<< It's the same old song,
You've gotta be somewhere at sometime,
And they never let you fly...
It's like broken glass,
You get cut before you see it
So open up your eyes...You've got desire!
So let it out!
You've got the power!
Stand up and shout!
shout!
Stand up and shout... >>Cantavano a squarcia gola Lily e Jamie, erano in viaggio da un bel po' di tempo, a Lily sembrava fossero passate ore da quando si erano seduti in auto muniti di cartina stradale e snack per affrontare quella specie di viaggio.
Si erano preparati a tutto, visto che al Rehab non ci erano mai andati, e che, almeno da come preannunciava la cartina, il percorso da fare non gli sarebbe stato lieve.
Si erano lasciati la città alle spalle per poi imboccare l'autostrada per un breve tratto, il resto del percorso era tra campi sconfinati che gli avevano dato modo di assistere ad un'alba stupenda.
<< Sei una brava chitarrista ma una pessima cantante >> la schernì Jamie ridacchiando di gusto,
<< ho stonato? >> gli chiese Lily recuperando dal retro del fuoristrada una bottiglietta d'acqua,
<< No, affatto. Anzi sei molto intonata, ma hai una voce maledettamente nasale, devi dare modo alla tua vera voce di uscire fuori, dalle spazio, apri di più la bocca mentre canti >> le disse il moro, lei gli sorrise come se fosse pazzo,
<< Non guardarmi così, Davin ti ha mai sentita cantare? >> le chiese, e Lily ripensò a quel giorno in gita durante il loro percorso al Narconon, aveva sempre odiato la sua voce e ricordò di essere stata l'unica a non aver canticchiato neanche solo un'unica strofa di una canzone.Le ritornò in mente Davin, la sua voce, il modo in cui suonava la sua chitarra e il sole che gli baciava il viso.
<< No, non mi ha mai sentita cantare >> gli rispose,
<< se lo avesse fatto ti avrebbe detto la stessa cosa >>
<< Non avrei mai potuto cantare in sua presenza, lui... lui è fantastico, davvero! >> confessò Lily, subito dopo arrossì, chiedendosi perché mai avesse detto una cosa del genere al migliore amico di Davin.Ma Jamie sembrò non farci caso, dopotutto ogni frase detta era da contestualizzare, e loro stavano parlando di musica.
<< Davin è un chitarrista eccelso Lily.
Lui riesce a trovare tutti gli accordi di una canzone senza avere bisogno degli spartiti, io penso di non avergliene mai visto leggere uno >> Le disse il moro, lei non rispose.Ripensando a quando si erano conosciuti si sentì maledettamente in imbarazzo, si chiese cosa realmente avesse pensato di lei ascoltando da fuori camera sua quel suo maldestro tentativo di suonare.
<< Orecchio assoluto, pochi musicisti ce l'hanno >> disse infine, lui le annuì.
<< Per questo quando mi ha detto fossi brava mi sono fidato di lui, Davin sa quel che dice >> continuò, quasi come se le avesse letto nella mente.
<< Io non sono brava >> lo contraddì, sbuffò una nuvoletta di fumo che fù subito risucchiata fuori dal finestrino dell'auto
<< Tu sei brava, ma sei acerba, e studi poco. Quando hai iniziato? >>
Il ragazzo le fece segno di passargli la sua sigaretta e lei gliela allungò<< Dopo la mia prima disintossicazione. Fù un consiglio dello psicologo, disse ai miei di farmi coltivare qualche passione, di farmi cambiare aria, in modo da tenermi fuori dai guai. Poi ho iniziato di nuovo a farmi le pere e ho abbandonato nuovamente tutto. Quando ho ripreso la chitarra mi è sembrato di dover riniziare tutto da capo >> Lily sospirò, prendendo nuovamente la cicca dalle mani del moro.
Jamie sterzò bruscamente in una stradina sterrata che dalla strada quasi non si vedeva, c'era una piccola freccia indicativa con sopra scritto Rehab, << Mi sa che siamo arrivati >> le disse, e a lei quasi sembrò il cuore volesse uscirgli dal petto.
🖤
Aveva passato quasi la notte insonne sapendo che quella mattina avrebbe rivisto Lily,
Davin si strofinò la mano sulla coscia fasciata dai Jeans slavati, fece l'ultimo tiro dalla sua ultima sigaretta e con forza buttò la cicca quanto più lontano poteva da quell'angolo seminascosto del giardino, in cui si rifugiava di tanto in tanto per poter fumare in santa pace.Dopo la sua ultima telefonata con Lily, dopo che esplicitamente le aveva detto che l'amava in presenza di Michaela, le cose con l'infermiera erano cambiate, ovviamente gli atteggiamenti della ragazza nei suoi confronti erano cambiati.
Lei aveva sempre pensato Davin ancora la chiamasse per dovere, più che per piacere, o almeno lui così le aveva fatto credere.
Le aveva detto che le cose tra lui e Lily non andavano tanto bene, che una volta uscito da lì, quando avrebbe potuto farlo di persona, l'avrebbe lasciata.
Ma che non si sentiva di farlo telefonicamente, non dopo che lei le era stata accanto per tutto il suo percorso, supportandolo e motivandolo nel suo scopo.L'afa quel giorno era incredibile, si sentiva madido di sudore e i vestiti gli si appiccicavano indosso, si guardò il polso e legò i capelli in modo disordinato.
Poi rientrò, per nascondersi da quel sole che gli bruciava la pelle, completamente diverso da quello gentile e delicato del periodo in cui era stato al Narconon, quello di inizio primavera, che li aveva cullati ed accompagnati per tutto il tempo.Attraversò la mensa ormai vuota per poi tornare in corridoio e dirigersi alla Hole, Passò tra alcuni ragazzi e si chiese come fosse possibile che lì non avesse creato un rapporto con nessuno se non con Michaela per pura convenienza, questi lo guardarono e uno di loro gli sorrise, Davin ricambiò quel cenno di saluto non ricordando assolutamente in quale circostanza si fossero presentati.
La verità era che non gli interessava, non aveva sentito la necessità di cambiare le cose perché lui sperava di uscire di lì quanto prima, la sua permanenza era una vera e propria lotta di sopravvivenza.
Era quasi arrivato alla hole quando sentì quella voce che gli riempì il petto, rimase imbambolato per un attimo ad osservare quella chioma ramata al bancone dell'accettazione.
Pensò fosse ancora più bella di quanto in realtà rammentava.
<< cosa vuol dire che non possiamo vederlo? >> la voce di Lily era tesa, si dondolava sulle gambe in modo impacciato,
<< Signorina mi spiace, ma qui abbiamo giorni di visita prestabiliti e questo non è uno di quelli >> le rispose l'infermiera senza neanche guardare i due ragazzi di fronte a lei, continuava a sfogliare un mucchio di fogli su cui metteva di tanto in tanto il timbro della struttura.Jamie sospirò, mentre Davin se ne stava lì a godersi la scena divertito,
<< Mi scusi, può guardarmi per un attimo per favore? >> la ragazza in cuffietta alzò velocemente lo sguardo verso di lui mentre con le mani ancora reggeva quei fascicoli,
<< ho guidato per quasi due ore per arrivare fin qui, solo 10 minuti >> quasi la implorò,Davin si avvicinò cauto ai due e sorrise al moro, che voltandosi in un gesto di stizza lo vide arrivare, ricambiò il suo sorriso in modo complice senza dire niente alla ragazza che ancora discuteva con l'infermiera,
Lily si portò la mano destra alla bocca iniziando a mordicchiarne nervosamente le unghia, poi la mano di Davin si posò delicatamente sulla sua,
<< Jamie dovrebbe licenziarti per questo >> le sussurrò all'orecchio intrecciando le dita tra le sue.La rossa scattò girandosi con foga verso il ragazzo.
<< Dav! >> quasi gridò con la voce che le tremava, gli buttò le braccia al collo e lui le strinse la vita, attirandola a se e annullando fino all'ultimo e, per quanto insignificante, fastidioso millimetro di distanza tra di loro,
Inspirò a fondo il suo profumo mentre Lily si lasciava andare con il viso contro il suo petto, chiuse gli occhi nel momento in cui la mano del moro si infilò tra i suoi capelli con possesso stringendola a se ancora più forte.<< Davin, I tuoi amici devono andare >> sospirò l'infermiera rammaricata di dover interrompere quel momento
<< Ellie per favore, so che la Thompson è uscita, la sua macchina non è nel parcheggio. Solo 10 minuti, ci mettiamo sulle scale qui fuori >> Davin la guardò sorridendole
<< solo 10 minuti! >> ripose lei con espressione contrariata.
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Come Note legate
RomancePer tutti ero la stronza narcisista in cerca di attenzioni, per tutti tranne che per me stessa. Nessuno riusciva a comprendere perché buttavo all'aria le opportunità che mi si presentavano e che in tanti avrebbero voluto, potevo permettermi una buo...