Capitolo 62

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Yua pov

Mancavano solamente dieci minuti alla fine della lezione di cinese, solo dieci minuti mi separavano dal mio appuntamento con Taehyung, solo dieci minuti...

Mai come un quel momento una lezione di cinese risultò essere così pesante, lenta e stancante; i miei pensieri fissi erano Taehyung e il nostro appuntamento.

Per tutto il giorno continuai a fantasticare su dove mi avrebbe portata, quale parte magica di Milano mi avrebbe fatto conoscere perché con lui tutto era magico anche una semplice camminata in un parco pieno di alberi in fiore mi sarebbe andata bene, perché c'era lui con me.

Una pallina di carta mi coprì la visuale sulla pagina del quaderno su cui stavo prendendo gli appunti, la ignorai.

Un'altra pallina fini sul mio foglio, ignorai questa e le altre cinque, fin quando non venni colpita sul viso; a quel punto mi girai alla mi destra, dove di solito si sedeva Jimin, trovando Yuri tutto sorridente e compiaciuto come e non avesse passato gli ultimi minuti a tirarmi palline di carta.

<< La smetti?>> bisbigliai, per non farmi sentire dal professore.

<< Di fare cosa?>> chiese con il mento poggiato sul palmo.

<< Di lanciarmi palline>> risposi cercando di non sorridere, poiché egli stava facendo di tutto per curvare le mie labbra.

Yuri era così perché, da quel poco che lo conoscevo avevo intuito fosse un tipo molto alla mano, scherzoso e davvero molto simpatico e anche empatico, molto empatico.

Quando Jimin mi avvisò delle sua assenza alla lezione di cinese venne spontaneo anche a me desiderare di saltare esse: Jungkook stava male e io volevo assicurarmi che stesse bene e per fare ciò, dovevo vederlo.

Jimin mi rassicurò che non era da solo, insieme a lui, oltre a colui con cui stiavo dialogando, era presente anche un suo compagni di corso del quale non conoscevo l'identità ma se era rimasto al fianco del mio coniglietto, ragionai, allora potevo essere sicura che fosse un amico di quelli che farebbe qualsiasi cosa per il proprio conoscente.

Nonostante il mio continuo insistere sul balzare la lezione o addirittura sul parlarne con Taehyung rimandando il nostro appuntamento, Jimin continuò a dirmi di stare tranquilla e di prendere gli appunti per due.

Sorrisi a quell'ultima affermazione e dopo avergli detto di salutarmi il coniglio miso giù incamminandomi verso l'aula incriminata, leggermente più piccola di quella precedente, seguita da Yuri.

<< Tutto bene?>> mi chiese affiancandomi notando il mio sguardo preoccupato.

<< Più o meno>> risposi guardandomi attorno, incontrando poi il suo sguardo intrrrogativo.

<< È difficile da spiegare>> iniziai a dire << diciamo che ci sono delle persone che sono disposte a tutto pur di rendere la vita di una persona un inferno. Cambi scuola, città, paese per liberarti da questi demoni, da questa negatività che ti viene gettata addosso senza un motivo ben preciso, senza una valida ragione e quando pensi di stare nuovamente bene, di poter andare avanti con la propria vita, di tornare a respirare l'aria della libertà convinti di non dover più avere a che fare con essi... è proprio questo il momento in cui la loro ombra torna a manifestarsi e con essa anche il passato che si vuole dimenticare>> raccontai cercando di essere il più chiara possibile senza dover entrare nei dettagli.

A qusnto pare ci riuscì.

<< Da come ne parli, sembra che tu ne sappia qualcosa>> affermò il corvino continuando a camminare accanto a me.

•Insegnami ad amarmi• |K.TH|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora