~11°

227 8 0
                                    

Una settimana, ecco quanto è passato da quella notte, non ho più rivolto la parola a Devon, quello che ha detto mi ha procurato una ferita che non sono ancora stata in grado di ricucire, in cambio però sono gioiosa per mia sorella e Arthur che finalmente si sono messi insieme, Jack e Dalila si sono presi una piccola vacanza per fare i piccioncini e per essere sincera mi mancano un po'.
In questo momento sto piegando gli stracci in cucina con lo sguardo freddo e perso nel nulla, d'un tratto sento un brivido percorrermi tutta la spina dorsale, so cosa significa e quindi non mi giro.

< Lo so che sai che sono qui ! >

Non gli voglio rispondere, non voglio girarmi e farmi catturare di nuovo da quei suoi dannati occhi di ghiaccio, occhi che ho capito di amare, ma non lo ammetterò mai, soprattutto a lui.

< Non mi guardi nemmeno più in faccia ? >

Silenzio è questo che gli riservo come risposta, non so come potrebbe risultare la mia voce se parlassi quedó preferisco tacere.

< Dimmi qualsiasi cosa, ti prego fammi sentire la tua bellissima voce ! >

Lo sento sospirare affranto, ma non voglio più cadere nella sua trappola, poso le pezze piegate nei cassetti e poi esco dalla stanza sorpassando lui e senza degnarlo del minimo sguardo.
Come al solito quando arrivo in salotto mi sento afferrare per il polso, mi giro di scatto e lo guardo, i ragazzi si ammutoliscono e ci guardano spaventati che possa scoppiare una bomba.

- Ti avevo detto di non toccarmi più !-

< Mi spieghi cosa cazzo ho fatto, per meritarmi questo comportamento ? >

Sbotto, non ce la faccio più a tenermi tutto dentro, mi avvicino al suo orecchio e gli dico la frase che mi disse lui quella notte.

< Ho pensato, che magari se venissi a letto con te poi tu scompariresti dalla mia mente ! Pensaci e capirai se vuoi, altrimenti va a farti fottere ! >

Stacco la sua mano dal mio polso, rivolgo un sorriso di scuse ai ragazzi e poi scappo verso la palestra, ho bisogno di scaricare tutta questa tensione che sto trattenendo.
Comincio a tirare calci e pugni al sacco da boxe, fino a quando non sento il suo profumo aleggiare nella stanza, mi giro e gli tiro un pugno sul costato, lui preso di sorpresa perde per qualche secondo l'equilibrio, ma non si mette sulla difensiva, sa che se le merita.

< Mi dispiace ! Ma in quel momento era quello che pensavo ! >

-Beh, tu non sai cosa ho passato !-

< Cosa c'entra in questo momento ? >

- Quell'uomo che io chiamavo "papà" ha sempre tentato di abusare sussualmente di me per dimenticare ciò che affollava la sua mente, è così che diceva ! -

Lui rimane scioccato e immobile, esco dalla palestra e vedo mia sorella, con le lacrime agli occhi e destabilizzata, spalanco la bocca scioccata e corro via,mi sento incredibilmente sporca in questo momento, mi rifugio in camera da letto e poi nel bagno, guardo le mie mani e sono rosse e con qualche graffio, per la troppa rabbia ho dimenticato di mettere almeno le fasce.
Mi guardo allo specchio, vedo me stessa segnata da tutto lo schifo che ha subito, do un pugno al vetro che si frantuma, poi mi appoggio con la schiena al muro e scivolo fino a sedermi per terra, non piango, non ho più pianto da quando mia madre a 9 anni mi diede la prima delusione picchiandomi fino a farmi perdere i sensi solo perché mi era caduta una matita per terra, ma semplicemente mi sento uno schifo.
Sento la porta del bagno aprirsi, sento il suo forte odore virile colpirmi le narici e fare rilassare i miei muscoli tesi.

< Ma che hai fatto ? >

- Scusa per lo specchio, mi dispiace !-

< Sai quanto cazzo me ne fotte dello specchio ! Parlo della tua mano ! >

Si abbassa, mi prende in braccio e mi poggia sulla cassettiera del bagno, apre un cassetto e prende disinfettante, bambagia e bende per fasciarmi la mano, comincia a pulire la mia mano da tutto il sangue e mentre lo fa mi guarda con quei suoi occhi bellissimi.

-Perché mi guardi ?-

< Perché vorrei capire come sei riuscita a cambiarmi ! >

-Io non ho fatto un bel niente !-

Mi fascia la mano con cautela stando molto attento a non farmi male e procurarmi dolore.
Questo suo lato delicato mi è nuovo e mi sorprende.

-Dov'è Kristen ?-

< E' con Arthur e Sasha, stanno tentando di farla calmare ! Perché non le hai mai detto la verità su tuo padre ? >

- Lei è fragile e io dovevo proteggerla !-

Mi alzo dopo che ha chiuso il bendaggio e corro in cucina dalla mia gemella, la trovo in lacrime e disperata, mi avvicino a lei e senza che mi veda le asciugo il volto con una mano, alza lo sguardo e appena mi vede si alza in piedi.

Dopo Tutto Ancora Insieme  (DA MODIFICARE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora