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Ieri non sono più tornata in salotto per non vedere la faccia di Devon e non sentire le sue domande spinte da falsa preoccupazione.
Questa mattina però non potevo resistere alla fame e sono uscita dalla stanza per andara a mangiare.
Mi faccio un po' di latte e ci metto un po' di caffè, mangio lentamente e immersa nel silenzio e nella pace visto che è molto presto.
Quando finisco prendo le mie stoviglie e le porto in cucina, le metto nel lavandino e comincio a lavarle, quando un brivido percorre la mia spina dorsale capisco che non sono più sola.

< Aspetto ancora una risposta ! >

Sbuffo, mi sta facendo veramente innervosire, non ha niente di più interessante di torturare me con la sua voce, non ha un lavoro ? Oppure una prostituta da sbattersi ?
Inizialmente non rispondo, poi chiudo l'acqua e mi giro verso di lui, indossa solo dei pantaloni della tuta neri e nient'altro, è magnifico, ma cerco di non farmi distrarre dal suo corpo da Dio dell'olimpo e lo guardo fredda e inespressiva.

:- Sai di solito per buona educazione si dice buon giorno e te lo ripeto, non so di cosa stai parlando e comunque non fare finta che ti interessi ! -

Asciugo ciò che ho lavato e poi mi dirigo in palestra, devo scaricare il nervoso in qualche modo, quando vi arrivo, lego i miei capelli con una pinza e mi fascio le mani con le fasce messicane, comincio i miei allenamenti di pugilato, lo so non dovrei sforzarmi, ma non posso farne a meno, dopo qualche colpo al sacco da boxe comincio a sentire caldo e la mia pelle comincia a luccicare di sudore, quindi mi levo la maglia rimanendo con il reggiseno sportivo e i leggins.
Non so per quanto rimango in quel posto a sfogare tutto ciò che ho dentro, ma improvvisamente mentre comincio ad aumentare la velocità dei colpi le gambe mi cedono e cado a terra in ginocchio, poggio le mani sul pavimento per tenermi.

:- Lele ! -

Mia sorella corre da me.

:- Non è niente sto bene ! -

:- Ti prego basta con questo tono gelido, mi dispiace non pensavo quello che ho detto ! -

La guardo, ma non ci riesco, mi serve tempo e inoltre non voglio che mi veda in questo stato, non voglio pesare con il mio stato di salute su di lei.

:- Vattene ! -

Lei annuisce sconfitta e va via a testa bassa, io mi alzo affaticata, con le ginocchia che mi tremano, mi sento molto debole, appena riacquisto l'equilibrio comincio a levarmi i sottoguanti.

< Ehi, moretta che fai ? >

Lo riconosco subito dal timbro di voce.

< Jason, niente volevo allenarmi, ma oggi non sono abbastanza in forma ! >

Gli sorrido, prendo la mia maglietta da terra e vado via.
Arrivo in salotto, quando entro vedo i ragazzi giocare alla play, ma appena mi vedono rimangono pietrificati e solo ora mi ricordo di essere in reggiseno sportivo, incrocio lo sguardo di Devon che mi squadra dalla testa ai piedi e mi fa un sorrisetto malizioso.

< Sarai anche come una sorella, ma siamo uomini ! > dice Luke.

Prendo la maglia e la indosso.

< Scusate me n'ero dimenticata ! >

< Bell'artiglieria comunque ! >

Devon fa scattare lo sguardo su Arthur e lo fucila.

< Si, certo come vuoi, ma non farti illusioni ! >

< Comunque ricorda che è mia sorella Arthur ! >

La mia gemella lo fulmina e solo ora noto come si guardano, cupido ha scoccato la sua freccia !

Dopo Tutto Ancora Insieme  (DA MODIFICARE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora