Capitolo 1

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🎵 Let's cheers, like a thunder

I'll fill you up

Till you overflow

Everyone raise your glasses

So they can see from anywhere in the world 🎵

La suoneria della mia sveglia mi dice che è già ora di alzarsi. Lentamente mi alzo disattivando la melodia che ogni mattina mi da il buongiorno.

Apro l'armadio tirando fuori un paio di jeans neri strappati sulle cosce e sulle ginocchia, una maglietta bianca con scritto in nero "Lived" e una felpa nera oversize.

Mi metto i miei anfibi neri con la suola alta, il giubbotto -anch'esso rigorosamente nero- prendo le chiavi, lo zaino ed esco di casa dirigendomi alla stazione.

Circa un'ora dopo sono davanti all'ingresso dell'università ad aspettare Jimin e il suo ragazzo. Sono passati tre mesi dal mio viaggio in Corea e finalmente Jungkook è venuto a vivere a Milano, sono veramente felice per entrambi, finalmente possono vivere il loro amore insieme.

Per quanto riguarda me, niente di nuovo, sono sempre la solita asociale problematica o almeno così mi chiamano quasi tutti i miei compagni di corso.

<< Yuaa!!!>> un esemplare allegro di Jimin mi travolge letteralmente come un tornado in un forte abbraccio seguito poi da Jungkook.

<< Chimmy, come fai ad essere così esuberante già alle 8 del mattino>> dico staccandomi dall'abbraccio.

<< tieni>> mi porge una busta con dentro un croissant.

<< è al cioccolato?>> chiedo prendendo la busta per darci una sbirciata.

<< come piace a te >> mi fa l'occhiolino sorridendo.

<< grazie Chim>> ricambio il sorriso.

Ci sediamo su una panca fuori dall'edificio color mattone che ci ospiterà per le prossime quattro ore e iniziamo a mangiare la nostra colazione.

Appena addento la mia brioches un vociare molto familiare attira la mia attenzione.

<< guardate ragazzi la balena si sta nutrendo, sicuramente domani sarà il doppio di oggi >>

<< non si vergogna? Come fa a vivere con un corpo come quello. Nemmeno un cieco vorrà farsela con tutti quei rotoli>>

Quei ragazzi erano intelligenti si erano messi in un punto in cui soltanto io potevo sentirli e utilizzarono un tono di voce abbastanza alto da permettermi di sentire tutte le loro cattiverie ma allo stesso tempo abbastanza basso da evitare di farsi sentire dagli altri.

Le loro parole facevano male, mi ferivano come lame facendomi chiudere definitivamente lo stomaco.

Bel modo di iniziare il secondo anno di università.

Finimmo di fare colazione ed entrammo nell'edificio dividendoci nelle rispettive aule. Le prime due ore erano occupate dalle lezioni di coreano ed io ero curiosa di conoscere il nuovo professore.

Durante il secondo semestre dello scorso anno la nostra professoressa dovette dirci che avrebbe lasciato l'ateneo e si sarebbe spostata in un'altra università, molto probabilmente per via degli stessi ragazzi che ora mi hanno presa di mira.

Durante le lezioni si divertivano ad importunare chiunque e ricordo ancora quando, per la prima volta, fecero un commento riguardante il mio aspetto fisico davanti a tutta la classe, fu veramente umiliante.

•Insegnami ad amarmi• |K.TH|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora