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- Che c'è hai visto un fantasma ? -

Lui sorride, ma non parla, ha un po' un'aria inquietante quasi, ad un certo punto prima che io possa dire qualcos'altro mi ritrovo con la schiena poggiata al muro, le sue braccia accanto alla mia testa e il suo volto a pochi centimetri dal mio, si morde il labbro inferiore e subito il mio sguardo viene attirato da quel gesto tremendamente eccitante, il cuore comincia a scalpitare nella mia gabbia toracica e le solite farfalle iniziano a danzare nel mio stomaco.

< Scommettiamo che molto presto tornerò nella mia camera da letto ? >

-Devon, che cosa vuoi ? Non ho voglia di giocare !-

Improvvisamente accorcia le distanze fra noi e poggia le sue labbra sulle mie, mi vengono i brividi e internamente è come se stessi partendo a fuoco, mi lecca il labbro inferiore e poi con la lingua picchietta, gli cedo il concesso di infilare la sua lingua dentro la mia bocca e insieme alla mia cominciano a danzare, io lecco la sua, lui morde la mia, poi mi ricordo del suo carattere e di tutte le puttanelle che si è portato a casa in questi mesi, appoggio i palmi sul suo petto e lo stacco da me, mi guarda come se non capisse e io sento subito la mancanza del calore che lui emana.

-E questo cos'era ?-

< Questo era solo una bacio moretta ! >

-Devon, non sono la tua nuova prostituta, pagatene una e lasciami perdere !-

I suoi occhi da che erano ardenti di passione e desiderio tornano improvvisamente di ghiaccio dopo le mie parole, riprende la sua postura rigida con le braccia incrociate sul suo petto nudo e mi guarda negli occhi.

< Tu non sai un bel niente ! >

Il suo tono è gelido e duro, gira le spalle e se ne torna da dove è venuto, sono stanca del suo atteggiamento da lunatico, è peggio di una donna incinta.
Comincio a camminare e poi mi fermo quando sento i ragazzi ridere, apro la porta e mi ritrovo in una sala biliardo, sapevo che ce ne fosse una anche qua, questi ragazzi vanno matti per il biliardo, io ho fatto qualche partita con loro nell'altra casa e devo dire che sono abbastanza bravi.

< Ehi, sorellina che fai gironzoli per la casa ? >

Annuisco sorridente a Jason, adoro questo ragazzo e non sopporterei di vederlo soffrire, mi sto accorgendo che questi ragazzi, questa famiglia mi sta cambiando, mi sta rendendo più dolce ed affettuosa cosa che prima non ero molto.
Mi vado a sedere su una poltrona e li guardo giocare, sono tutti a petto nudo, lo sono quasi sempre, è come se non conoscessero o non avessero magliette, come se non sentissero mai freddo e fossero insensibili al cambiamento della temperatura.
D'altra parte però dentro casa non si sta malissimo e lo spettacolo che si presenta non è poi così male perché sono davvero tutti dei bei ragazzi.
Arthur appena mi vede sorride, è davvero dolce, poi guarda i suoi fratelli.

< Ragazzi io mi fermo un attimo ! >

Il ragazzo posa la stecca nell'apposito sostegno e viene accanto a me, lo guardo e sembra quasi volermi dire qualcosa, ma non sa come esprimersi.

-Arti, sputa il rospo !-

Arti, è così che lo chiamo, mi sembra più gentile e confidenziale di Arthur, oltre ad essere più breve.

< Bhe... avrai notato che mi sono avvicinato a Kristen ! >

- Si e quindi ? -

< Mi piace davvero, solo che non so come dirglielo ! >

- Hai intenzione solo di portartela a letto e poi lasciarla e farla soffrire ?-

Mi guarda scioccato per la domanda schietta e senza giri di parole che gli ho rivolto.

< Assolutamente no ! >

Sorrido istintivamente, so che è un bravo ragazzo, ma sono sempre stata protettiva nei confronti della mia gemella.

-Allora se quello che provi è reale, capirai quando e come dirle ciò che senti !-

Annuisce, mi regala un bacio sulla guancia e poi si alza e torna a giocare con i fratelli.
Vorrei che suo fratello fosse dolce come ognuno di loro, anche se pur di non ammetterlo si farebbero tagliare un arto, ma lui sembra essere privo di umanità, le sue corazze sono troppo spesse e non mi permettono di toccare la sua parte più docile.
Lupus in fabula, o per meglio dire ' Parli del diavolo e spuntano le corna', come se fosse stato richiamato dai miei pensieri entra in sala biliardo Devon, quando mi vede viene spedito verso di me, si siede nella poltrona accanto e poi apre la sua dannatissima bocca per parlare.

< Senti quello di prima... il bacio... dimenticalo ! >

Lo guardo mi alo di scatto e quando sto per andarmene mi afferra il polso e si alza in piedi davanti a me, guardo la sua mano sulla mia pelle e poi lo guardo negli occhi.

-Non ti azzardare più a toccarmi Devon, oppure diventeró cattiva !-

Scrollo il polso dalla sua presa, mi giro di schiena ed esco da quella stanza.

Dopo Tutto Ancora Insieme  (DA MODIFICARE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora