capitolo 30

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Erano le 5 del mattino quando Lily accompagnò Davin nel parcheggio della clinica, il sole stava sorgendo riempiendo il cielo con le sue prime sfumature aranciate.

Osservò il borsone nero poggiato di fianco al muretto in cima alle scale, carezzò con una mano il fodero rigido e in alcuni punti usurato della sua chitarra elettrica, accanto a questo un piccolo amplificatore sovrapposto da un groviglio di fili neri.

Davin non c'era, era momentaneamente rientrato per andare al dispenser a prendere quello che sarebbe stato il loro ultimo caffè insieme.

Continuava a guardare l'entrata del parcheggio sperando tardassero, aveva il terrore arrivasse quell'auto che l'avrebbe portato via da lei.

Poi il moro uscì, reggendo con entrambe le mani due bicchieri monouso, gliene passò uno,
<< ci salutiamo così >> sospirò la rossa con un nodo in gola, non sapendo se quello sarebbe stato un saluto o un'addio.
Davin si avvicinò al muretto dove aveva accostato il resto delle sue cose, ci poggiò sopra il caffè ed il suo chiodo di pelle liberandosi le mani.
<< Vado via per poco, questa storia non può durare per sempre >> le sorrise, lei sorseggiò dal suo bicchiere per poi riporlo accanto a quello del moro, non riusciva a guardarlo, non ce l'avrebbe fatta a trattenere le lacrime incrociando quegli occhi azzurri.
<< Rimani, io chiederò a Cook le dimissioni dalla clinica, e andiamo via insieme, ovunque >> Lily aveva la voce spezzata.

Solo in quel momento Davin riuscì a catturare il suo sguardo, chiedendosi se lei avesse realmente abbandonato tutto solo per lui.
Non voleva darle un rifiuto, sarebbe fuggito anche in capo al mondo pur di stare con lei, ma non poteva, non adesso che avrebbe potuto uscirne pulito.

<< Piccola non posso, diventerei un latitante. Mi sono messo in questo casino per non finire in galera, se scappassi ora anche la polizia inizierebbe a cercarmi, mi tengono fuori solo perché sto collaborando con loro >> La strinse a se poggiando la guancia sulla sua testa, mentre Lily si beava di quel loro ultimo contatto.

Qualcuno una volta gli aveva detto che l'amore portava solo guai, adesso ne capiva il perché, Davin non si preoccupava più solo di sé stesso, ma si sentiva per la prima volta legato a qualcun'altro, prima non gli interessava per quanto fosse andata avanti quella storia, di quante volte lo avrebbero trasferito.
Mentre adesso riusciva a capire a pieno la sua reazione in mensa quella mattina, non gli preoccupava loro sapessero dov'era, aveva paura lo portassero via dal Narconon, via da Lily, ecco perché era sbottato, sapeva sarebbe stata una conseguenza inevitabile.

Il rumore degli pneumatici sul terriccio lo ridestarono dai suoi pensieri, adesso sentiva Lily singhiozzare contro il suo petto, poteva sentire il suo cuore accelerare, le prese il viso tra le mani e con un pollice le asciugò una guancia,
<< Guardami, quando posso, tutte le volte che posso. Ricordi? >>  ripetè ancora una volta, Lei gli annuì,
<< come faccio a sapere che stai bene? >> gli chiese la rossa, non sapeva neanche dove l'avrebbero portato, quanto lontano da lì, quanto lontano da lei.

<< ti chiamo appena arrivo, te lo prometto. Tu invece cosa mi hai promesso?? >> le chiese, e proprio in quel momento il suono del clacson che incitava il ragazzo a sbrigarsi riecheggiò nell'aria, Lily vide un poliziotto avvicinarsi a loro due << Davin, dobbiamo andare >> gli disse,
<< solo un minuto ok? >> rispose il ragazzo, poi ritornò al viso arrossato di lei, << Lily? >> chiese aspettando che rispondesse, << farò attenzione una volta uscita da qui >> lo disse meccanicamente, come se tutto ciò che era al di fuori di quella clinica, oltre quel momento, non avesse importanza, << Lily?? >> disse nuovamente lui, quella risposta non gli era bastata,
<< Te lo prometto >> la mano di Davin si spostò tra i capelli della ragazza, ne prese le lunghezze e le portò al naso inspirando a fondo, << Già mi manca il tuo profumo >> sorrise in modo malinconico, allora la rossa si guardò il polso, l'elastico era ancora lì, era sempre stato lì, lo sfilò e glielo ridiede,
<< Adesso questo ha il mio profumo >> sorrise.

Davin lo prese, mettendolo stavolta al suo polso, poi si avvicinò ai suoi bagagli, ne recuperò il chiodo, << voglio che questo lo tenga tu, ok? >> lo mise sulle spalle minute della ragazza, anche il suo le andava più grande di almeno due taglie, e questo la rendeva ai suoi occhi ancora più piccola, e in quel momento fragile, una persona completamente diversa da quella che era arrivata in clinica ricoperta dalla sua corazza.
<< Ma no Dav, è la tua giacca questa >> si contrariò lei,
<< Appunto. Devi restituirmela, non lo dimenticare >> sussurrò, come se quel gesto avesse potuto assicurargli che si sarebbero rivisti e che tra di loro nulla sarebbe cambiato.
<< Ok >> Lily tirò nuovamente su con il naso e raccolse con il dorso della mano l'ennesima lacrima che gli aveva rigato il viso.

Osservò Davin prendere la sua roba e portarla verso l'auto, il poliziotto gli aprì il portabagagli e lo aiutò a sistemarci tutto dentro.

Il moro si sedette nei sedili posteriori e Lily fece per entrare dentro, ma si voltò nuovamente di scatto sentendo dei passi sulla ghiaia che le andavano incontro,
Davin salì velocemente le scale mentre il poliziotto ormai spazientito gli gridava di muoversi.

<< ricordi la prima sera in cui abbiamo fatto l'amore? >> le chiese carezzandole il collo, le loro iridi si inghiottivano l'una nell'altra fondendosi in un mare di colori.
Lily gli annuì, << ti dissi che credevo di amarti, ma tu ti eri già addormentata >> la ragazza sorrise, poi tentò di prendere parola ma Davin nervosamente la interruppe, lei riusciva a percepire la fatica che stava facendo nel dirgli quelle cose, << adesso posso dirti che ti amo >> Terminò.

Lily si alzò sulle punte e lo baciò, le loro lingue e le loro labbra si cercarono e carezzarono ancora per un'ultima volta, << Ti amo anch'io >> gli rispose dopo che si furono staccati.

Solo una volta entrato in auto il ragazzo si lasciò andare, piangeva silenziosamente, come non aveva mai fatto prima, per nessuno.

Give me a whisper
And give me a sigh
Give me a kiss before you
Tell me goodbye
Don't you take it so hard now
And please don't take it so bad
I'll still be thinkin' of you
And the times we had, baby 🖤 Don't Cry - Guns n'Roses 🖤

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