capitolo 1

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La metro, un'enorme pezzo di latta che non sa cosa vuol dire aspettare, sfrecciò freneticamente davanti a due visi pallidi e affannati, il chiaro esempio di come andava la vita, pensò tra sé e sé Lily.
Non c'era nessuno che ti aspettava o che ti accomodava, bisognava sempre sapere come cavarsela da soli.

<< Era l'ultimo cazzo! >> Imprecò Nancy, aveva un bob biondo corto e grandi occhi color nocciola, si incrociarono con quelli verdi di Lily, << Lo so, come facciamo adesso? >> Le chiese lei, mentre le persone appena uscite dal treno si diramavano correndo ognuna verso la propria meta, il proprio impegno, la propria casa.

<< Fanculo! Andiamo da Step! >> Propose la bionda, Lily la guardò un po' scettica, l'appartamento di Step era un cazzo di buco puzzolente che condivideva con altri due ragazzi, Ryan e Ace. Conoscevano quei ragazzi da una vita, nonostante questo però Lily non aveva mai capito se quello di Ace fosse il suo vero nome.

<< Ci si può prendere l'AIDS in quel buco Nancy, idee migliori ne hai? >> disse cercando di farle cambiare idea,
avrebbe dovuto tornare a casa se non voleva mettersi nei guai, ma questo non poteva dirlo.
A nessuno dei suoi amici aveva fatto presente quanto i suoi fossero diventati rigidi dopo che avevano saputo.
Per i ragazzi non era cambiato niente, e non era la prima volta che passavano la notte da Step.

<< L'unica sarebbe quella di aspettare qui che domattina ripartano i treni >> le chiarì subito lei, ma come opzione non era comunque allettante, Lily sospirò sconfitta e amareggiata, se i suoi avessero scoperto che non era affatto rincasata sarebbe stata in guai veramente grossi, nonostante questo decise di non obiettare ulteriormente, anche per non destare sospetti riguardo alla sua attuale situazione "familiare".
Ripresero a camminare a passo contenuto, perché i texani con tacco che indossavano, potevano anche essere di moda in quel periodo, ma dopo ore che li avevi portati al piede diventavano maledettamente scomodi.

🖤

<< Il cantante era fottutamente carino >> esclamò Nancy inspirando dalla canna che le aveva dato Ace,
<< Dove siete state? >> Allora le chiese Step,
<< Al Rockin' Jokers >> gli rispose Lily in un sussurro,
<< Allora che ne pensi del cantante? Avrai notato il modo in cui mi ha guardata per tutto il tempo >> continuò Nancy,
<< Lo sai che preferisco i chitarristi >> chiarì a fatica Lily,
<< Devi cercarti qualcuno che sa usare bene la lingua! Non le mani! >> Ridacchiò allora la bionda, ma Lily non le rispose.
<< Ohi! Lily! Sta su tesoro! >> Le disse Step prendendole un braccio e facendo sì che si mettesse a sedere, lei fece una smorfia contrariata, era troppo rilassata per fare qualsiasi cosa,
<< Sicura che stai bene? >> Le chiese allora Ryan, la ragazza gli annuì impercettibilmente con il capo.
Lui aveva sempre avuto una cotta per Lily, si conoscevano da anni ormai, ma lei aveva sempre finto di non capire, Step gli aveva detto che faceva così perché non ricambiava quel sentimento, e che di conseguenza non voleva rischiare, dicendolo, di rovinare la loro longeva amicizia.
Ryan si era quindi arreso a questo dato di fatto, ma nonostante questo continuava in sua assenza a parlare sempre di lei, almeno con Step.
L'anno precedente aveva letto It di Stephen King, uno tra i loro scrittori preferiti, entrambi adoravano il cinema ed i romanzi Horror, le aveva scritto una lettera con su una sua citazione: " Brace d'inverno i capelli tuoi, dove il mio cuore brucia " continuava a pensare che se ne avessero fatto un film Lily sarebbe stata la Beverly perfetta con i suoi occhi verdi ed i suoi lunghi capelli rossi, ma lei di quella lettera non gliene aveva mai parlato e lui non le aveva mai chiesto niente, neanche se l'avesse ricevuta o meno.

In un certo periodo la rossa si era anche incastrata in una relazione alquanto Tossica, con un certo Billy, un metallaro dai neuroni bruciati, era stato con lui che aveva provato la roba per la prima volta. I ragazzi, nonostante anche loro ne facessero uso avevano sempre fatto attenzione che le ragazze non ne utilizzassero, conoscevano fin troppo bene i problemi legati a questa, ma in quel caso non erano riusciti a farle mettere la testa a posto.
Solo dopo un anno, forse anche qualcosa in più Ryan l'aveva aiutata a lasciare Billy, quando si era reso conto fosse soggetta anche a percosse fisiche.
Lei lo aveva sempre negato, arrivando addirittura, in qualche caso, a dire che la colpa era sua, che era successo perché aveva fatto qualcosa di sbagliato, ma più andava avanti e più i lividi diventavano per lei difficili da nascondere. Questo tipo di relazioni ha lo stesso effetto di una vera e propria dipendenza, ti prendi il poco di buono che ti danno ignorando tutto il male che in maggioranza portano.

<< Prima o poi voglio provarla anche io >> disse Nancy, distogliendo l'attenzione dei ragazzi da Lily che se ne stava lì, adesso nuovamente distesa sul materasso guardando il soffitto con aria persa, << ti si è rimpicciolito il cervello? >> Le sbottò contro Ryan,
<< è così serena >> evidenziò lei,
<< Adesso... aspetta che passino 3 o 4 ore >> disse Step bevendo dalla sua birra,
<< Cosa si prova? >> Chiese ancora la bionda,
<< Nulla che ne valga la pena! >> Minimizzò Ace,
<< È come un abbraccio caldo in una fredda giornata d'inverno, come una bolla che ti coccola al suo interno mentre fuori va tutto a puttane >> sospirò Lily,
<< Cazzo, sta zitta! >> la ammonì Step buttandole contro una t shirt che era stata fino a quel momento abbandonata in un angolo,
<< Fanculo! Quando ti deciderai a fare una lavatrice non sarà mai troppo tardi, questa maglia puzza! >> Ridacchiò Lily,
<< Infatti è di Ace >> le fece notare Ryan sorridendo a sua volta.

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