Capitolo tre

1.2K 72 6
                                    

Ledi: mi m mi chiamo Mercoledì
Marco: mi prendi in giro?
<abbasso lo sguardo, in questo momento sto provando solamente molta vergogna>
Iris: no, si chiama davvero così
Marco: ahah

ecco, sapevo che anche lui si sarebbe messo a ridere

Iris: oh Marco ma la Marti?
Marco: adesso arriva
Iris: chiamala e digli di muoversi
Marco: si, basta che ti calmi

Marco prende il telefono e chiama Martina, io resto a fissarlo.. è talmente carino..

Iris: emm Mercoledì guardami!

mi giro verso mia sorella

Ledi: dimmi
Iris: ti piace Marco?
Ledi: n no ma lo trovo carino, perché?
Gianluca: ah tranquilla Mercoledì, una come te non credo che sia abbastanza attraente per avere un ragazzo e poi per conquistare Marcolino ce ne vuole..
Iris: Marco vuole solo le ragazze belle come me
Gianluca: oh tu sei mia hai capito?
Iris: si amore lo so

si avvicinano e iniziano a baciarsi, mi sento peggio di prima; le parole di Gianluca mi hanno peggiorato l'umore

Iris: amore cazzo non leccarmi che mi togli il make up

mi sento toccare la spalla violentemente

Iris: ooooh guardami, sono struccata?
Ledi: un pochino
Iris: aaaaa no ti prego vai su e prendimi tutta la borsa dei trucchi
Ledi: cosa? ma tu sei fuori! no, non ci vado
Iris: non ci vai?

mi tira uno spintone facendomi cadere a terra

Iris e Gianluca: ahahahahah
Iris: che polla, è caduta

arriva Marco

Marco: ahah cazzo ci fai a terra?

lo guardo, scoppio a piangere

Iris: dai alzati sfigata e vai a prendermi la borsa dei trucchi.. muoviti!

mi alzo e salgo in casa, prendo la borsa dei trucchi e ritorno giù

Ledi: ecco la borsa
Iris: ahahahahah hai portato veramente la borsa dei trucchi?
Gianluca: ti stava prendendo in giro ahah
X: e lei chi è?
Iris: ah lei è mia sorella
X: piacere, io sono Martina
Ledi: piacere M Mer Mercoledì

alza un sopracciglio e fa una faccia strana

Martina: ah e quanti anni hai?
Ledi: ne ho diciotto
Martina: capito
Ledi: chiamami pure Ledi
Iris: si vergogna del suo vero nome e quindi si fa chiamare Ledi
Marco: oh ma lo sai che il mio cane si chiama Ledi? è una femmina
Iris: ahahahah veroooo, non ci avevo pensato
Marco: allora, andiamo?
Iris: aspetta!

mi prende per il braccio e mi porta via

Ledi: dove stiamo andando?
Iris: cammina, tu non puoi venire con noi

arriviamo in cantina, apre la porta e mi spinge dentro

Iris: adesso tu stai qui e mi aspetti finché non torno!
Ledi: ma fa freddo qui dentro
Iris: cazzi tuoi, tanto ci stai dentro te e non io
Ledi: ti prego non lasciarmi qui
Iris: ahahah tranquilla che non crepi

chiude la porta e resto al buio. Mi siedo a terra e inizio a piangere, ero stanca di essere trattata come una bambola di pezza. Penso a Gianluca, quel ragazzo mi piace tantissimo e non capisco come faccia a stare insieme a lei; sono sicura che lui non è realmente cattivo ma è tutta opera di mia sorella che lo ha manipolato facendolo diventare come lei. Dopo un po mi addormento ma a svegliarmi è il rumore della porta, mi alzo e vedo mia sorella

Iris: vedi che sei viva?
Ledi: ma che ore sono?
Iris: le sei
Ledi: che cosa? o mio dio adesso mamma e papà si arrabbieranno
Iris: si arrabbieranno con te, perché dirò che hai voluto rimanere ancora un po
Ledi: ma non puoi scaricarmi la colpa
Iris: si invece

saliamo in casa, appena apro la porta ci ritroviamo i nostri genitori messi a braccia conserte con uno sguardo molto arrabbiato

Diego: no ma avete visto l'ora?
Iris: è colpa sua, ha voluto rimanere perché si stava divertendo con un ragazzino che non mi piaceva nemmeno tanto eh, è uno che fuma e magari lei ha fatto qualche tiro
Ledi: ma..

Iris mi fulmina con lo sguardo quindi decido di stare zitta

Angela: è vero quello che ha detto tua sorella?

la guardo, poi guardo papà e rispondo a testa bassa. Decido di dirgli la verità..

continua nel prossimo capitolo

Cent'anni in sette oreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora