XIII - Sfidiamoci allora

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un mese dopo..

È giá volato via un mese da quando sono qua a Parigi. Mi sono innamorata follemente di questa città! Io e Kylian ancora ci stiamo frequentando, ma diciamo che trancia un po' le cose, ancora, quella vipera di Cindy.

Proprio stasera si terrá il suo compleanno orribile in una discoteca in pieno cuore di Parigi, e non so manco per quale motivo io sia stata invitata.

Kylian mi ha detto di stare tranquilla che, dopo il fatto successo con me, non la calcolerà di striscio, ma il mio sesto senso è un po' dubitante su ció.
Non che io non mi fidi di Kylian eh, assolutamente, però da quella psicopatica ci si può aspettare di tutto.

...

3.10am

Oggi io e Ouidad abbiamo deciso di andare assieme ad uno dei centri commerciali più grandi di Parigi, in modo da comprare entrambe un abito adatto a stasera.

«Facciamo così» mi chiama Oui dietro di me, mentre camminavamo per quel centro commerciale gigante, «Ora io entro in un negozio e tu entri in un altro, poi appena trovi qualcosa mi chiami» mi spiega, annuisco.

Decido di entrare in una piccola boutique classica, anche se ho paura di quanto costi, peró noto degli abiti abbastanza bellini.

Mi avvicino a essi e due di loro hanno giá attirato fortemente la mia attenzione: un abito nero in pelle con un cinturino di diamanti in vita e un abito rosso in ciniglia senza spalline.
Corro subito verso i camerini ed entro nel primo del corridoio.

...

«Fantastico, prendo questo» sussurro tra me e me, mentre alzavo la zip del vestito rosso. Decido di prendere anche dei semplici tacchi aperti da abbinarci. Mi piaccio veramente tanto vestita cosi, se potessi uscirei anche dal negozio con il vestito addosso.

Mentre finivo di allacciare i tacchi, sento delle braccia circondare la mia vita dal retro.
Alzo lo sguardo dal basso e vedo il riflesso di Kylian nello specchio. Non ci sentivamo dalla bellezza di quattro o cinque giorni.

«Beh, ti sei fatto vivo allora?» chiedo con un sorriso.
«Se sono qua si» risponde ridendo, faccio una smorfia imitando la sua risata, «Questo vestito ti sta una meraviglia» commenta sdramatizzando.
«Lo so, e sai quando lo metteró?» dico, girandomi di fronte a lui. Annuisce, «Proprio stasera» concludo ad un millimetro dalle sue labbra.

Un'ennesima cosa di Kylian che tolleravo leggermente poco era la sua gelosia, ovviamente non eccessiva, molte volte ironizza, per questo lo sfidavo.

Sgrana gli occhi, «No» afferma, poggiando le sue mani sui miei fianchi.
«Cosa no?» gli chiedo ridendo. Lui muove le sue mani sulla mia schiena, premendomi contro il suo corpo, «Non lo metterai» afferma, nuovamente.
«E perché no?» sussurro con un ghigno. -Tanto l'avrei messo ugualmente- pensai.
«Perché, questo, è tutto mio» dice, premendo le sue mani lungo la mia vita e fianchi.

Stava scherzando, si vedeva dai suoi occhi. Ma ció mi urtava assai.

Lo guardo spalancando la bocca, «Esagerato Lottin, allora lei non viene in smoking ma con un felpone invernale» sputo acida.
Lui mi guarda sgranando gli occhi, era offeso che non avessi compreso la sua ironia, «Va bene» afferma, con aria di sfida. «Va bene?» chiedo stupita.
«Va bene! Ma anche tu verrai con l'abito piú largo che hai» mi dice.

Stava iniziando a ribollire il nervoso dentro di me, lui lo stava dicendo scherzando, peró mi faceva imbestialire comunque.

Affermo muovendo la testa, «E un'altra cosa» aggiunge, «Dovremmo comportarci come perfetti sconosciuti, visto che vuoi sfidarmi così tanto» afferma.
Sento un magone al petto, «Cosa?» chiedo scossa.
Lui si gira ed esce dal camerino, lasciandomi li da sola piena di domande.

«Amì possiamo andare allora?» si avvicina Oui.

...

(p.s.- ovviamente questo capitolo è un collegamento con il prossimo)

A Dream or a Nightmare? - Kylian Mbappé Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora