Capitolo 43

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Appena uscita dall'ufficio di Cook Lily aveva salutato frettolosamente gli altri ed era voluta andare via.
Aveva speso qualche parola in più solo privatamente con Nicole, mentre Jamie l'attendeva poggiato vicino al suo fuoristrada.

Adesso osservava le strade fuori dal finestrino sfrecciarle accanto mentre un'altra preoccupazione si riponeva nella sua mente insieme alle altre.
Lily riusciva ad ignorarle solo in alcuni momenti, in altri le passava in rassegna una per una cercando una soluzione ad ognuna di queste.

Ripensò a ciò che aveva detto a Cook nel suo ufficio, i suoi attacchi d'ansia non erano scomparsi del tutto, si erano solo leggermente assopiti diventando in certi momenti dei veri e propri macigni che le comprimevano il petto.
E questo Cook lo aveva in qualche modo capito, altrimenti perché metterle la seduta con Reed??

<< Lily, ti va di dirmi cosa è successo? >> Jamie parlava con lei senza però distogliere mai i suoi occhi scuri dalla strada,
<< Forse mi dovresti prima qualche spiegazione >> gli rispose lei continuando a sua volta ad osservare all'esterno,
<< Cosa vuoi che ti spieghi? >> sospirò lui, il suo pollice giocava adesso con lo sterzo, grattandoci sopra nervosamente, Lily si voltò a guardarlo e sospirò a sua volta.

Non era arrabbiata con Jamie, né tanto meno lo era con Davin, il fatto che loro avessero omesso quel particolare la aveva aiutata molto fino a quel momento. Certe volte nella vita si è più sereni nell'ignoranza, e questa era una di quelle volte!

<< lascia perdere ok? >> gli rispose, chinando e poggiando il capo contro il vetro del finestrino per metà aperto. I capelli legati in una coda alta e disordinata le si scompigliarono ancora di più a causa del vento.

<< Penso che la tua mente lo abbia consapevolmente ignorato Lily >> Il moro tirò su col naso e per la prima volta da quando era arrivata al Black Paradise si sentiva come se tutti i pezzi del puzzle iniziavano a combaciare.

<< Anche tu?? >> gli chiese alla fine, cercando invano di tirare le ciocche fuoriuscite dall'elastico dietro l'orecchio.

Jamie le annuì impercettibilmente, come per paura che in qualche modo quella cosa potesse ferirla.
<< Cazzo, cazzo, cazzo. Non posso crederci di averla avuta sotto il naso fino ad ora e di non essermi accorta di nulla, Hunter? >> si tirò le ginocchia al petto e ci mise sopra il viso accaldato, fuori la temperatura era alta, ma il tasso di umidità presente nell'aria prometteva pioggia.

<< No, Hunter non ha mai toccato quella roba. Non cambia nulla, se non te ne sei resa conto è perché anche noi non abbiamo voluto Lily. Continueremo a fare così e a te questa situazione non peserà >>
La voce del moro era ferma, sicura, ma Lily aveva qualche dubbio al riguardo, ora che lo sapeva era sicura che avrebbe notato ogni piccolo particolare, pensava fosse inevitabile che la sua mente avrebbe razionalizzato anche il loro gesto più insignificante.

Si fermò appena fuori al Black Paradise e fece manovra per parcheggiare.
Poi senza dire altra parola entrambi si recarono all'interno.

🖤

In negozio c'era gente, Hunter era impegnato con un ragazzino di massimo 12 anni che doveva acquistare il suo primo basso elettrico.
Lui ci sapeva davvero fare con i ragazzini.
Lo aveva fatto sedere su uno sgabello, e adesso questo lo osservava con aria sognante mentre gli  poggiava lo strumento sulle gambe,
<< Attenzione a non farlo cadere >> si raccomandò suo padre, non avrebbe di certo voluto pagare per uno strumento rotto!

Vide Hunter mostrare al 12enne un piccolo esercizietto che poi gli fece ripetere su almeno 4 bassi diversi.

<< Lily, c'è un cliente al banco >> le disse Zakk distraendola dalla scena e riscuotendola dai propri pensieri,

<< Ci vado io >> aggiunse subito Jamie buttando a Zakk un'occhiataccia per aver incaricato lei, lui fece spallucce non capendo cosa stava succedendo.
Erano tutti lì per lavorare, e lei sembrava essere l'unica libera al momento.

<< Cos'è successo? >> le chiese il ragazzo non appena si fù liberato,
<< e non dirmi che è andato tutto bene, te lo leggo in faccia che c'è qualcosa che non va. E poi Jamie ha sempre voluto che lavorassimo quando siamo qui, se vogliamo usufruire del negozio dobbiamo collaborare nel mantenerlo in piedi. È sempre stato questo il suo motto >> Terminò sedendosi accanto a lei sul divanetto dell'ufficio.

<< Zakk perché ti interessa tanto? >> gli chiese Lily che mai si sarebbe aspettata fosse proprio lui ad interessarsi a lei,
<< Perché non c'è gusto a tormentarti se tu non mi rispondi a tono >> ridacchiò il ragazzo lasciandosi andare con la schiena contro la spalliera del divano, sbadigliò ed in modo spontaneo si strofinò gli occhi.

<< Tu non potresti capire >>
<< eddai Lily, non fare tanto la difficile >> si lamentò lui,
<< Tu non sai cosa si prova quando tutti ti guardano come se fossi persa, completamente, e nonostante i tuoi sforzi continuano a guardarti nello stesso modo, sempre >> buttò fuori, Zakk la osservò per un po' con cipiglio,
<< Lo capisco meglio di quanto tu possa immaginare. Immagino che tu ti stia riferendo alla seduta in clinica di oggi, i dottori, chi ti ha aiutata, continuerà sempre a guardarti per quello che sei stata e non per quello che sei adesso...
Ma al di fuori c'è tanta gente, amici, che ammirano la forza che hai avuto e che ti guardano per ciò che sei ora. Non darti troppo cruccio Pulce, il giudizio degli altri non conta, concentrati su te stessa e su ciò che senti di essere adesso. >> La mano di Zakk si allungò verso il suo mento per poi pizzicarlo con affetto,
<< Grazie >> Lily gli sorrise guardandolo realmente negli occhi per la prima volta da quando si erano conosciuti, lui distolse lo sguardo prima di subito, aveva le pupille come due punte di spillo.

L'arrivo del corriere lo salvò da quella situazione scomoda,
<< Lily! >> la chiamò Jemie con enfasi, entrambi si alzarono e raggiunsero gli altri due fuori.

<< Ne ho parlato con Davin, pensiamo che possa piacerti >> le disse il moro, lei osservò quello scatolo enorme ed alzò un sopracciglio,

<< Jamie ma... >> iniziò prima che il ragazzo la zittisse, con l'aiuto delle chiavi dell'auto iniziò a togliere lo scotch che assicurava il pacco, dentro una custodia rigida di colore nero e completamente in pelle, << È del tipo SG, i rappresentanti mandano al negozio gratuitamente le nuove uscite per farmele provare, così se mi piacciono ne ordino altre per rivenderle. E se questa ti piace, puoi tenerla tu >> Terminò il ragazzo scrutando ancora all'interno della custodia,
<< È sicuramente molto versatile, porta due pickup >> alzò lo sguardo verso la rossa che lo guardava imbambolata,
<< Io non l'ho mai suonata una chitarra elettrica >> sospirò,
<< Allora ci sarà da divertirsi >> Esclamò Hunter dandole una pacca sulla spalla.

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