Capitolo 42

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<< YA! Park Jimin! >> la mia mano destra andò a infrangersi contro la pelle morbida e liscia della spalla di quello che in teoria doveva essere il mio migliore amico ma che in pratica era il diavolo in persona.

<< suvvia Yua, non è colpa mia se ieri sera hai deciso di addormentarti prima ancora di poter indossare qualcosa lasciando in mostra tutte le tue grazie >> commentò quel diavoletto mentre continuava a scorrere nella galleria tutte le foto che mi aveva scattato.

<< e quel misero lenzuolo che ti ha adagiato il tuo adorabile ragazzo è servito a ben poco visto che ogni volta che ti muovevi ti scoprivi >> e continuò ad affondare il coltello nella piaga.

Le mie guance presero un colorito leggermente simile alle fiamme dell'inferno ma dopotutto cosa potevo fare, era Park Jimin.

<< per fortuna che hai già avuto l'occasione di vedermi senza veli sennò ti sarebbe preso un infarto >> ribadì a Jimin che aveva raggiunto il suo ragazzo seduto dietro la mia schiena abbracciandomi da dietro com'era solito fare da quando eravamo qui in vacanza.

Quella mattina ci eravamo svegliati piuttosto presto e dopo una bella colazione all'italiana ci ritrovammo in spiaggia.

<< già meno male, anche se preferisco sempre vedere le grazie di Jungkook >> se ne uscì con una delle sue perle di saggezza il mio amico, le cui parole fecero andare la saliva di traverso al corvino dietro di me.

<< ok io dopo questo vado a farmi una nuotata>> annunciò Hoseok seguito poi dal suo ragazzo e da sua sorella.

<< io penso che andrò a prendere qualcosa da bere volete qualcosa? >> propose Jungkook con il mento ancora appoggiato alla mia spalla.

Dopo aver preso le ordinazioni si avviò verso il bar della spiaggia.

<< aspetta Jungkook! Ti accompagno >> lo seguì lasciando il mio ragazzo insieme agli altri a prendere il sole.

<< non avrei mai detto che camminassi così veloce>> dissi ansimando per la corsa che dovetti fare per raggiungerlo prima di notare che non si stesse più muovendo e che i suoi occhi erano fissi su quelli di un'altra persona, una ragazza a dirla tutta.

<< J-Jungkook>> lo richiamai poggiando una mano sulla sua spalla ma lui non ebbe nessuna reazione.

<< wow, è davvero così piccolo il mondo? >> disse la ragazza, sul viso un'espressione difficile da decifrare. Sembrava sorpresa ma allo stesso tempo quasi inorridita.

<< hey non si salutano i vecchi amici? >> domandò ancora la ragazza incrociando le braccia al petto.

<< quali vecchi amici, tu forse? >> ironia strabordava da ogni parola del corvino.

<< oh eccoti, ti ho cercato ovunque>> una seconda voce si avvicinò a noi << oh! >> lo sguardo di Jungkook incrociò quelli del ragazzo appena giunto e se fosse possibile giurerei di averli visti quasi uscire dalle orbite talmente erano spalancati.

<< J-Jungkook? >> domandò incredulo.

<< non osare pronunciare il mio nome >> il suo tono era duro e basso, non lo avevo mai visto così.

<< Jungkook andiamo, lasciali perdere >> lo presi per mano cercando di scatenare una qualche reazione, sperando che notasse o percepisse la mia presenza al suo fianco.

E fu così, per pochi secondi il suo viso si girò verso di me, i suoi occhi erano lucidi quasi sul punto di crollare.

<< vedo che hai messo a posto la testa, chi è lei? La tua nuova fiamma? >> domandò il ragazzo << certo che potevi trovartene una più carina e attraente>> quelle parole... oh quanto mi ferirono ma dovevo ignorarle per il bene di Jungkook, dovevo essere forte per lui.

•Insegnami ad amarmi• |K.TH|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora