XXXIII - Fa freddo cazzo!

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«Amí?» si intromise una voce maschile nel mio sonno, «Amira?» ancora una volta, «Amira svegliati» mi fece sobbalzare questa volta. Era Kylian stranamente.

Non ebbi nemmeno le forze di urlargli contro perché appena mi guardai intorno capii subito, eravamo arrivati in quel paradiso.

«Prendo io le tue valigie che se ne prendi una tu ora cadi in terra» mi dissero in coro Achraf e Kylian, io risposi con una risata.

L'autista parcheggiò davanti all'Hotel ed ero sempre più incantata da questo posto, sembrava di stare in un film di Natale al polo nord.

Come non detto, appena scesi e toccai con un solo piede a terra, diventai un ghiacciolo unico.
C'erano la bellezza di tre gradi sotto zero, Kylian con il suo giaccone mi guardava ridendo mentre io congelavo con la mia felpa finissima.

«Una giacca no?» si mise in mezzo Angel.
«È infondo alla valigia, mi ero totalmente dimenticata che ci fosse questo freddo qua» risposi con la voce tremante.
«Tieni» mi porse la sua giacca bianca del PSG, Kylian.
«Non dire cazzate Kylian, tanto ora entr-» «Tieni ho detto.» affermó alzando i toni.
Lo guardai dritto negli occhi con un sorrisino mentre acchiappai la giacca, lui rispose con un semplice occhiolino.
«Porca puttana questa volta l'italiana ha ragione» disse poi il mulatto sfregandosi le mani sui bicipiti.
«Hai visto!» esclamai ridendo.

«Entriamo ragazzi!» urló Marquinhos a pieni polmoni e Kylian non se lo fece ripetere due volte, balzó dentro l'hotel come una cavalletta.

Appena si aprirono le porte scorrevoli mentre ero in mezzo ad Achraf e Angel, il marocchino si bloccó di botto sbarrando gli occhi. Mi girai anche io verso la direzione dei suoi occhi e sorrisi con quaranta denti, era arrivata Hiba.

«Ciao mi amor» dissi scaraventandomi addosso a lei e stringendola in un abbraccio fortissimo.
«Hola mi bebecita, mi sei mancata troppo» affermó con un po' di voce tremante, era sempre un'emozione unica rivederci.
«Anche tu tesoro» risposi, «Ora ti lascio nelle mani del tuo amore, io vado su con Oui» aggiunsi salutandola. Lei affermó con il capo e salutó con la mano.

Salii su uno dei tanti ascensori con Oui e subito si chiusero le porte.

«Ma che fine ha fatto Kylian? È entrato nella hall ed è sparito» mi chiese mia cugina agrottando le sopracciglia.
«Aveva freddo ed è scappato subito in camera sicuramente» risposi un po' ridendo, avevo ancora addosso la sua giacca che emanava quel suo profumo di Dior, che ormai mi stava iniziando a piacere dai.

Si aprirono le porte e, come da tradizione, ci fecimo tutto il corridoio cantando canzoni a squarciagola. Tanto in quel piano alloggiavamo solo noi quindi chi c'avrebbe potute sentire?

Oui passó la tessera sull'apertura della porta e si aprirono le porte del paradiso, ve lo giuro sembrava una camera di qualche villone da miloni di euro.

' Com'è la tua cameretta bellissima senza di me? '

Non tardo ad arrivare l'ego di Kylian per messaggio.

' Apparte gli scherzi, sono un sogno ste camere '

Risposi, facendolo tornare un po' sul pianeta terra.

' Manda una foto della tua '

Subito gliela mandai senza esitare, volevo flexare a tutti la mia suite bellissima.

' *Hai inviato una foto.* '

Non avrebbe potuto dire nulla perché era FANTASTICA

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Non avrebbe potuto dire nulla perché era FANTASTICA.

' Pffff, perdente '
' Guarda e ammira il mio gioiellino '
' *Ha inviato una foto.* '

Rispose cosí

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Rispose cosí. Beh, in effetti era molto più bella la sua.

' Bene ora allora vengo a romperti le palle '

Dissi, sapendo giá un po' la risposta.

' C'è Ney che è passato a trovarmi peró,
camera 231 comunque '

Mi spiazzó che non avesse risposto con "No stattene con la tua cuginetta" flexando il suo egocentrismo.

' Perché se fossimo stati soli cosa avresti fatto? '

Gettai la carta rovente, amavo provocarlo.

' Ayy Amirinha, sólo Dios lo sabe '

Mi rispose in spagnolo, potevo giá immaginare la sua faccia.

Mi alzai schietta e andai alla porta, «Dove vai di già?» mi chiese curiosa Ouidad.
«Vado da Kylian» dissi con un sorrissino.
Lei ridacchió, «Vai vai Amì» mi lasció andare.

Corsi fino in fondo al corridoio e appena tirai giù la maniglia...

A Dream or a Nightmare? - Kylian Mbappé Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora