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Mi sveglio in una stanza che non riconosco minimamente, penso che siamo a casa di Jack l'ultima cosa che ricordo è che mi sono addormentata durante il tragitto in auto dall'ospedale a casa sua, è una camera veramente bella per quanto posso notare.
Le pareti sono color indaco pastello e i mobili invece di legno chiaro che spezzano tutto l'azzurro della stanza, il letto è molto grande forse un 3 piazze coperto con lenzuola bianche molto leggere, non sembra nemmeno di sentirle sul corpo.
Accanto al letto ci sono due comodini con due cassetti l'uno, esso è messo su una specie di soppalco credo, intravedo un piccolo salottino e due porte che sicuramente portano al bagno e alla cabina armadio.
Volto lo sguardo accanto a me sul comodino, controllo l'orario sulla sveglia e vedo che sono le 3.00 del pomeriggio, ho dormito per 4 ore assurdo, cioè da quando mi hanno dimessa e non appena ho toccato il sedile della macchina per il troppo dolore mi sono addormentata.
Mi alzo mettendomi seduta anche se fatico per il dolore all'addome e solo ora vedo che accanto al letto ci sono Jack, mia sorella e una donna che sembra di origini spagnole, molto bella.
Il dottore appena nota i miei movimenti sorride gentile.

< Ben svegliata cara, questa fin quando vorrai sarà la tua stanza e lei è mia moglie Dalila!>

Guardo la donna di una bellezza disarmante che possiede tratti del viso palesemente spagnoli e le sorrido davvero grata.

- Piacere di conoscerla e grazie veramente di tutto !-

< Oh no te preocupes bebe é un piacere !>

Le sorrido ancora di più e lei ricambia con calore, poi però volto lo sguardo verso Jack.

- Prima però vorrei parlare da sola con te se è possibile, per capire meglio cosa fare !-

L'uomo apre bocca per rispondere ma non ci riesce perché mia sorella prende parola prima di lui senza dargli tempo.

- Ancora ? Basta Helen, smettila delle persone gentilissime ci stanno offrendo aiuto !-

La trucido con lo sguardo e lei sbuffando si alza e va via, mentre Jack si siede più vicino a me per parlare con calma, Dalila mi posa una leggera carezza sulla testa ed esce lasciandoci completamente soli.

< Non ti preoccupare risponderò ad ogni tua domanda ed ogni tuo dubbio !>

- Bene, prima domanda, perché ospiti delle complete estranee in casa tua ?

< In solo tre giorni vi ho osservate e ho capito che voi siete le figlie femmine che non ho mai avuto e sembra strano, anzi sembra proprio assurdo ma in solo tre miseri giorni mi sono affezionato a voi !>

- Nessuno mi aveva mai detto parole più dolci ! Altra domanda come funzionerà ?

< Oh cara, niente di particolare, questa sarà casa tua, potrai fare ciò che desideri e quando lo desideri !>

- Cosa vuoi in cambio, dov'è l'inganno !

Lui inizialmente sentendo la mia domanda corruga la fronte ma poi capendo l'origine di essa sospira dispiaciuto.

< Non ti fidi molto delle persone eh ? Comunque nessun inganno e non voglio assolutamente niente in cambio non sono un uomo del genere !>

- Oh...mi dispiace se ti ho offeso !

< Niente offese, non mi conosci, ci vuole tempo per fidarsi di qualcuno e a te ne serve di più !>

Quest'uomo è un angelo, i suoi occhi non mentono, sono sempre talmente limpidi, veri, e il fatto che sia completamente sincero, mi riscalda il cuore e mi fa capire che veramente vuole solo aiutarci.
Tossisco improvvisamente a causa della bronchite e mi metto nuovamente sotto le lenzuola.

< Finito con le domande ?>

- Si, non ho chiesto molto è vero, ma i tuoi occhi non mentono.

< Sei una ragazza veramente particolare e molto speciale, dentro la cabina ci sono tanti vestiti tutti per te ! Se vuoi prenderlo lì c'è l'antidolorifico !>

- No niente antidolorifici, mi fanno diventare solo stupida, grazie per i vestiti Jack, ehm...posso chiedere una cosa ?

Sorride per il mio imbarazzo e ne è anche stupito a quanto vedo, non si aspettava di vedermi imbarazzata, a me che sono anche così dura, rigida e di ghiaccio.

< Dimmi pure !>

- Avete dei biscotti io li amo ! Credo di essere fatta al 90% di biscotti invece che di acqua !

Lui scoppia a ridere per la mia battuta e quando riesce a smettere risponde alla mia richiesta con uno sguardo e un sorriso dolcissimo.

< Te li porto fra qualche minuto !>

Esce sorridendo, ma entra mia sorella non appena lui varca la soglia della stanza, i miei occhi da dolci e gentili diventano gelidi, ha detto cose che mi hanno ferita e che non doveva dire ma a giudicare dalla sua faccia non ha finito e ne dirà altre.

- Avete finito ? Bene, ma sappi che io non me ne vado chiaro, mi sono affezionata a Jack ed è la prima persona che ci offre aiuto da quando siamo scappate, cosa che abbiamo fatto solo per colpa tua, dormiamo nei posti più squallidi solo per colpa tua, non mangiamo un pasto decente da anni solo per colpa tua e io ne sono stanca !

Ecco la goccia che fa traboccare il vaso, quella goccia che va oltre la mia sopportazione, ha superato il mio limite già basso di natura.
La guardo in un mo talmente freddo che di più non si può e lei sembra accorgersi solo ora di ciò che ha detto, vedo un lampo di vergogna e senso di colpa nei suoi occhi ma in questo preciso momento non mi importa.
Quando una persona varca il mio limite di tolleranza non guardo più in faccia nessuno e lei lo sa bene.

- vattene !-

Una parola, solo una composta da 7 lettere, ma detta ringhiando gelida come il polo nord che la colpisce ma lei testarda resta ferma in piedi davanti al letto.

- Kristen vattene !

Cerco con tutta me stessa di mantenere la calma e non urlare, non vorrei fare scenate o semplicemente non vorrei che tutti gli abitanti della casa ci sentano ma lei continua ad insistere.
Lei continua a stare lì e a minare il mio autocontrollo.

- No Le...

- HO DETTO VATTENE !

Urlo ormai incapace di controllarmi ma non appena lo faccio la mia ferita all'addome mi trucida sul momento come se mi stesse rimproverando per il mio gesto.
Inoltre in questi giorni sono molto debole e quindi per lo sforzo la testa mi gira, la vista si annebbia e il petto mi tortura per il dolore fino a quando non sento più niente perché chiudo gli occhi svenendo a causa proprio della forte sofferenza che la ferita mi procura.

Dopo Tutto Ancora Insieme  (DA MODIFICARE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora