XXXIV - Compleanno dimenticato.. e invece no!

1K 40 0
                                    

«Buonasera» aprí la porta proprio lui, con tanto di torso nudo e dei semplici pantaloni dei Lakers a vita bassa. Sgranai gli occhi.
«Neymar si é smaterializzato?» chiesi ironica, facendogli notare che l'amico che mi aveva appena nominato in chiamata non fosse presente in stanza.
«L'ho cacciato» rispose con tutta la sincerità possibile. Io mi limitai a ridere.

«Comunque..» mi squadrò lui con tanto di calo di serietá. «Mh» lo incitai a continuare. «Grazie degli auguri eh» affermò, abbastanza dispiaciuto.

Dovevo fare la finta incredula perché avevano organizzato un'intera giornata a sorpresa per il compleanno di Kylian. Festa in piscina, pranzo in un ristorante 5 stelle, pomeriggio su gli scii e infine la sera in discoteca, di conseguenza nessuno gli aveva fatto gli auguri ancora.

Portai le mani alla bocca con tanto di sospiro, «Scusami davvero Kyl, me ne ero totalmente scordata per via del viaggio» mentii, avevo quasi il magone però vedendolo cosi triste, ma lui non sapeva tutto quello che sarebbe successo nel giro di venti minuti.
Mi guardò alzando un sopracciglio, «Faccio finta di crederti» rispose semplicemente.

Calò un silenzio quasi assassino, mi fischiavano a momenti le orecchie.

«Beh, vuoi entrare o no?» mi chiese con un tono quasi infastidito.
«Perché mi parli così?» ribattei, odiavo quando faceva il permaloso in questo modo.
Celò subito un sorriso sul suo volto da 'Dai, non ho voglia di litigare' e mi prese per un braccio tirandomi con delicatezza dentro la stanza.

«Si si, risolviamo i problemi cosi» dissi ironica sorridendo, mentre lui camminava contro di me e io fui costretta a camminare all'indietro.
«Intanto non ho ancora sentito i miei dovuti auguri» affermò il mulatto cambiando discorso, e battendosi un indice sull'orecchio.
«Dovuti?» domandai, noi flirtavamo così.. insultandoci.
«Mh mh» mi incitò. Presi un bel respiro,
«Auguri mio caro dio supremo KYLIAN MBAPPÉ» strillai ironica, con tanto di vocina.

Mi prese in braccio alla sprovvista scaraventandomi sul letto, iniziando a fare una cosa che reggevo anche meno dell'alcool, il solletico.

«NO NO KYLIAN TI PREGO» strozzai tra le risate e il respiro che si affannava.
«Quando mi farai gli auguri in modo decente forse la smetterò» rispose, continuando a muovere le sue mani per tutto il mio busto.
«AUGURIIII, auguri tesoro mio» strillai, stavolta sinceramente. Si fermò appena terminai la prima parola e iniziammo a fissarci quasi illegalmente.

I nostri contatti visivi mi facevano sempre un certo effetto, tanto da cambiarmi radicalmente l'umore.

Mi avvicinai al suo viso facendo unire le nostre labbra entrambe carnose. Decisi di ampliare il bacio rendendolo più passionale, ma mi arrivò una chiamata.. da Neymar.

«É Ney, arrivo subito» dissi, correndo nel bagno.
Lui rimase li sdraiato sul letto con il telefono.

«Mi dica» risposi alla chiamata.
«Giàlossai, tra mezz'ora in hole» affermò schietto il brasiliano.
«Uuuh, va bene va bene» affermai, era già ora di sorprese alle 11 del mattino.

Ritornai dal mulatto in camera.

«Non ora mon amour» affermai, riferendomi al bacio scattato e sdraiandomi a pancia in giù sopra di lui.
«Per quale motivo?» chiese giustamente, accarezzandomi la vita e la schiena. Era dura resistere.
«Siamo a Courmayeur per un motivo mio caro Parisien» risposi, lasciandogli un bacio a stampo e tirandolo su di peso dal letto.

Aveva già capito cosa sarebbe successo probabilmente, tanto che si infilò maglietta, pantaloni e scarpe piú veloce di una trottola e lo portai con me al piano terra.

Scendemmo giú nella hole ma era totalmente vuota, accesi il telefono per vedere se mi avessero dato un altro avviso, e in effetti mi aveva scritta ancora Ney.

' Venite in piscina mi amor '

Mi aveva scritto questo, perfetto. Ma il problema ora era: dov'é la piscina?
In tutto ciò avevo Kylian dietro di me che mi seguiva come un cane, zitto e non capendo nulla.
Mi avvicinai alla prima piantina e ci dirigemmo verso la piscina interna.

Scale, scale e ancora scale, ma finalmente arrivammo. Sulla porta d'entrata c'era scritto: bussare prima di entrare, avevo già capito.

Bussai e si aprí la porta scorrevole, era tutto buio e spento. Ma dopo un tot di secondi si riaccese tutto con schiamazzi, urla e qualsiasi festone immaginabile che volava.

«SORPRESAAA» strillarono tutti.
Kylian si schiaffò una mano in viso, «Brutti bastardi, mi sembrava strano che nessuno mi avesse fatto gli auguri» urlò ridendo e facendo ridere tutti.

Lo abbracciai istintivamente lasciandogli un bacio a stampo, «Auguri cuore mio» gli dissi in italiano. Tutti ci guardavano con occhi dolci. Non potevo stare meglio di così.

Avevo deciso che, alla mezzanotte di capodanno, come sorpresa gli avrei chiesto di stare assieme. Magari quest'idea potrebbe già averla avuta lui ma poco m'importava, fatto sta che gliel'avrei chiesto io.
Era una dipendenza quest'uomo, anche se non lo faccio notare perché essere zerbino non é un mio tratto. Mi faceva sentire bene e amata, a differenza di tutti gli altri.

«Tutto okay?» mi chiese Hiba, visto che ero rimasta li impalata davanti all'entrata.
«Si si» risposi semplicemente.
«Sicura, lo sai che io a te leggo negli occhi» affermò con un sorriso.
«Niente di che, stavo pensando alla mia situazione sentimentale con Kylian, tutto qua» dissi, abbastanza sinceramente, alla fine stavo pensando a quello per davvero.
«Ti ho beccata allora!» esclamò divertita e tirandomi dei pizzicotti sulla pancia.

Dopo poco entrammo in piscina anche noi assieme agli altri, eravamo tutti con i vestiti addosso ma non c'importava nulla, l'importante era divertirsi, visto che ci aspettava una giornata da urlo!

A Dream or a Nightmare? - Kylian Mbappé Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora