capitolo 23

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La camera era rischiarata solo dalle luci dei lampioni che illuminavano l'esterno della struttura e che entrava placida attraverso la finestra, Davin continuava ad osservare Lily dormire fra le sue lenzuola, a scrutare con smania ogni linea del suo corpo, ogni sua espressione, riposava beata, tranquilla, ed anche lui aveva dormito un pò in più quella notte, infatti non aveva neanche sentito Jona rientrare, che adesso era già a letto in un sonno profondo.

Non aveva voglia di uscire per fumare, non ora che Lily era in camera con lui, si avvicinò cauto alla finestra aprendola delicatamente per non svegliare nessuno dei due, poi prese il pacchetto di sigarette dai Jeans che ancora indossava, avviò l'accendino, la rotellina produsse un suono ovattato prima che la luce gialla e calda del fuoco gli illuminasse il viso, in quel totale silenzio poteva sentire il tabacco bruciare ogni volta che ispirava a fondo per dare al suo corpo la sua razione di nicotina.

Ripensando alla sera precedente, alla conversazione che avevano avuto, al modo in cui tutto si era concluso senza bisogno di ulteriori parole che sarebbero risultate anche superflue, sentiva una strana sensazione di appagatezza, si sentiva completo come forse non gli era mai capitato.

Fuori dalla struttura era tutto talmente tranquillo, nessun via vai nel parcheggio semideserto, le uniche auto parcheggiate erano quelle degli infermieri di turno e di qualche paziente arrivato lì autonomamente.
Allo stesso modo anche lui dopo tanto tempo si sentiva tranquillo, calmo, forse troppo data la situazione in cui era, ma non voleva pensarci visto che le sue priorità in quell'ultimo periodo erano cambiate, e adesso che tutto sembrava andare nel verso giusto non voleva rovinarsi il momento meditando su cose che da solo non avrebbe potuto sistemare.

Il lieve rumore delle lenzuola che sfregavano fra loro lo ridestò dai suoi pensieri, si voltò verso il letto, Lily assonnata si strofinava gli occhi come una bambina, sulle labbra del moro si allargò un sorriso pieno di dolcezza, pieno di amore.
Probabilmente se sua madre avesse potuto vederlo gli avrebbe detto di aver visto quel sorriso sul suo volto una sola volta, quando gli aveva regalato la sua prima chitarra, ma sua madre non c'era, e nessuno avrebbe mai potuto concepire quell'osservazione.

Lily si alzò, camminando a piedi nudi sul linoleum verde della stanza, si strinse nelle spalle sentendo l'aria fresca della sera passare attraverso la finestra ormai aperta, allungò una mano verso il moro che le passò la sua sigaretta, inspirò profondamente per poi aderire con la schiena al suo torace.
Davin le cinse le spalle per darle calore, << Perché sei sveglio?? >> gli chiese lei dando un'occhiata all'orologio che il ragazzo aveva poggiato sul comodino, erano già le 3:00, << in genere mi sveglio diverse volte durante la notte, fumo e poi torno a letto. Ma devo ammettere che stavolta sono riuscito a dormire un po' meglio >> rispose a voce bassa, entrambi non volevano infastidire il ragazzo che dormiva a pochi passi da loro,
<< merito mio? >> gli chiese lei in modo malizioso, Davin chinò il capo verso il suo collo, tra i suoi capelli ormai spettinati, il suo fiato le sfiorò la pelle che si accapponò a quel contatto, si spostò di qualche centimetro per poi carezzarle un lobo con le labbra, << Può darsi >> le sospirò all'orecchio.
Lily si voltò verso di lui lasciandosi cadere la sigaretta che rotolò in un'angolo ancora accesa, le punte dei loro nasi si sfioravano talmente erano vicini, lei gli sorrise prima di carezzargli il viso e fiondarsi nuovamente su quelle labbra, Davin la sedette sul davanzale della finestra per poi mettersi tra le sue cosce, ripresero a baciarsi, le mani scorrevano febbrili sulla pelle e sotto i vestiti di entrambi, cercandosi, studiandosi, riscoprendosi.

Le dita del moro percorsero delicatamente il suo collo, seguirono le linee del tatuaggio che aveva appena sotto la clavicola per poi scendere sulla rotondità dei suoi seni, un mugolio uscì dalle labbra della rossa.

<< Io sono qui! >> la voce di Jona era impastata di sonno, << Potreste per favore terminare le vostre pratiche amorose altrove? Così magari riesco a dormire! >> Sbuffò,
<< Scusa >> sospirò Davin annoiato, nel frattempo Lily aveva già raggiunto il letto su cui si sedette per poter rimettere gli anfibi, << Vai via? >> le chiese maledicendo mentalmente Jona per averli interrotti sul più bello, << si, ormai è tardi, e poi tra un pò sarei comunque dovuta andare via >> la rossa si alzò, andandogli nuovamente incontro, << ti accompagno >> avanzò il moro,
<< certo, il corridoio è pieno di pericoli >> ridacchiò lei,
<< smettila di fare la stronza >>
<< a parte gli scherzi, meglio di no Dav, Qualche infermiera potrebbe vederci >> con una scrollata di spalle, leggermente infastidita, il ragazzo assecondò la sua richiesta, Lily gli stampò ancora un altro bacio prima di andar via.

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