capitolo 18

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Furono delle voci a ridestarla dal sonno, si sentiva confusa, quasi non ricordava cosa fosse successo,
si mise a sedere e si rese conto fosse su un letto, si guardò intorno e le bastò questo per rimettere insieme i pezzi come fossero quelli di un puzzle.
Si trovava in quella che presumibilmente era la camera da letto della band, come ci era arrivata lì?
I ragazzi che l'avevano occupata durante la festa non c'erano più, e anche la musica si era fermata, si voltò e l'orologio da muro sgangherato, che aveva trovato un pò di spazio tra una miriade di poster di band rock, segnava le 4:00 del mattino,
<< cazzo >> sussurrò portandosi una mano alla fronte, aveva l'emicrania.

<< Sei un figlio di puttana Henry, sai quanto mi costerà questa tua bravata del cazzo?? Ti avevo detto che era con me! >> sentì gridare Lily attraverso la porta in legno appena socchiusa, era la voce di Tyler,
<< E infatti non l'ho toccata. Ma come potevo sapere fosse in clinica con te, eh Tyler? Tu questo non me l'avevi detto! >> si giustificò subito Henry, e Lily pensò che quel ragazzo era proprio un paraculo. Si guardò il braccio, la puntura fresca era ancora visibile e un piccolo rimasuglio di sangue le si era incrostato proprio lì vicino, voleva piangere ed urlare per la rabbia, non avrebbe mai dovuto accettare quell'invito, dopotutto il reale interesse di Tyler nei suoi confronti si era manifestato nella sua reale percentuale non appena avevano messo piede a quella festa, era colpa sua se era successo, l'aveva portata nella tana del lupo e poi era scomparso lasciandola sola.

<< ringrazia iddio che ti conosco da troppo per spaccarti la faccia >> ringhiò appena prima di spalancare completamente la porta, Tyler le si avvicinò soffiando dal naso come un toro imbestialito, era seguito a ruota da Henry, la sua aria spavalda la irritò così tanto da farle chiedere per quale assurda motivazione avesse avuto con lui quei pochi attimi di intesa, attimi che non l'avevano portata a niente di buono.
<< Alzati! andiamo via, non peggioriamo le cose più di quanto non siano, evitiamo di arrivare in clinica a mattina inoltrata >> il suo tono era brusco, fin troppo per i gusti di Lily, << io in macchina con te ridotto in questo modo non ci vengo Tyler! >> obbiettò subito la ragazza, il biondo sorrise, un sorriso pieno di amarezza, << Mi hai già portato troppi problemi, vuoi darmene altri?? >> i loro visi erano così vicini che Lily poté sentire il suo fiato sfiorarle la pelle, indietreggiò quando lui allungò un braccio e le prese un polso.
<< smettila scimmione, non fai altro che spaventarla in questo modo >> lo ammonì Henry, Tyler sospirò come a voler riprendere la calma, << Lily, non possiamo aspettare oltre, dobbiamo tornare adesso, e nel mentre troviamo un modo per tirare fuori me da questa situazione >> Lily capì subito a cosa si riferiva, quando si erano incontrati in mensa Tyler aveva detto che a breve l'avrebbero dimesso, e adesso aveva paura delle ripercussioni che questa storia avrebbe potuto avere in merito alla sua momentanea posizione in Clinica, << Ok... va bene... >> disse, anche se in completo disaccordo con ciò che avrebbe voluto realmente fare, si arrese alle circostanze e pensò che prima sarebbero rientrati meglio era.

🖤

Melissa, l'infermiera di turno quella notte lì guardò con aria turbata, vedere quei due ragazzi l'aveva scossa, vedere Lily l'aveva scossa, era completamente stravolta, in tutti gli anni che era stata lì aveva sempre visto in che modo l'astinenza riduceva i pazienti, ma non aveva mai visto nessuno di loro sotto l'effetto immediato di uno stupefacente, non così a contatto diretto.
Generalmente la maggior parte dei pazienti quando arrivavano in clinica erano in una fase neutrale, il momento in cui l'effetto degli stupefacenti andava sbiadendosi facendoli sembrare agli occhi di chi li guardava degli individui ordinari.
Quasi le sembrava che per loro ci fosse da seguire una specie di regola generale a riguardo.

Le consegnarono i campioni per gli esami tossicologici,
<< Ve li ho presi per prassi, ma non dovrei lasciarvi andare, non penso ci sia bisogno di aspettare le risposte per capire che nessuno dei due si è attenuto al regolamento >> la ragazza sospirò, << Vi lascio tornare alle vostre camere, domattina il dottor Cook prenderà le sue decisioni >> Terminò per poi dirigersi verso l'infermeria per poter riporre i campioni.

Lily si avviò verso il corridoio, Tyler si guardò intorno per assicurarsi nessuno li stesse osservando, i tacchi della rossa in quel silenzio sembravano essere ancora più rumorosi, si fermò per sfilare gli stivali, poi si rese conto Tyler la stesse seguendo, << che cazzo vuoi ancora?? >> gli chiese a voce un pò troppo alta date le circostanze, poi riprese a camminare, << cazzo, non gridare!! Dobbiamo parlare... >> esclamò lui continuando a seguirla, lei si fermò appena fuori alla porta di camera sua,
<< Di cosa?? >> gli chiese infastidita da tutta quella storia,
<< Di ciò che diremo domani a colloquio con Cook, entrambi! >> Gli ringhiò lui contro,
<< e cosa vorresti che gli dicessi?? >>
<< cosa vorrei? Forse non ci siamo capiti bene bambolina, tu DIRAI che sei scappata via con Henry, un TUO amico.
Ed io dirò che abbiamo tardato a rientrare perché ti ho praticamente cercata dappertutto senza però riuscire a trovarti >> Lily rise dal nervoso,
<< io dirò la verità Tyler, e tu ti prenderai le conseguenze delle tue azioni come io mi prenderò quelle delle mie >> gli rispose in modo freddo ed impassibile, fece per aprire la porta ma le mani del ragazzo si serrarono sulle sue spalle per poi spingerla e bloccarla al muro con violenza, Lily tossì per il brusco colpo alla schiena,
<< ripetilo >> sibilò il biondo, subito dopo la porta della camera si aprì.

🖤

Davin si bloccò momentaneamente sulla porta, ancora intorpidito dal sonno cercò di capire cosa stesse succedendo, era stato un botto improvviso al muro a ridestarlo, guardò Tyler, le mani di Lily strette intorno ai suoi polsi a tal punto da avere le nocche bianche, come per paura che da un momento all'altro il biondo potesse colpirla in qualche modo, era bianca come un cencio, gli occhi di Davin si soffermarono sul suo sguardo impaurito, sentì una sensazione di vuoto allo stomaco, quasi come se lui stesso stesse precipitando nel vuoto, quella sensazione che ti avvolge appena un attimo prima che ti addormenti per poi risvegliarti bruscamente neanche un secondo dopo.

<< Ma come è possibile?! >> Sbottò, sentiva la rabbia ribollire dentro di lui fino a fargli venire i mal di testa, fino ad annebbiargli la mente portandolo ad agire senza possibilità di valutazione, non riusciva a vedere niente in Tyler se non un bersaglio su cui scaricare tutta quella frustrazione. Scattò dando al biondo uno spintone tanto forte da farlo arretrare, questo si spinse nuovamente in avanti raggiungendo il moro, di stazza leggermente più minuto rispetto a lui, e ricambiando la spinta, << Tu stanne fuori traditore di merda! >> Gli disse con rabbia, la mascella serrata fino a diventare rosso in viso, Lily poteva immaginare il suono dei suoi denti che sfregavano tra di loro, era rimasta lì imbambolata, incapace di fare qualsiasi cosa.
<< avevi detto che avresti badato a lei. Sapevi fosse arrivata qui da appena una settimana, non prenderti alcune responsabilità se poi non sei altro che un coglione! >> Davin avanzò e gli diede un pugno in pieno viso, un rivolo di sangue si fece strada appena sotto la narice sinistra di Tyler, lui si tamponò con la manica della maglia per poi guardare la chiazza rossa che ci era rimasta.
Lily continuava ad osservare tutto senza riuscire a muoversi, arretrò ancora, schiacciandosi contro il muro, mentre nella sua mente continuava a ripetere che la colpa di tutto ciò che stava succedendo era solo sua.

Davin si voltò a guardarla, respirava quasi a fatica, il suo torace pompava troppo velocemente, probabilmente le stava prendendo un attacco di panico.
Quella distrazione gli costò un pugno in pieno stomaco, forte come non mai, si piegò in due dal dolore per poi lasciarsi cadere sul pavimento,
<< La prossima volta riflettici su prima di fare cazzate, tossico di merda >> disse sprezzante Tyler, Lily scattò presa da una scarica di adrenalina assurda, e si chinò su Davin che stringendosi lo stomaco cercava di riprendere aria, gli prese il capo tra le mani facendolo poggiare sulle sue gambe, aveva i capelli appiccicati al viso, glieli spostò, cercando di legarli alla meglio con l'elastico che le aveva regalato la prima sera che aveva passato in clinica,
<<Davin, Respira... >> gli disse prendendogli una mano.

Nicole uscì in corridoio, ignara quasi di tutto, dei rumori ovattati e qualche parola di troppo l'avevano svegliata,
<< Ma che cazzo! >> esordì chinandosi anche lei sul moro, Davin sentiva il suo stomaco contorcersi in un dolore lancinante ogni volta che cercava di inspirare un po' d'aria, ogni volta che i suoi polmoni si dilatavano per accogliere un pò di ossigeno.
<< Va via Tyler, prima che mi metta a gridare sul serio >> disse Lily senza neanche guardarlo, consapevole del fatto che una cosa del genere lo avrebbe messo ancora di più nei guai, e lui non lo voleva, voleva uscirne pulito.
<< Sei solo una frigida puttana >> sputò velenoso,
<< Frigida o Puttana?? Deciditi Tyler, sono due parole contrarie >> ridacchiò lei in modo spazientito e nervoso, lui si voltò di spalle ed andò via.

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