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Mi guardo allo specchio e attentamente senza fare alcun movimento brusco controllo di aver messo la fasciatura bene, essa parte da sotto le ascelle e arriva fino ad appena sopra l'ombelico, il dolore non è come quello dei primi giorni, ma a distanza di due settimane sembra affievolirsi lentamente.
Metto un paio di pantaloni che arrivano sopra al ginocchio insieme a una giacchetta molto leggera ed esco dalla camera, arrivando in salotto, non vedo nessuno quindi guardo l'orologio, sono le 9.25 di mattina, il sole è già alto nel cielo e illumina la casa difronte al mare.
Vado in cucina e trovo di spalle la giovane Sasha, che con la musica di sottofondo prepara la colazione, ancheggiando a destra e sinistra bella tranquilla.
Mi unisco a lei senza ballare però altrimenti mi fa male la ferita, ma comincio a sbattere le uova, senza farmi sentire.
Lei tenta di afferrarle e le passo la ciotola.

< Grazie !>

Non appena si rende conto di tutto spalanca gli occhi e si volta di scatto, quando mi vede le prende un colpo come se avesse appena visto un fantasma e fa cadere la ciotola a terra gettando un piccolo urlo.

- Tutto bene tesorino ?

< Helen, mi hai fatta morire di paura !>

Sentiamo i ragazzi scendere di corsa le scale, Oh ma dai non possono essersi svegliati con quello strillo minuscolo per svegliare me ci vorrebbero i cannoni e fuochi d'artificio compresi.
Arrivano in cucina tutti insieme e con i visi palesemente preoccupati.

< Che succede ? >

- Oh niente Arti, succede che leccherete la colazione cruda dal pavimento, sperimentazione di una nuova ricetta da parte di Sasha !

Mi guardano confusi se non di più e indico il pavimento e la ragazza ancora leggermente spaventata.
Scoppio a ridere per le loro facce, ma la mia ferita protesta e mi fermo subito con una smorfia di dolore che invade il mio volto.

< Ecco così impari a farmi spaventare !>

La ragazza mi dà una scherzosa pacca sulla spalla e io sorrido.

- Non era assolutamente mia intenzione farla spaventare signorina !

Qualcuno entra in cucina, una scarica elettrica mi attraversa la spina dorsale e odore di menta, bourbon e pelle invade i miei sensi, tutto questo significa solo una cosa...è arrivato Devon.

< Si può sapere che cazzo combinate ?>

Eccolo lui con la sua delicatezza da scaricatore di porto, questo ragazzo è proprio un bocciolo di rosa non c'è che dire.

- Oh niente Devon, ma perché non torni in camera e provi a levarti il bastone dal culo che ti tormenta !

Tutti scoppiano a ridere tranne lui ed io, lo guardo negli occhi sfidandolo, lo faccio sempre, ormai tutti si sono abituati alle nostre litigate e ai miei modi a volte rozzi, almeno con lui, tutti ormai si sono abituati al nostro continuo sfidarci e provocarci.

< Perché non sali e me lo esci tu ?>

Ha il suo solito sorrisetto sfacciato sulla sua faccia da schiaffi e i ragazzi fanno balzare subito lo sguardo su di me ansiosi di sentire la mia risposta alla sua frase con un doppio senso che sarebbe palese anche a dei bambini.
Giro il bacon che frigge nella padella e poi lo guardo.

- Oh credimi vorrei davvero tanto aiutarti, ma non posso fare sforzi inutili !

Dico accarezzando piano la fasciatura, guardandolo dritto nei suoi occhi di ghiaccio formidabili.
Dopo questa frase non parla più con me, lo fa con tutti tranne che con me, come ogni cosa, lui è rozzo e scontroso di natura, ma con me lo è di più di tutti gli altri come se la mia presenza gli desse enormemente fastidio, ma purtroppo deve abituarsi, me ne andrò solo quando sarà Jack a non volermi più in casa.
Finito di preparare la colazione porto i piatti a Arthur, Jason mentre Sasha la porta a Jonathan, ho visto come lo guarda l'ho fatto apposta.
Jack e Dalila, sono in crociera, tornano, dopodomani e sono impaziente di rivederli, lui non voleva andare per via del mio stato, ma l'ho costretto, così mi ha spiegato come farmi la medicazione e mettere la fascia.

< E io ?>

- Alzi il culo e vai a prenderti la colazione da solo !

< E loro cosa hanno le dita rotte ?>

- Per loro lo faccio con piacere perché mi trattano bene sei tu che mi tratti di merda ogni maledettissima volta!

Si alza in piedi, sta per rispondermi, ma sento i polmoni bruciare, gli faccio segno di aspettare e comincio ad allontanarmi dai ragazzi prendendo un tovagliolo dal tavolo.
Mi appoggio al muro e comincio a tossire come se non ci fosse un domani, non riesco quasi a smettere, sento i polmoni che vanno a fuoco, percepisco anche un sapore di metallo in bocca e il petto mi procura un dolore lancinante a causa della ferita.

< Ehi, Lele !>

Mia sorella tenta di avvicinarsi, ma io non le permetto di toccarmi in questo stato.
Quando riesco a smettere finalmente di tossire sospiro tirandomi su, guardo il tovagliolo e rimango scioccata, è sporco di sangue, sento qualcuno avvicinarsi, mi pulisco la bocca assicurandomi di non avere residui di sangue sulle labbra e accartoccio il tovagliolo.

< Ehi tutto apposto ?>

Mi giro sorridente mettendo il tovagliolo in tasca con disinvoltura per non attirare l'attenzione.

- Ma certo, Jonny, tutto ok, torna a mangiare io mi vado a sciacquare la faccia !

Gli accarezzo una spalla per tranquillizzarlo e lui anche se un po' titubante mi sorride gentile, giro le spalle comincio a camminare verso il bagno, mi lavo le mani e sciacquo la bocca che sa ancora di sangue, che schifo.
Appena alzo la faccia mi guardo allo specchio, ma non riesco a reggere lo sguardo del mio riflesso perciò la smetto, controllo la ferita e per fortuna i punti non sono saltati.
Non so cosa mi stia succedendo, ma qualsiasi cosa essa sia passerà da sola, non voglio che questa famiglia si disturbi o preoccupi ancora a causa mia stanno facendo già tanto per me e mia sorella non voglio creare altro scompiglio o altri problemi con la mia salute dannosa, queste sono le conseguenze delle mie scelte e devo prendermene carico.
Torno in salotto con un sorriso un po' forzato quanto basta per non destare sospetti, mi siedo accanto a Jonathan, sul bracciolo e qualcosa mi bruciare sulla mia pelle come un soffio incandescente che percorre tutto il mio corpo, mi giro e noto che è lo sguardo di Devon che non mi lascia un momento, sospettoso e indagatore come il suo solito

Dopo Tutto Ancora Insieme  (DA MODIFICARE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora