capitolo 39

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Lily continuava a guardare fuori dalle vetrine del Black Paradise. Si era sentita a disagio quando i suoi l'avevano accompagnata in auto fuori dal negozio come fosse stata una ragazzina.

Suo padre aveva voluto conoscere Jamie, inizialmente lo aveva giudicato male per il suo aspetto, e anche Lily non sapeva cosa aspettarsi, ma poi parlandoci si era alquanto tranquillizzato.
Era molto cordiale ed aveva un sorriso molto accomodante e persuasivo, gli aveva dato spiegazioni sugli orari lavorativi, discusso del compenso che da contratto non era granché, ma che per suo padre bastava in quanto lo scopo di quel suo lavoretto era più che altro reintrodurla in società.
E poi vitto e alloggio erano compresi.

Will aveva poi chiamato in disparte il ragazzo per parlargli probabilmente dei precedenti di Lily. Jamie le aveva rivolto un sorrisetto sarcastico non appena erano usciti dalla piccola stanza che aveva adibito a studio.

Adesso lei se ne stava stretta nelle spalle osservando il riflesso nei vetri dei dischi e degli strumenti che erano esposti in vetrina, mentre alcune goccioline di pioggia gareggiavano tra loro.

Ancora non si erano presentati per bene, quando Lily era arrivata c'era un bel po' di gente e il ragazzo aveva dato precedenza a suo padre anziché a lei.

Si sedette in un'angolo, la tempesta primaverile che si stava scatenando aveva reso il tutto ancora più pesante da sopportare, sopratutto la separazione con Nicole, già le mancava.
A sollevare entrambe c'era stata la prospettiva che si sarebbero riviste ogni Lunedì, e che ovviamente si sarebbero telefonate.

Annoiata e imbarazzata spostò la sua attenzione sugli interni del negozio.
I muri erano dipinti di un grigio scuro e tapezzati in parte di poster, per lo più band Hard Rock e Metal.
Riconobbe Venom, Meyhem, Emperor, Metallica, Motorhead, Iron Maiden, Megadeth.
C'erano i Guns n'roses, Nirvana, Aerosmith, Motley Crüe e tanti altri.
In un'altra circostanza Lily si sarebbe sentita come se fosse stata in paradiso.
Ma era sempre così quando si ritrovava in un posto nuovo e con persone nuove, l'imbarazzo ed il suo essere estremamente introversa le rendeva tutto più difficile di quanto in realtà fosse.

Si avvicinò ad uno scaffale e ne estrasse il vinile kill 'em all dei Metallica, quasi meccanicamente andò verso il giradischi posizionato sulla sinistra del bancone, non si rese conto Jamie la stesse osservando.

Il negozio si era ormai svuotato, e l'unico ragazzo rimasto non era un cliente ma probabilmente un suo amico.
<< Fa come se fossi a casa tua >> ridacchiò cordiale prendendola alla sprovvista,
<< cazzo scusa! >> esclamò la rossa voltandosi verso di lui,
Jamie e Davin erano così simili, anche lui aveva dei lunghi capelli neri ad incorniciargli il viso ma i suoi occhi erano di un castano scuro, tanto scuro da sembrare quasi neri, aveva il viso completamente rasato tranne che per i baffetti con cui adesso le sue dita giocherellavano.
Indossava quella che in principio avrebbe dovuto essere una T shirt con su il logo dei Bathory, ma a cui aveva tagliato le maniche, un Jeans sulle tonalità del nero ed una cinta borchiata, anche le sue braccia erano ornate da diversi bracciali borchiati, mentre al collo portava un ciondolo a forma di plettro.

<< Oddio... hai capito male! Non ero ironico, Adesso questa è casa tua! Almeno per un po' >> le chiarì lui, ma Lily rimase comunque confusa da quella sua affermazione, il ragazzo di fianco a lui lo guardò inarcando le labbra in un sorriso, e Jamie le fece segno di entrare dietro al bancone.

"Cazzo" pensò tra sé e sé Lily riponendo il vinile sul piano, il moro indicò il giradischi al suo amico, in un gesto che lo intimava a far partire quell'album.

Poco dopo la musica riempì la stanza facendo cadere quel silenzio imbarazzante.

Appena dietro al bancone Jamie mostrò a Lily due lettini di cui uno a castello, entrambi non erano visibili dall'esterno del bancone, erano incastonati tra la parete situata dietro a questo ed un finto muro.
Una piccola scala di legno fissata ai due letti portava a quello di sopra.

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