Le crocerossine

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Roma, 23 gennaio 1942

L'atrio di palazzo Orsini era circa dieci volte più grande di quelli degli Spinelli e dei Belmonte a San Felice Circeo: Elsa non poté fare a meno di ammirare gli affreschi che decoravano le pareti e il soffitto, mentre attendeva che la contessa la ricevesse; intorno a lei, numerose crocerossine svolgevano le mansioni più diverse: erano talmente impegnate che nemmeno facevano caso alla Filomusi.
A un certo punto sentì una voce femminile chiamarla.
<< Elsa Filomusi? >> fece la voce di una ragazza bionda ed esile, con grandi occhi verdi.
<< Sono io >> saltò su la diretta interessata.
<< La contessa Orsini vuole vederti. In caso diventiamo colleghe, diamoci del tu! >> replicò la sconosciuta. << Dai, andiamo! >> la esortò poi.
Elsa seguì quella spigliata crocerossina su per una scala con il corridoio in legno di quercia laccato e i gradini in marmo, per la quale salivano e scendevano altre colleghe della ragazza.
Arrivarono al primo piano, nel cui corridoio altre crocerossine ancora turbinavano tutt'intorno.
La giovane che aveva accompagnato Elsa chiamò un'altra ragazza, con i capelli biondi e gli occhi chiari come i suoi, ma azzurri.
<< Doriana! >> esclamò. La diretta interessata trasalì.
<< Luisa! Mi hai messo una paura... >> protestò.
<< A te mette tutto paura... >> protestò la ragazza che si chiamava Luisa.
<< Dove sta la contessa? >> chiese poi.
<< È dentro l'ufficio >> rispose quella che invece era Doriana, la paurosa.
Luisa bussò ed Elsa si accodò a lei.
<< Avanti! >> fece una voce nota alla Filomusi, che la riportò indietro nel tempo a tre anni prima, ai tempi dei giochi sulla spiaggia, delle feste autunnali e delle promesse d'amore.
La contessa Orsini si fermava spesso sulla spiaggia o al bar, e raccontava loro della vita a Roma, dove Elsa immaginava di stabilirsi con Cesare.
Erano altri tempi, non c'era ancora la guerra.
Luisa ed Elsa entrarono e la Filomusi si ritrovò faccia a faccia con quella donna dal carattere brusco ma dall'eleganza innata.
<< Contessa, questa è Elsa Filomusi >> esordì Enrica.
<< Elsa Filomusi. Ah sì, la ragazza di San Felice Circeo. Avanti, fatti vedere da vicino... >> osservò Giuliana Orsini, ed Elsa ubbidì.
<< Sei gracilina, come una di quelle principesse residenti a Piazza di Spagna... >> commentò, squadrandola mentre faceva il giro attorno a lei.
<< Sono abituata a lavorare, contessa >> motivò subito la Filomusi.
<< Se dovessi tenere conto della carriera che hanno fatto i tuoi fratelli, non ti vorrei qui nemmeno dipinta. Ma ho bisogno di gente che lavori sodo, e a me qualcuno ha riferito che cucinavi per l'esercito italiano. Dunque è grazie a te che quei poveracci non morivano di fame... >> continuò la nobildonna.
<< Cesare esagera. Non penso di essere stata l'unica. Molte attività si sono dovute convertire all'industria bellica >> sostenne la ragazza.
<< Sei tosta, non c'è che dire. Ti voglio con me. Ti chiamerò Principessa. Qui tutte hanno un soprannome. Ad esempio lei è Luisa Gritti, Uragano. Tu la vedi così calma, ma in realtà è esuberante... >> proseguì la Orsini.
<< Grazie, contessa. Sono onorata di far parte della Croce Rossa Italiana... >> fece la sanfeliciana, sorridendo.
<< Niente smancerie, ti prego. Luisa, accompagnala a conoscere le altre... >> concluse Giuliana, congedandole.
Luisa ed Elsa uscirono dall'ufficio in maniera composta, ma poi una volta fuori la Gritti saltellò.
<< Che bello, sono proprio contenta che fai parte della nostra squadra! Morivo dalla curiosità di conoscere tua storia, deve essere interessante... >> esultò, trascinando anche lei.
La ragazza che avevano incontrato prima venne loro incontro.
<< Allora? Com'è andata? >> le incalzò, in tono agitatissimo.
<< Elsa è una di noi! >> annunciò allegramente Luisa.
<< Che bello! >> si aggiunse gioiosamente Doriana.
<< Mi hanno dato un soprannome, Principessa. La contessa pensa che io sia gracile come se avessi nobili natali, anche se non è vero >> argomentò Elsa.
<< Comunque non mi sono ancora presentata. Doriana Bellotto >> si presentò la crocerossina paurosa.
<< Detta Leonessa, perché ha paura di tutto! >> la prese in giro Luisa, scatenando le risate di Elsa e le proteste inutili di Doriana, che si mise a ridere anche lei.
<< Cos'è questo baccano? >> s'intromise una voce femminile con l'accento straniero.
<< Lei è Elsa Filomusi, la Principessa. La nostra nuova collega. Elsa, questa è Astrid Ødersen, detta Nordica perché è di Stoccolma! >> affermò la Gritti.
Elsa ed Astrid si strinsero la mano.
<< Tanto piacere. Sono sicura che ci divertiremo tantissimo, tutte insieme! >> sostenne quest'ultima.
La giovane Filomusi sorrise, guardando le colleghe: si rese conto di essere arrivata finalmente nel posto giusto.

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