dritta in camera, prendo il telefono, guardo il display e noto di aver ricevuto 5 messaggi, li apro e scopro che sono tutti di Gianluca ma non li leggo nemmeno, spengo il cellulare e lo butto dentro la mia borsa sperando di non riprenderlo più in mano. La voglia di leggere quei messaggi è tanta ma preferisco non farlo per non soffrire di più; mi infilo sotto le coperte ma passo una nottata in bianco per colpa dei dolori alla pancia dovuti alla troppa Nutella che mi sono divorata la sera prima e poi il pensiero che tra me e Gianluca non può funzionare non mi fa stare tranquilla

continua nel prossimo capitolo

Cent'anni in sette oreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora