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Mi bevo lentamente una tazza di thè caldo, la mia ferita all'addome sta guarendo, ma continua a fare male nonostante io gli presti molta cura e stia attenta a non fare movimenti bruschi, secondo Jack mancano ci vorranno ancora circa 2 settimane per farla rimarginare completamente.
Io invece è già una settimana che mentre tossisco sputo sangue, e aumenta ogni volta di più, la cosa mi preoccupa un po' se devo essere sincera ma non voglio pesare ancora su questa famiglia con i miei problemi di salute.
Sento i ragazzi scendere le scale con i loro piedi pesanti, appena arrivano in sala da pranzo passano tutti a salutarmi con un dolce bacio sulla guancia.
Tutti sono mezzi assonnati ancora, ma la mattina non fanno colazione se prima non mi danno un bacio, mi sono affezionata a loro tantissimo, così come a Jack, Dalila e Sasha che è una ragazza davvero meravigliosa.
Occhi di ghiaccio spunta sull'uscio della porta, lui al contrario dei suoi fratelli ha un passo felpato, rimane fermo e mi guarda impassibile, ma che problemi ha con me questo ?
Meglio che oggi non attacchi briga, non me la sento proprio oggi, ho passato la notte insonne a tossire e sputare sangue e non mi sento al massimo delle forze al momento.
Mi alzo dal tavolo e porto la tazza in cucina, mentre la sciacquo un brivido percorre la mia spina dorsale e capisco che lui è nella stanza, la pelle sembra bruciare quando mi guarda.

- Vuoi una fotografia ?

< No grazie, non mi serve se ho quella originale !>

- Senti Devon oggi non ho prop...

Sono costretta a fermarmi, i polmoni bruciano di nuovo, corro nella mia camera con la mano davanti la bocca e comincio a tossire.
Appena arrivo entro subito in bagno e tossisco dentro al lavandino come se non ci fosse un domani, il sangue esce sempre più abbondante della volta precedente.
Il petto comincia a protestare per la tosse, così mi porto una mano sulla fasciatura e massaggio lentamente la parte dolorante, sperando di riuscire presto a smettere di tossire.
Quando riesco a fermarmi prendo una grande boccata d'aria per mancanza di ossigeno, apro l'acqua del lavandino e lentamente, un po' a carenza di forze, lavo via il sangue.
Improvvisamente una scossa elettrica attraversa la mia spina dorsale e la mia pelle si infiamma, capisco dunque che Devon è nella stanza, perciò comincio a lavare il lavandino più velocemente.

< Smettila sembri un isterica, l'ho già visto !>

Sospiro, mi volto verso di lui e sostengo il suo sguardo, le sue iridi azzurre mi colpiscono sempre, non lascio trasparire nessuna emozione.

- Visto cosa scusa ?

Lui spalanca di pochissimo gli occhi, ma dopo torna subito normale guardandomi serio.

< Sei seria ? Non sono un cretino e nemmeno cieco ho visto bene il lavandino !>

- Ti ripeto che non so di cosa parli !

Lo sorpasso facendo scontrare la mia spalla con la sua e torno in camera da letto e poi subito fuori dalla stanza con lui che mi segue.
Ad un certo punto in salotto lui mi ferma prendendomi il polso, non reggo quel gesto e girandomi di scatto do un manata al suo braccio che molla la presa e poi lo guardo negli occhi.

- Questo non farlo mai più !

< Da quanto dura ?>

Ignora il mio avvertimento e continua a fare domande sulla mia situazione, mi avvicino di più al suo volto.

- Non ho idea di cosa parli !

Tento di andarmene nuovamente, ma compie di nuovo il gesto che gli avevo detto di non fare.

< Smettila, può essere una cosa seria !>

Mi volto di scatto e gli mollo uno schiaffo che gli fa voltare la faccia dall'altra parte, attirando l'attenzione di tutti che mi guardano scioccati.

- Mi dispiace veramente...ma ti avevo detto che non dovevi farlo !

Ormai dopo le svariate volte che ho dovuto lottare contro i miei genitori, difendermi in qualsiasi modo possibile è diventato un riflesso incondizionato.

< Ci vuole più di uno schiaffo per abbattermi, tranquilla !>

Mi rassicura con lo sguardo curioso per la mia reazione, curioso di scoprire cosa ci sia sotto, di sapere cosa nasconde il mio doloroso passato.

< Ma comunque non cam...>

- SMETTILA NON FARE FINTA CHE TI IMPORTI QUALCOSA DI ME !

Un dolore lancinante mi costringe a piegarmi leggermente poggiandomi sullo schienale del divano e porto una mano sull'addome.

- Merda...

I ragazzi e mia sorella si preoccupano subito.

< Ehi, tutto bene ?>

- Si J. grazie !

Mi rimetto dritta e trucido con lo sguardo il corvino, mi avvicino verso lo specchio attaccato alla parete e controllo la fasciatura.
Non è sporca si sangue, quindi i punti sono apposto, mi alzo un po' la fascia.

< Ehi, ehi, è vero che ti consideriamo come una sorella, ma siamo sempre uomini !>

Sorrido sfacciata e guardo Jonathan dallo specchio, faccio per alzare un po' la fascia, ma poi copro la ferita e la abbasso, poi mi giro e lo guardo.

- Non me la leverei mai davanti a voi, non che abbia qualcosa di cui vergognarmi e comunque voi non siete uomini...al massimo dei ragazzini !

Tutti e tre si portano una mano sul petto e fanno una finta faccia sofferente.

< Oh...così ci ferisci !>

Scoppio a ridere tenendomi il petto e anche loro dopo di me, l'unico che rimane serio è Devon.
La porta di casa si apre ed entrano Jack e Dalila, subito andiamo ad accoglierli con calore ed entusiasmo.
Devon mi guarda e fa segno di dire la verità, ma io continuo a fare finta di niente e saluto i padroni di casa.

< Come stai biscottino ?>

- Fa un po' male, ma per il resto...

Guardo Devon negli occhi con indifferenza e sorrido.

- Va tutto bene !

Mi giro allontanandomi e lasciando Jack ai suoi figli, a me invece si avvicina Kristen, non abbiamo ancora chiarito da quando abbiamo litigato.

- Mi manchi Lele !

Tutta questa situazione mi fa infuriare, non può dire ciò che ha detto e poi venire da me dicendo ' mi manchi Lele ' non può fare una cosa del genere, ma nonostante tutto la guardo fredda.

- Dovevi pensarci prima, quando dai aria alla bocca assicurati che ciò che dici non ferisca l'altra persona !

- Ero sol...

Dalle mie labbra fuoriesce una risata amara e mi volto completamente verso di lei

- No, non venire a sparare cazzate del tipo ' ero solo arrabbiata ' perché anche io certe volte quando sono arrabbiata non ragiono, ma non ho mai ferito la mia stessa gemella !

Dette quelle parole, devo scappare in bagno a causa della tosse.

Dopo Tutto Ancora Insieme  (DA MODIFICARE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora